Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 5/5/2015 11:17:23
@regom

Allora regom, è confermato che la mia non era una illazione e per cui continuo a non poterla ritirare come da te richiestomi, in quanto continuo ad essere impossibilitato a ritirare un qualcosa che non esiste.
Il mio era, bensì, un fraintendimento, o errata interpretazione se preferisci, delle tue parole, dovuto da una parte ad un tuo errore di attribuzione di una realtà soggettiva come se fosse oggettiva, e dall'altro da una mia errata attribuzione a te di una mia (e credo non solo mia) valutazione di come avrei vissuto l'esperienza che hai descritto, dovuta alla mancanza di informazioni che ti riguardano (troverai più sotto l'esaustiva spiegazione).

Citazione:

allora invisibile, cominciamo a riportare le cose che ho scritto io (senza taglia e cuci e misquoting di sorta):

Allora regom, iniziamo a dire che io non ho fatto nessun "taglia e cuci" e nessun "misquoting".

Io ho tagliato la seconda parte, in quanto oggettivamente non pertinente alla questione, perché contiene una tua opinione personale, opinione che io non condivido affatto. (dopo spiego anche questo)

Citazione:

Per rendere l'idea di quanto sia diventata grottesca la situazione , mi limito a dire che il pensiero fisso che mi sta mangiando la testa mentre scrivo è di stare bene attento a non offendere a livello personale nessuno: nello specifico a Calvero.
Dico grottesca perché non è che nella mia presenza non militante su questo sito non è che abbia mai offeso nessuno e di per sé non sono portatore di nessuna necessità ancestrale di denigrare qualcuno.

Come potrai constatare, la premessa evidenziata in grassetto sottolineava il paradosso (da me sintetizzato nell'aggettivo grottesca.
Non sei obbligato a comprendere ciò che dico, ma se ti prendi la briga di rispondermi devi necessariamente tentare di capire ciò che dico e non ridurre tutto ad una frase del genere

Ma io ho capito perfettamente quello che hai detto e la tua premessa è anch'essa una tua opinione personale (che però ho lasciato per non far diventare totalmente incomprensibile il mio quote), mentre la stai presentando come una realtà oggettiva.

Per te la situazione è grottesca, per me non lo è.

A mio avviso sei tu che la vivi come grottesca a causa di certi fattori che non posso esprimere, in quanto sarei costretto ad andare sul personale. Io la vivo come molto fastidiosa, antipatica, estremamente tesa ed aggressiva, ma anche come molto rivelatrice dell'incapacità di certi utenti di affrontare le loro contraddizioni, incapacità che si esprime con l'usare il metodo vile e meschino di scendere sul piano personale (ed è ancor più vile e meschino, a mio avviso, quando fatto in "punta di regolamento" cit.), in quello che io credo essere un tentativo di di nascondere le proprie incapacità.

Per fare solo due esempi, un utente, dopo millemila scontri, dichiara che la pianta.
Solo due giorni dopo riparte con la solita solfa senza che ci sia stata la minima ragione oggettiva di farlo.
Questo mostra, a mio avviso, l'incapacità di tale utenza di confrontarsi in modo normale.

Oppure ad un certo punto sbuca una utenza dal nulla, che non stava partecipando alla discussione, e fa una serie di post oggettivamente di parte, in cui mette in cattiva luce solo ed esclusivamente un utente, mentre la realtà oggettiva è che molti utenti si sono comportati in maniera identica se non molto peggiore e a richiesta di essere equo, fa lo gnorri ripetutamente. Anche questo mostra, se non proprio l'incapacità almeno la non volontà di confrontarsi in modo normale.

Tutto questo non è grottesco secondo me, io lo vedo più come triste e patetico.

Per quanto riguarda la tua dichiarazione che tu non sei "portatore di nessuna necessità ancestrale di denigrare qualcuno.", permettimi di dubitarne fortemente.
Se sia ancestrale o di altra natura metafisica, psichica o materiale non posso saperlo perché non sono un veggente, ma è un FATTO OGGETTIVO che fai solo ed esclusivamente post a senso unico, e quel senso indica sempre e solo, in maniera sistematicamente negativa e senza tra l'altro mai entrare nel merito dei temi qui discussi, una certa utenza: me.

Questo è un comportamento oggettivamente di parte che ha come conseguenza, se non proprio il denigrare, quantomeno il mettere in cattiva luce (che gli è parente stretto), ed è oggettivamente di parte perché nonostante io abbia portato più volte le dimostrazioni del comportamento scorretto di altre utenze, tu continui ad ignorare tale realtà..

Se le evidenze che ho già mostrato più volte e da te sistematicamente ignorate non ti fossero bastate, non hai che da chiedere, ce n'è quante ne vuoi, letteralmente, ma spero proprio che la cosa finisca qui, perché mi sarei anche leggermente rotto il cazzo.

