Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  FrancescaR il 13/5/2015 21:31:29
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Invisibile, ho apprezzato molto la tua testimonianza; nonostante la chiarezza
della tua esposizione, nell'insieme, vorrei chiederti però di precisare ulteriormente:

- quando affermi che "fin dalla culla nessun adulto risponde al pianto del bambino,
a meno che non si tratti di un vero bisogno...", che cosa intendi esattamente?
"Fin dalla culla" significa dalla nascita in poi, quindi si parla di un esserino di
pochi giorni, settimane o mesi. Un bambino così piccolo esprime i suoi bisogni
solo attraverso il pianto, se piange ti comunica un disagio. Per cui, stabilire che
"il pianto di un bambino potrebbe non essere un vero bisogno", non ti sembra
illegittimo ? In base a quale dato io decido che il pianto non è espressione di
malessere, ma è invece qualcos'altro? (sempre riferendomi a un piccolo di pochi
mesi d'età)

- idem: possiamo parlare di "tendenze capricciose" in un bambino così tenero?
Io credo di no. Come si può lasciarlo piangere per tutto il tempo affinché capisca
che con il pianto non si ottiene nulla?
Diverso è il discorso se ci riferiamo a bambini intorno ai 18/24 mesi.
Allora posso concordare con questa linea educativa.

Grazie.


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