Re: Il pianeta delle scimmie

Inviato da  Nomit il 2/4/2014 15:34:17
Citazione:

Merio ha scritto:
Citazione:
Dev'essere successo qualcosa, nella storia, per cui ad un certo punto la gente ha cominciato a procreare tanti figli. Bisogna scoprire cosa.


Direi che è abbastanza semplice...

La rivoluzione agricola ha portato a diete più ricche di cibo, stabilità di vario genere e l'aumentare dell'età media degli individui della popolazione...

A questo punto l'atto del trombare avveniva in un arco di tempo più lungo, da cui maggiori probabilità che una coppia desse alla luce più figli...

Le figliolanze post rivoluzione agricola avevano più cibo e quindi più probabilità di sopravvivere anche se numerose...

Quindi in sostanza si è iniziato a magnare di più, vivere più a lungo, trombare di piú e dare una progenie feconda e in grado di continuare il ciclo...

Penso che il crollo della mortalità infantile sia il fattore più importante, ma non sono certo un esperto del settore, dovrei informarmi a riguardo...

Il problema è che questa è una supposizione, inoltre il grande boom ci sarebbe stato negli ultimi secoli e non mi sembra che nell'800 in Europa e nel '900 in gran parte dell'Africa ci fossero e ci siano condizioni di vita migliori che in passato. A meno che, come ho visto ipotizzare su un blog, in passato la popolazione fosse in realtà molto superiore e non fosse stata correttamente censita.

E poi, perché la popolazione rimanga stabile ci vorranno in media 2 figli per coppia, presumo, e non credo si possa attribuire alla mortalità infantile o all'aumento della vita media il mantenimento di questa media. Considerando che la media dev'essere rimasta per molti secoli più o meno a 2, altrimenti il mondo si sarebbe riempito in poco tempo. Cioè, se ogni coppia procreasse 3 figli non ci vorrebbero neanche 2000 anni stando larghi perché la popolazione passi da un milione ad un miliardo.

Anche l'aumento della vita media non credo si possa dimostrare. Abbiamo i dati dell'ultimo secolo, ma qual'era la vita media centinaia o migliaia di anni fa, quando gran parte della popolazione viveva nei campi o comunque non era registrata da nessuna parte o se lo era non disponiamo più di quelle registrazioni? E' vero che leggendo la biografia di uomini famosi del passato vediamo spesso che morivano un decennio più giovani, ma questa era la norma o solo la condizione delle città e dei ceti più ricchi? Un tempo, senza le tecnologie odierne di conservazione dei cibi e di igiene, le condizioni di salute nelle grandi città potevano essere molto diverse da quelle delle campagne e dei centri più piccoli.

"Durante il regno di Vespasiano (è sempre Plinio a riferirlo, basandosi sui censimenti dell'epoca), in Italia, tra gli Appennini e il Po, 54 persone avevano superato i 100 anni, 57 i 110, 2 i 125, 8 i 130 e 3 i 140 anni"

"Van Oven, nel suo trattato "On the decline of life: an attempt to investigate the causes of longevity", pubblicato a Londra nel 1853, enumerava 1519 persone morte ad età compresa tra 100 e 110 anni, 331 morte tra 110 e 120 anni, 99 morte tra 120 e 130 anni, 37 tra 130 e 140 anni, 11 tra 140 e 150 e 17 oltre i 150 anni.
Lo stesso Autore riconosce che la accuratezza di queste età non può essere provata con sicurezza, malgrado lo scrupolo con cui il suo studio era stato condotto"

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