Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  mc il 3/6/2015 11:47:29
Slobbysta
Citazione:
...ma tremendamente equilibrata...ecco il problema!

Non trovo grossi difetti nell'ambire all'equilibrio. L'importante e' che il tutto sia dinamicamente equilibrato, ovvero auto assestante: cioe' che possa cedere tranquillita' e di riflesso riadattarsi ad una mediazione tra scelte emotive bipolarizzate e mediate nella complessita' della propria coscienza.

Citazione:
All'ultimo secondo! D'istinto!
Ecco perché io leggo meglio di te le tue anime!
Perché tu non hai puntato mai questo aspetto su te stesso .. e improvvisi una risposta sulla base del tuo grande sapere..un po' tronfio..perché sulla tua strada hai trovato ben peggio, e ciò ti ha dato sicurezza...

Non e' vero che non punto su questo aspetto del tutto e' solo che lo ritengo un approccio del tutto metaforico, non pedissequo alla realta'.
Citazione:
...la quale non ti permette di sentirti scemo, e di pedalare verso l'intelligenza più pura... quella del non so!

Lo scemo e' solo chi crede di aver compreso tutto... non ci sono classifiche o classificazioni oltre a questo.
Citazione:
Parlo di me stesso..chiaro! però..proiettato a qualcuno che "magari" avverto..

Questa tua definizione di consapevolezza e' piu' un prendere atto di una certa passivita' esistenziale.
Se e' corretto il modo in cui ho interpretato cio' che scivi, non mi sento in balia di cio' che mi capita attorno:
anzi sono convinto proprio del contrario.
Citazione:
Ventriloquo (che iPad non supporta..) è indubbiamente legata ad una realtà di interscambi e sottili legami...sta alla nostra sensibilità capire, che l'unica cosa morale..parlando di ammazzare per mangiare e vivere, sia..ASSUMERE L'ANIMA CHE fotti! Ecco perchè mi arrogo di sapere un pochetto di più ..perché oltre a pensarci a lungo, ho notato delle corrispondenze!

Qui, non e' che abbia capito completamente cio' che intendi.
La questione "uccidere solo per mangiare" giustifica i carnivori: e' questo che cerco di insegnare al pupo.
In effetti questo ha salvato molti insettini (e animali piu' consistenti in futuro... anche se questo non esclude la deprecabile caccia sportiva...) malcapitati che hanno incrociato il suo cammino, perche' il ripetergli che "sarebbe lecito togliere la vita ad una qualsiasi esistenza, solo in caso di bisogno e solo nel caso la si debba mangiare" in effetti ha sortito l'effetto voluto.
L'empatia va dosata e va diretta nella giusta direzione. Quando eterodiretta ad ogni essere vivente non e' piu' coerente con il nostro modo d'essere e ci porrebbe in ogni istante in conflitto con le nostre azioni, oltre ad "impoverirne" il concetto.
Affrontare la cosa nella mianiera che ho descritto sopra e nel modo in cui lo descrivi tu e' da considerarsi solo per una questione di coerenza, in una dieta onnivora, per esempio, e per una condotta, sostanzialmente, non violenta della propria vita.
E' una scelta non motivata nel concreto, ma che offre la possibilita' di mediare, e soprattutto ci sottrae a qualsiasi giudizio morale nel momento in cui offre coerenza.

mc

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