Re: Le pietre di Ica

Inviato da  Pispax il 12/8/2009 15:37:22
Mi sembra che si stia facendo un po' di confusione.

Certo: le piramidi.
Come hanno fatto gli egizi a costruire le piramidi?
Non lo sappiamo. Però le hanno costruite, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.
Come hanno fatto in America Latina o in Libano a costruire quelle cose gigantesche utilizzando massi enormi?
Non lo sappiamo. Però le hanno costruite, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.
(Come ha fatto Brunelleschi a costruire la cupola del Duomo di Firenze appena 500 anni fa?
Non lo sappiamo. Però l'ha costruita, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.)

Tutto questo comunque rientra nel campo dell'archeologia normale.


La cosa sconvolgente è che ogni tanto scappano fuori reperti, tipo le Pietre di Ica, o le "piramidi" croate, che escono fuori dalla logica dell'archeologia normale e insinuano il dubbio che gli storici stiano prendendo delle solenni cantonate.
Di fronte a roba così una discussione sulle tecniche costruttive delle piramidi a me appare francamente un po' fuori luogo. Fondamentalmente di fronte alle Pietre di Ica - e di fronte a numerose cose analoghe - ci sono solo due possibili posizioni intellettuali: o le riteniamo false, quindi destituite di ogni fondamento storico e ininfluenti; oppure le riteniamo vere e quindi dobbiamo prenderle in considerazione.
(Perdonate l'Ovvietà. D'altra parte non sono stato il primo a citare Lapalisse )

Gli storici e gli archeologi sul tema hanno un atteggiamento che a voler essere benevolenti possimo solo definire attendista.
Semplicemente, non si pongono il problema.

Non voglio attribuire tutto questo (solo) alla consueta perfidia accademica, sia chiaro.
E' sotto gli occhi di tutti il fatto che l'archeologia dispone di risorse scarsissime. Per esempio le tombe etrusche del Lazio sono state aperte, studiate e classificate solo in minima parte, eppure ne conosciamo moltissime ancora chiuse (tombaroli a parte).
Semplicemente, non ci sono i soldi per avviare gli studi. La classificazione goegrafica che ne è stata fatta serve solo ad evitare che qualcuno ci apra un bar.



Tolto questo, personalmente trovo parecchio fuori luogo pensare che la para-archeologia debba necessariamente tener conto dell'influenza di roba tipo gli alieni.
Restiamo con i piedi per terra e manteniamo un atteggiamento laico, please.


Per quanto mi riguarda:

1) LE PIETRE DI ICA SONO FALSE.
Ok. Un medico chirurgo ha impiegato 30 anni della sua vita e pagato un sacco di soldi per farsi scolpire QUINDICIMILA pietre, fra le quali alcune molto grandi, per giocare ai posteri un brutto scherzo.
Commercialmente credo ci abbia rimesso e che i costi così a occhio siano stati superiori ai ricavi; però da buon toscano come beffa questa la trovo fantastica. Meglio delle teste di Modigliani trovate a Livorno.

2) LE PIETRE DI ICA SONO VERE.
Riflettiamo.
Il più antico resto fossile dell'Uomo Moderno risale a 130.000 anni fa ed è stato trovato in Africa. Chiaramente questo non significa che l'Uomo Moderno ha 130.000 anni: significa solo che non ne abbiamo trovati di più vecchi. (Per esempio secondo i paleontologi c'erano MILIARDI di dinosauri che scorazzavano sulla Terra, ma quando abbiamo la fortuna di ritrovarne qualche osso è festa grande).
La storia umana che conosciamo, definendo "reperto storico" una qualunque testimonianza di civiltà umana anche non scritta, grossomodo conta 12.000 anni, dal 10.000 a.C. ad oggi.

Negli ultimi 50 anni ci sono stati moltissimi episodi per i quali la nostra civiltà avrebbe potuto terminare: basta pensare alla Crisi di Cuba per considerare una gran bella fortuna il fatto che oggi siamo qui a discutere, oltretutto su un forum.
Cosa sarebbe successo per esempio se negli anni '60 fosse scoppiato il Guerrone Globale?
Bella domanda.
Immagino che la quasi totalità della nostra civiltà sarebbe stata distrutta. Magari si sarebbero salvate qualche centinaio di milioni di persone nei posti meno civilizzati.
Dal momento che la civiltà si regge su equilibri ESTREMAMENTE precari (provate a pensare ad esempio a un blackout generale di appena un mese: ecco che siamo già tornati indietro di parecchi secoli) in pochi decenni potremmo assistere a un netto imbarbarimento. Ci sarebbe il ricordo della civiltà, ma non ci sarebbero più i mezzi per farla vivere.

In poche altre generazioni il ricordo sarebbe leggenda. Si parlerebbe di una generica "Età dell'Oro" nella quale non era necessario spaccarsi la schiena nei campi tutto il giorno e l'acqua non andava portata a spalla nei secchi d'argilla, ma arrivava magicamente nelle case grazie a magici strumenti chiamati "rubinetti".
E' chissà. Magari fra 10.000 anni una Nazione particolarmente fortunata in una campagna militare impiegherebbe le migliaia di schiavi che ha catturato, e che vista l'improvvisa abbondanza di manodopera non può impiegare diversamente, per costruire un simulacro religioso della Torre Eiffel..
Magari impiegando una casta sacerdotale, gli Ingegneri, che da secoli si tramandano di padre in figlio le loro vaghe conoscenze.

Concludendo: noi non sappiamo assolutamente niente di quello che è accaduto prima del neolitico. Senza scomodare nessun ometto verde, più semplicemente è possibile che il nostro non sia stato il primo ciclo di sviluppo-apice-decadenza di una civiltà tecnologica. Tutto sommato in meno di un decimo del tempo trascorso dall'esistenza conosciuta e provata della razza umana come oggi la conosciuamo, siamo passati da Stonehedge al mandare i satelliti su Saturno.

AMMESSO E NON CONCESSO che questo sia vero, l'unico reale effetto della dimostrazione di questa cosa è che da ora in poi tutti i libri di Storia inizieranno con una breve introduzione che dice:
"Sappiamo per certo che la precedente datazione delle forme di civiltà umane che fa risalire i primi insediamenti umani civilizzati al neolitico è errata; così come probabilmente è errata la precedente datazione delle origini dell'Uomo Moderno. Abbiamo prove dell'esistenza di civiltà umane anteriori alla nostra di moltissime migliaia di anni. Purtroppo, data l'eccessiva usura del tempo sui reperti e l'intervento di alcune glaciazioni che hanno rimescolato ancora di più le cose, di queste benedette civiltà non possiamo dire proprio un bel niente."

Embè?

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