Re: ALTERAZIONE PERCETTIVA 3: PUBBLICITA'

Inviato da  lamefarmer il 14/12/2006 15:00:39
Non vorrei perdere più tempo del necessario attorno a questo argomento della legalità Paxtibi, mi sembra che il tuo post sia semplicemente una interpretazione un po' affrettata che andava approfondita.
Tanto per cominciare non é posto il problema di "cosa sia é considerabile pubblicità". Per esempio tu suggerisci il termine propaganda, ma forse non sei un assiduo frequentatore di dizionari come me, infatti sul Garzanti leggersti:
Citazione:
opera volta a far conoscere e apprezzare determinate idee o teorie, o a presentare al pubblico prodotti commerciali per favorirne la vendita

...con questo chiudo qui la polemica (da parte mia).

nike13, spettatore, Piero79 ,
tutti i vostri post sono molto interessanti.
Tuttavia vi invito a non fare come il fumatore che dice "sono io a comamdare la sigaretta, non é la sigartta che comanda me". E muore di cancro ai polmoni con 3 pacchetti al giorno.

Cioé non nascondiamoci dietro a un dito, e non diamo agli altri del nostro. Non possiamo sapere fino a che punto siamo imbrogliati se dobbiamo navigare etermanete immezzo alla falsità e all'imbroglio, e non possiamo nemmeno opporre un atteggiamento paranoide (tipo "sono tutti imbroglioni") o qualunquista (tipo "tutte le pubblicità sono uguali") se vogliamo una società serena, stabile in cui vivere tutti in modo dignitoso (senza cioé sentire la necessità di pestarci i calli l'un l'altro).

I ladri e gli imborglioni ci saranno sempre, ma le idee e gli scopi che definiscono queste figure é bene rimangano ben delimitate, perché se le accetto come norma non sarò più in grado di capire cosa significa essere ladro o imbroglione, e nemmeno di fare una società diversa da quella animale in cui la forza bruta é l'unica differenza.

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