Re: ALTERAZIONE PERCETTIVA 3: PUBBLICITA'

Inviato da  Tuttle il 14/12/2006 18:17:55
Ci si dimentica sempre di un semplice fatto. Che ad ogni output corrisponde una richiesta di input. Chi produce gli output ha piena coscienza di quanta richiesta di input ci sia in quel determinato momento, della sua tipologia e qualità e sa determinarne la giusta quantità al fine di rendere un output apparentemente calibrato all'esigenza.
Produrre un output senza richiesta equivarrebbe ad un declino verticale dei consumi, della produzione in scala, del prodotto e dello sfascio di un intero sistema basato su quello che a te pare il verbo della serpe. Ragionare in questi termini sulla pubblicità significa tirare in ballo il suo contenitore emettitore (TV) e i miliardi di persone che se ne nutrono.

Ma...quando si smetterà di cercare sempre i colpevoli e di illuderci di essere noi i buoni sottomessi al potere del male? Ogni strumento creato da noi esseri "intelligenti" possiede sempre più di una possibilità di sfruttamento e la maggior parte delle volte l'estremo negativo di questo sfruttamento non è altro che l'apice raggiunto partendo da quello positivo. Quindi perché non ci si chiede semmai come mai ogni strumento creato dall'uomo (tutto e non una parte) con il tempo estremizza il suo potere spostandosi da utensile ad arma?

Sarà mica colpa delle forze del male...!!!

Non è semmai il caso di studiare ed analizzare la nostra stessa mente che negli ultimi decenni ha saputo trasformare tutto in strumento di autodistruzione (o quantomeno anestetizzante propedeutico)?

Il progresso e il consumo di per se non sono elementi negativi (almeno per me) e i mezzi che cercano di diffonderli a loro volta non sono che scatole vuote da riempire con la richiesta del popolo. Pensate forse che le ricerche di marketing siano follie? Pensate che le ricerche di targeting customers siano operazioni militari travestite da civili? Per favore.

Lo abbiamo un cervello. Due occhi e soprattutto due mani (basta anche un solo dito) per decidere no?
Telecomandi, telefonetti, playstation, internet, satellite e via col vento del bombardamento catodico. La scelta del 90% delle persone è di subire e non di decidere. Significa che il prodotto corrisponde a richiesta. Mica è difficile da capire.

Si pensa forse che quel che esce da questi meri utensili sia opera del male? Macché. E' mera richiesta. Si tratta di prodotti che la gente vuole consumare, ed è felice di farlo. Non vedo perché io debba essere libero di spegnere e tu non di accendere. Non vedo perché tu debba impedire a 50 persone di fare la fila per ore davanti ad un centro di ricariche per telefonetti bramando tecnologie e tariffe richiamamichetiricarico...

Non capisco quale metodo sia quello di privare le persone del piacere di ingoiarsi 8 ore di pubblicità infarcita di programmi brandizzati (che termini osceni!!)... per il bene di cosa poi? E di chi? Ci dimentichiamo forse che questo è il risultato dello sviluppo cui milioni di persone bramavano? Una opportunità per tutti, un bell'oggetto per tutti, un po di stelle, anche di latta...ma per tutti? Lascia che sia quel che il popolo desidera no? Come disse qualcuno...quando saremo tutti dentro la TV chi cazzò starà a casa a guardarci? Forse dobbiamo solo attendere questo paradosso....

Certo che la pubblicità ha delle colpe ma essa non arriva con un astronave da mondi alieni e nessuno ci pone davanti alle sue fonti con le armi. Se interi popoli stanno decidendo di fissare una scatola per 14 ore al giorno della loro esistenza il motivo non è il contenuto di quella scatola ma è l'assenza di contenuti all'esterno di quella scatola. La percezione del "cosmo positivo" si sposta sempre più dalla realtà materica a quella virtuale catodica. C'è poco da fare. Fuori fa schifo e costa un botto viverci, fissare queste finestre invece costa solo qualche ora di pubblicità al giorno. E' il prezzo da pagare per la voglia di distrarsi dal reale. Ciò che la pubblicità reclamizza non è altro che ciò che serve per farci sentire più partecipi di quella stessa virtualità catodica. Io ho imparato, forse lavorando dall'interno, a spegnere la mente durante le emissioni di falsa felicità emanata da ogni apparecchiatura di distrazione di massa. Questo andrebbe insegnato. Senza proibire a nessuno di suicidarsi la mente come preferisce.

Certo è che se il reale fa schifo bisogna che qualcuno produca distrazione (**entertainment**). Bisognerà pagarla in qualche modo no?

Propongo quindi l'autocoscienza come soluzione al problema...niente di più facile.

Saluti.

Pier Paolo

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