Citazione:

invisibile dice:

Leggere della sofferenza che si prova a dover sforzarsi nel cercare di non offendere l'interlocutore, è stata per me una esperienza del tutto nuova...
Perché io (come la stragrande maggioranza delle persone) non devo fare nessuno sforzo per non offendere il prossimo. E' l'esatto contrario, se offendo qualcuno mi devo sforzare, in quanto azione non naturale e non abituale nel dialogo con gli altri.

in questo tuo commento tu hai detto (Correggimi se sbaglio) che per te è difficile mettersi dei panni di una persona che soffre nello sforzarsi di non offendere qualcuno, perché per te è una esperienza del tutto nuova.

No.
Io ho detto che per me lo sforzo consiste nell'offendere, non nel cercare di non farlo.
Ho detto anche che leggere della sofferenza, quella che si proverebbe nello sforzo di cercare di non offendere, è stata per me un esperienza del tutto nuova.
E' semplice, non capisco da dove tiri fuori che per me sia "difficile" mettersi nei panni di tale persona. Io questo non l'ho mai detto ne sottinteso.
E' perché di esperienza nuova trattasi?
Se è così, come fa questo a farla diventare una difficoltà sempre e comunque?
Infatti per me non c'è stata nessuna difficoltà, ma solo sorpresa in quanto esperienza del tutto nuova ed inaspettata.

Citazione:

Rimango perplesso, perché in quasi 10 anni di LC non ho mai offeso nessuno... ]

Ti prendo in parola, perché di te ho letto molto poco e quindi per confermare dovrei fare un discreto lavoro che non ho ne voglia ne tempo di fare.
Quello che so per certo, è che qui continui a fare post esclusivamente a senso unico (a mio svantaggio) ignorando totalmente le mie richieste di cercare di essere almeno un po' più aderente alla realtà, realtà che ho evidenziato in molte occasioni e che puoi tu stesso verificare (ripeto ancora una volta...) leggendo a partire da pagina 59.

Citazione:
... e mi spiace dover dire come tu non possa dire altrettanto .

Visto quanto sopra, mi riesce veramente difficile credere che ti dispiaccia ed infatti questa non te la do buona.
Ma in ogni caso io non ci pensavo proprio a "non dirlo", quindi non capisco proprio quale senso avrebbe il tuo intervento, se non... conosciamo il seguito, vero?

Citazione:
Quindi, empiricamente potremmo dire che quello che fatica a cercare di non offendere le persone sia tu.

Ma manco per il cazzo.
Il fatto che anche io abbia offeso, non dimostra in sé che quando offendevo era perché faticavo nel cercare di non farlo, ed il fatto che non abbia offeso, magari dopo essere stato offeso a mia volta, non dimostra in sé che stavo faticando nel cercare di non farlo.
Quindi, sempre empiricamente, ma manco per il cazzo.
Ritenta

Citazione:

Ma non mi permetto di dirlo, perché non sono un veggente e non so se ti piaccia più offendere o non offendere (come si suol dire, in certi casi un bel tacere non fu mai scritto)

Si vabbè, buonanotte. In pratica l'hai detto ma "non ti permetti di dirlo," e il bel tacere va giù dritto per la tazza del cesso.
Ma che davero davero?

Citazione:
Tornando alla spiegazione esegetica (da te richiesta) del mio messaggio, vorrei specificare che l'espressione mangiare la testa è affine al concetto di rompicapo, sarebbe a dire un enigma di logica di difficile risoluzione.
Cosa c'entri la sofferenza lo sai solo tu ( e difatti di questa sofferenza ne hai parlato solo tu)

Ti ringrazio della spiegazione. Ora ho un elemento che prima mi mancava e posso modificare il mio post che ha provocato questo fraintendimento.

Da rimarcare che, a causa di questa informazione che mi mancava, quello che tu hai chiamato "la mia illazione" (che illazione non è) è perfettamente giustificata, ed è da rimarcare anche che dal mio punto di vista soggettivo non è cambiato nulla, perché la tua impressione di una situazione "grottesca" in cui ti trovi costretto ad affrontare un "rompicapo", ovvero un "enigma di logica di difficile risoluzione", e visto il contesto oggettivamente sensibile in cui questo avviene, per me equivale a provare sofferenza.
Voglio dire, al tuo posto, percependo la situazione come "grottesca" come tu la percepisci ed avendo la percezione che il dover stare ben attento a non offendere nessuno sul piano personale sia un rompicapo tale "da mangiarsi la testa", a me farebbe soffrire.

Ma siccome evidentemente a te non fa soffrire, ti prendo in parola e modifico il mio post come segue:

Leggere di qualcuno che percepisce l'intervenire in questa situazione che gli appare grottesca, come un enigma di difficile soluzione, come se fosse un rompicapo perché il pensiero fisso che gli sta mangiando la testa mentre scrive è di stare bene attento a non offendere a livello personale nessuno: nello specifico a Calvero, è stata per me una esperienza del tutto nuova...

Perché io (come suppongo la stragrande maggioranza delle persone) non percepisco, mai ed in nessun caso ed in nessuna situazione,* come un rompicapo di difficile soluzione da mangiarsi la testa lo stare ben attento a non offendere nessuno a livello personale, tantomeno Calvero. **

Per me è' l'esatto contrario, se intendo offendere qualcuno, mi devo sforzare, magari non proprio come se fosse un rompicapo da mangiarsi testa, questo no, ma in quanto azione non naturale e non abituale nel dialogo con gli altri, richiede un certo impegno supplementare, per così dire.

