Re: Cosa è l

Inviato da  genfranco il 2/1/2015 22:59:00
Una cosa dietro l'altra, una constatazione dopo l'altra si scoprono i vari ALTARINI dei nostri CARI DOTTORI e del perchè le LINEE GUIDA di certi PROTOCOLLI che hanno un
FINE BEN PRECISO.
Ecco le conclusioni che ho dovuto tirare riguardo alle
DOSI di 20-25 gocce di vitamina D alla settimana ed alla
DOSE di una boccetta di vitamina D al mese.
Non stò a fare conteggi per sapere a quanti UI corrispondono al giorno, poichè sarebbero INUTITLI rispetto alle 40 gocce pari a 10000 UI al giorno consigliati dal dottor Coimbra che ormai molti di noi ingoiano giornalmente.

CONCLUSIONI:
è chiaro che leggendo i vari articoli sulla vitamina D TUTTI riportano
che chi ne è CARENTE è a
RISCHIO INFLUENZA
ed è chiaro e ci siamo dimenticati TUTTI che INFLUENZA vuol dire:
VACCINI e
VACCINI = DENARO
ECCO IL PERCHE' DELLE DOSI IRRISORIE
altro che
CONTROINDICAZIONI!!!!!!
addirittura contro il SOLE
FONTE DI VITA
per
TUTTI GLI ESSERI VIVENTI!!!

A CONFERMA riporto le parti dei vari articoli che si trovano sulla pagina del link sotto:
"Per decenni abbiamo aderito alla credenza che l’influenza arrivava in inverno a causa del clima più rigido. Ma numerosi studi hanno completamente falsificato una tale teoria, indicando come l’influenza si presenti ai tropici nel loro “inverno, quando è ancora abbastanza caldo (solitamente durante la stagione delle piogge). No, la ragione per cui l’influenza colpisce d’inverno è un’altra. E suggerisce una facile maniera per prevenirla. E non si tratta di farsi vaccinare. Lo sappiamo già che i nostri corpi producono molta meno vitamina D durante l'inverno. Ma è mai possibile che i livelli ridotti di vitamina D in inverno contribuiscano all’influenza?
Le prove sono evidenti. Anni fa, un attento medico generico inglese, R. Edgar Hope-Simpson, ha collegato le epidemie influenzali dell'emisfero nord con il solstizio invernale. Pertanto, l’influenza arriva proprio quando i livelli di vitamina D cominciano a calare. Finora, la medicina convenzionale ha in gran parte ignorato il suo lavoro."

"Gli effetti positivi della Vitamina D che sono attualmente sotto investigazione riguardano diverse patologie: Ipertensione, Sistema cardiocircolatorio, Diabete, Influenza, Frattura dell'anca, Cancro della mammella, Sclerosi Multipla, Malattia di Raynaud, Problemi mestruali, Rischi di parto cesareo e della maternità, Basso peso alla nascita, Malattia renale cronica, Fibrosi cistica, Artrite reumatoide, Tubercolosi, Rachitismo, Infezioni del tratto respiratorio, Lupus, Anemia falciforme, ulcera alle gambe, lesione cerebrale traumatica, morbo di Parkinson, Insufficienza cardiaca congenita (bambini), Infezioni dell'orecchio medio (bambini), gengiviti, miglior trofismo muscolare (anziani), uso degli antibiotici (anziani), bassa statura (bambini), Diabete gestazionale, miglioramento della pompa cardiaca dopo un attacco di cuore, Cancro della prostata, Asma, Depressione, Vitamin D nel latte materno, Fibromialgia, Orticaria cronica, Psoriasi, Colesterolo, Perdita di peso, Stanchezza cronica, Broncopneumopatia cronica ostruttiva, Qualità della vita, Sopravvivenza in unità di terapia intensiva, Sindrome della gambe senza riposo, Epatite C."

"I livelli di vitamina D nel sangue scendono al loro punto più basso durante le stagioni invernali. Se i livelli di vitamina D sono insufficienti, non vi sarà protezione da antibiotici prodotti dal proprio organismo (peptidi antimicrobici).
Questo conferma che una persona con un basso livello di vitamina D è più vulnerabile ai raffreddori, all'influenza, e alle altre infezioni delle vie respiratorie.
Purtroppo, la risposta della medicina convenzionale per prevenire l'influenza è il vaccino antinfluenzale."

