Re: la cospirazione di Travaglio & Co.

Inviato da  Garrett il 16/7/2009 22:48:23
Lezik85:
Assolutamente non mi reputo così importante. Sono a un livello molto più basso e mi fido del MIO "occhio critico".

Ma la critica di nessuno è innata, per questo è importante fare MOLTE e VARIE BUONE letture.

La platea lasciarebbe la "loro sala" altrimenti?

No ma i soliti "amici degli amici" cavalcherebbero prontamente la gaffe per attaccare la persona e denigrare ANCHE le verità.
Inoltre non parlare di argomenti che non si conoscono è segno di intelligenza.

A questo punto si farebbe vera informazione solo per quello che fa comodo. Tenendo lontani i loro spettatori da argomenti scottanti (un pò come fanno i media nazionali diciamo), finendo nello stesso gioco di quelle persone che tanto criticano.

Assoutamente in disaccordo: i media nazionali sono a diretto controllo governativo, Grillo o Blondet non hanno mai vietato a nessuno di esprimersi.
Inoltre è evidente che NESSUNO è in grado di trattare TUTTI gli argomenti: il problema è semmai di chi pretende che un Travaglio (per fare un esempio), che è un giornalista giudiziario e come tale si è sempre definito e impegnato, si trasformi in un ingegnere strutturale e tratti il collasso delle Twin Towers. E se non lo fa diventa uno "schiavo del sistema"!

A si! perchè il popolo sedondo loro non è pronto a portare un simil fardello di notizie...

Mai sostenuto questo e hai frainteso TOTALMENTE il significato di ciò che intendevo.
Proviamo così:
Il problema, secondo me, è di chi attribuisce a una persona la VIRTU' o il DOVERE di parlare di qualsiasi cosa, eleggendola a "oracolo dell'informazione".
La cosa straordinaria è che questa attribuzione non viene fatta tanto dai simpatizzanti, che vedono in loro un "catalizzatore" su argomenti specifici (tipo Mazzucco per l'11 settembre), ma dai denigratori che vedono in loro dei CENSORI perchè non trattano questo o quell'altro argomento!

Calvero:
non sono NEGATIVI perché non trattano dati argomenti. Lo sono perché sono disonesti per il motivo per cui non li trattano. E per il motivo che se vengono chiamati a un confronto.. "scappano"

Mi viene in mente quando Travaglio "scappa" alle domande sul signoraggio da parte di Pascucci...
(che self control invidiabile)

ripeto, evidentemente, abbiamo concetti diversi su cosa sia l'onestà intelletuale, e su l'importanza che ha o meno un modo di fare certo giornalismo che si auto-conclama a difesa della libertà.. e della libertà parla dalla A alla T ..fino alla Z ..non ci vogliono arrivare, o salta il posto

Penso che rispondendo a Lezik85 abbia risposto anche a te.
Aggiungo che difendere la libertà di informazione, per me, si riduce a due cose soltanto:
1) Non fare disinformazione
2) Non vietare ad altri di esprimersi

Mi pare semplice da capire.

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