Re: Mai più senza .....

Inviato da  ivan il 13/5/2009 19:31:34
... la macchina del tempo !


Dice qui (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=1273&ID_sezione=243&sezione=) :

Citazione:


La macchina del tempo? Eccola.

Parte domani Planck, il satellite che scatterà le foto del cosmo originario di 13 miliardi di anni fa ...

...

Si tratta della più evoluta delle «macchine fotografiche del tempo», come «Wmap» e «Cobe», i primi satelliti in grado di rilevare la radiazione cosmica di fondo: discerne differenze di valore nella radiazione di 5 milionesimi di grado. «Il suo occhio - spiega l'astrofisico della Sissa Carlo Baccigalupi - è un telescopio da un metro e mezzo, nel cui piano focale sono posizionati 22 radiometri e 48 bolometri raffreddati a -250°».

Radiometri e bolometri sono «recettori» di microonde, la forma in cui si presenta la radiazione cosmica di fondo. Scoperta negli Anni 60 dai Nobel Arno Penzias e Robert Wilson, è la traccia lasciata nel momento in cui nell'Universo è apparsa la luce. Sono passati miliardi di anni e quel flash è ormai debole, ma c'è ancora. «Planck» cercherà di immortalarlo per confezionarci una cartolina del cosmo in fasce.

«Per 300 mila anni dopo il Big Bang l'Universo era ancora buio - spiega -. La luce era intrappolata, perché la temperatura era talmente alta da impedire ai fotoni di circolare». Ma, intanto, il cosmo primordiale si espandeva velocemente: l'inferno di calore, un po’ alla volta, si raffreddò. Quando si scese a circa 6 mila gradi, i fotoni presero a correre in tutte le direzioni e, così, «fiat lux».

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La raccolta e la selezione dei milioni di dati verrà eseguita da 2 supercomputer: «Ent» (a Trieste) e «HG1» (alla Sissa). Ventimila gigabyte di disco rigido e 320 gigabyte di memoria Ram, per ciascuno.

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Tutto questo ambaradam tecnologico per cosa ? Per per confezionarci una cartolina del cosmo in fasce ?

Ma non era piu' semplice fare solo un pò di foto del cosmo tout-court?

Ma "De gustibus ..."... ovvio.

Da notare ancora una volta la chiarezza con cui illustrano i complessi meccansimi di puntamento dell'oggeto dello spazio profondo tali che l'ottica dello strumento rimane sempre puntata su una zona precisa dello spazio nonostante il macchinario tutto venga da un oggetto (il nostro pianeta) che ruota e trasla nel gelido vuoto spaziale 3d.
Ancora, chiarissima la spiegazione di come fanno a tenere a -250 °C alcuni sensori del macchinario; gli alieni per i loro sensori da tenere a -180 °C usano una cosa chamata nel loro gergo "azoto liquido", sostanza fornita da un camion-astronave dentro certi "cosi" chiamati "dewar" o qualcosa di simile.

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