"Per decenni abbiamo aderito alla credenza che l’influenza arrivava in inverno a causa del clima più rigido. Ma numerosi studi hanno completamente falsificato una tale teoria, indicando come l’influenza si presenti ai tropici nel loro “inverno, quando è ancora abbastanza caldo (solitamente durante la stagione delle piogge). No, la ragione per cui l’influenza colpisce d’inverno è un’altra. E suggerisce una facile maniera per prevenirla. E non si tratta di farsi vaccinare. Lo sappiamo già che i nostri corpi producono molta meno vitamina D durante l'inverno. Ma è mai possibile che i livelli ridotti di vitamina D in inverno contribuiscano all’influenza?
Le prove sono evidenti. Anni fa, un attento medico generico inglese, R. Edgar Hope-Simpson, ha collegato le epidemie influenzali dell'emisfero nord con il solstizio invernale. Pertanto, l’influenza arriva proprio quando i livelli di vitamina D cominciano a calare. Finora, la medicina convenzionale ha in gran parte ignorato il suo lavoro.
Proprio questo anno, due importanti pubblicazioni mediche hanno pubblicato un report firmato dal Dott. John Cannell, uno psichiatra dello Atascadero State Hospital, California. Si tratta di una struttura di massima sicurezza riservata a criminali infermi di mente. Nel suo resoconto, il Dott. Cannell ha notato che gli altri reparti intorno al suo erano stati soggetti a un violento attacco d’influenza nell'aprile 2005. Ma nessuno dei suoi 32 pazienti ha preso l’influenza, sebbene si fossero anche mischiati con i reclusi infetti degli altri reparti."

"La vitamina D molto più efficace dei vaccini contro l’influenza, ma col cazzo che ce lo dicono !!!
RIVISTE MEDICHE: CUSTODI DELLA IGNORANZA
Gran parte delle riviste mediche non funzionano come amplificatori di verità scientifiche, ma come difensori del dogma pseudoscientifico. Per essere pubblicato un testo – nella gran parte di tali riviste – il tema trattato deve soddisfare le aspettative e le credenze tanto del giornale quanto dello editore. Così, il progresso della conoscenza scientifica in ogni giornale si limita a rispecchiare le attuali convinzioni di un singolo individuo: il direttore di quel giornale.Quasi tutte le ricerche pionieristiche che abbiano sfidato lo status quo sono state respinte. Solo ai documenti che confermassero le convinzioni di redazione della rivista è stata regolarmente concessa la pubblicazione. Questa è una delle ragioni per cui la scienza medica, in particolare, avanza così lentamente.Gli studi che hanno dimostrato che la vitamina D sia più efficace rispetto ai vaccini hanno visto raramente la luce del giorno nella comunità scientifica. Ciò avvalora l’opera del Journal of Clinical Nutrition, il quale ha accettato la pubblicazione di questo documento da parte Mitsuyoshi Urashima. La maggior parte delle riviste mediche non avrebbero osato pubblicarlo proprio perché mette in discussione lo status quo relativo a vaccini ed influenza.Vedete, le riviste mediche sono in gran parte finanziate dalla industria farmaceutica. E Big Pharma non vuole accordare alcuna credibilità agli studi sulle vitamine, indipendentemente dal loro valore scientifico. Anche se la somministrazione di vitamina D potrebbe comportare un risparmio di miliardi di dollari in America, e ridurre i costi di assistenza domiciliare, nessuno vuole concedere supporto scientifico alla vitamina D dal momento che alle aziende farmaceutiche non sarebbe concesso di brevettare una vitamina. Essa è inoltre facilmente accessibile al costo di pochi centesimi. Con il tempo la vitamina D sarà riconosciuta come superiore ai vaccini nel contrastare la influenza stagionale, ma per adesso dobbiamo sorbirci la sciocca propaganda di un settore che ha abbandonato la scienza, per adorare aghi e provette."

"1.) l'influenza - In uno studio pubblicato sulle riviste di Cambridge, si è scoperto che la carenza di vitamina D predispone i bambini a malattie respiratorie. Uno studio di intervento condotto hanno dimostrato che la vitamina D riduce l'incidenza di infezioni respiratorie nei bambini. E non solo nei bambini."

E chissà quanto altri articoli lo confermano.
Quindi per ottenere una risposta a queste affermazioni, chiederei a chi ingoia vitamina D da 5000 UI al giorno un sù di comunicare se si ammala di INFLUENZA in modo da fare una statistica.
GRAZIE della collaborazione.
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/vitaminadbase.htm
ciaooo Franco Genre
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