Rimane che, percepire il cercare di non offendere nessuno, in qualsiasi situazione ci si possa trovare* come un rompicapo di difficile soluzione da mangiarsi la testa, e visto che non sto giocando alla settimana enigmistica ma sto interagendo con il prossimo e per cui con persone REALI, che hanno una sensibilità, una dignità ed il sacro diritto di difendere la loro sfera personale, e visto che sono in possesso della qualità umana detta "empatia", per me equivale a provare una certa sofferenza.


Va bene così, od ho fatto inconsapevolmente, magari ancora a causa di altre informazioni che non conosco od a causa di tue altre errate attribuzioni riguardanti l'oggettività di tue percezioni soggettive, quello che tu potresti interpretare come un altra illazione?

* L'unico caso (che considero una cosa praticamente immaginaria, una eventualità remotissima per così dire) in cui potrei vivere una difficoltà simile, sarebbe in una situazione non solo eventualmente percepita come grottesca, ma dove anche più persone mi offendono intenzionalmente, che sia sottilmente o palesemente, perché incapaci di affrontare una discussione in modo civile e da adulti, e io mi vedo costretto, se non voglio correre il rischio di essere mandato via da tale situazione a causa delle regole che vigono nell'ambito in cui si svolge questa ipotetica situazione, e volendo allo stesso tempo rimanerci, a "mangiarmi la testa" per cercare di rispondere ed esprimere comunque in modo completo il mio pensiero, senza allo stesso tempo offendere a mia volta.
Ma anche qui non è detto che si tratti di sofferenza, la cosa potrebbe essere vissuta anche come un utilissimo esercizio di autocontrollo e di autodisciplina, e può anche risultare divertente, perché se queste ipotetiche persone sono veramente così infantili o se si comportano come tali, ma in fondo chisseneferga di quei tizi, no? E quindi potrei trovare il modo di rimanere corretto formalmente e di esprimere comunque il mio pensiero in modo esaustivo, ed allo stesso tempo prenderli allegramente, serenamente e magari anche ferocemente, per il culo.

Citazione:
non vorrei perdere tutta la pausa pranzo a doverti spiegare i motivi per cui questo tuo estemporaneo paragone tra me che soffro nel tentare di non offendere qualcuno e tu invece che devi sforzarti per offendere qualcuno, perché non è una cosa naturale faccia veramente ridere.

Come vedi, grazie alle mie spiegazioni fatte sopra, non si tratta di paragone ma di mia interpretazione soggettiva delle tue parole, che si è rivelata essere errata a causa di mancanza di informazioni ed a causa di una tue errata attribuzione di una qualità oggettiva su un qualcosa che oggettivo non è.
Quindi non capisco perché la cosa dovrebbe stimolare l'ilarità di qualcuno.
Spero vivamente, a questo punto, che io non debba ancora perdere tempo dietro simili diatribe che in fondo sono veramente poco interessanti, se non forse come puro esercizio di dialettica, cosa che a me, sinceramente, mi rompe assai i coglioni.

Citazione:
P.S. A me sta benissimo che tu voglia ricostruirti la verginità persa in uno dei flame meno edificanti del secolo; ti chiedo solo di evitare di montare sulla schiena degli altri per farlo.


PS-ANCH'IO
Io non voglio costruirmi una nuova verginità, non ci penso proprio e non sto cercando di salire sulla schiena di nessuno tantomeno la tua, perché io ne vado fiero della mia "sverginità"
(Come ha ben detto Calvero, spiegandolo in modo cristallino, e colgo l'occasione per ringraziarlo di aver fatto questa spiegazione, non ho assolutamente nulla di cui vergognarmi )

Dai, coraggio, basta chiacchere, ora sentiamo, se non altro per dovere d'equità e per onestà intellettuale, la tua opinione su almeno un altra utenza che ha contribuito a creare questa situazione. Non hai che l'imbarazzo della scelta.
O tu vorresti davvero sostenere, come sembrerebbe dalla tua serie di post a senso unico, che l'unico colpevole qui sono io?

No perché questa cosa, si che mi appare veramente... grottesca ...Kafkiana direi, mi ricorda tanto "Il processo" ... mi pare addirittura di intravedere nella nebbia la mitica "porta della legge", che si apre facendo tremare il povero imputato...

PPS
Ti comunico che se in tuoi eventuali post futuri al mio indirizzo, riscontrerò la presenza di tue considerazioni, opinioni, supposizioni, analisi e quant'altro, che siano o che suggeriscano tue opinioni soggettive sulla mia persona o sul mio comportamento, non ti risponderò e mi limiterò ad evidenziare tali eventuali tue opinioni soggettive sulla mia utenza, fino a quando non riformulerai quello che hai da dirmi al netto di quanto sopra.

** Che poi proprio Calvero... io non l'ho mai visto offendersi, nemmeno quando è stato attaccato vigliaccamente o ferocemente... al massimo si incazza come una iena e poi gli passa, sempre, perché di gran Cuore

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