Altro che multitouch, qui siamo quasi ai cyborg. Un trio di cervelloni americani lavora sul concetto di “Skinput” (Skin, "pelle" + Input). Prima di tutto si proietta sull’avambraccio (grazie ai micro-proiettori che già sono disponibili su certi cellulari), una tastiera o un’interfaccia pensata per il “tocco”. Poi un sensibilissimo microfono (montato su una fascia da braccio) capta la “digitazione” sulla pelle e capisce dove è avvenuto il tocco, grazie all'abilità di distinguere i diversi suoni (a bassissima frequenza) prodotti dal contatto con la pelle.
...
Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=44&topic_id=4308&post_id=160768