Re: Cosa è l'acido ascorbico

Inviato da  genfranco il 23/2/2015 21:46:38
Ciao, un dottore e precisamente il Dr. F. Batmanghelidj
ha scritto:
Come l’acqua cura malattie incurabili
Un rivoluzionario metodo naturale
per ristabilire la salute e prevenire la malattia

Partiamo però conoscendo prima l'ACQUA
Giuseppe Luigi Mastromattei
5 febbraio 2013
Oggi ho assistito ad un fatto incredibile. Ero a casa mia, mi stavano presentando le caratteristiche e il funzionamento di un impianto per la potabilizzazione delle acque ad osmosi inversa. Ad un certo punto hanno inserito un apparecchio per l'elettrolisi in due bicchieri uno con l'acqua del rubinetto e l'altro con l'acqua depurata col sistema dell'osmosi inversa. Risultato, il bicchiere contenente l'acqua del rubinetto si è coperto di uno strato melmoso e rugginoso, quello con l'acqua depurata è risultato solo leggermente giallino. Ad un certo punto ho preso un'altro bicchiere d'acqua di rubinetto nel quale ho versato una dose da 3 grammi di vitamina C e al quale abbiamo applicato gli elettrodi, risultato: l'acqua è rimasta bianchissima, la persona che mi presentava l'impianto è rimasta senza parole, quasi attonita, mentre io me la ridevo di gusto, GRANDE acido ascorbico!!!
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/acquafacebook.htm
Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.
Del resto lo si vede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più secca e meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi, il segno di una pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane più visibile a lungo. L’età biologica della pelle di tutto l’organismo si determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura molto minore rispetto ai tessuti molli. Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosidetto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.
La distinzione è significativa anche perchè la composizione degli ioni disciolti è diversa. La differenza è data dall'abbondanza di potassio nell'ambiente intracelulare e di sodio in quello extracellulare. Il giusto equilibrio di questa pila naturale è indispensabile per la vita e per il corretto svolgimento delle funzioni metaboliche.
L'acqua è per sua natura un solvente. Essa ha la funzione di disciogliere e trasportare i principi nutritivi in tutte le cellule, di promuovere la digestione, di garantire la termoregolazione (mediante la sudorazione, anche impercettibile) di trasportare le scorie fuori del nostro organismo per mezzo degli organi emuntori ed secretori.
L'acqua svolge inoltre una certa funzione di ammortizzatore nei confronti degli organi più delicati quali l'occhio, l'orecchio interno ed il cervello. Probabilmente le funzioni vitali che abbiamo qui elencato non ne rappresentano nemmeno la totalità, per il fatto che alcune delle attività importantissime svolte dall'acqua siano ancora semi sconosciute: quella di fare da antenna e da trasmettitore di informazioni oppure quella dell'essere una specie di serbatoio di memoria o di pila capace di ricaricare le nostre energie vitali. Insomma, l'acqua che beviamo non ci disseta o ci rinfresca solamente, bensì svolge un grande numero di funzioni insostituibili e per alcuni versi ancora sconosciute.
La composizione dell'acqua
L'acqua è rappresentata dalla formula chimica H2O, composta cioè da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Ma come ben sappiamo l'acqua dolce che troviamo sulla terra (pozzi, fiumi, sorgenti, laghi, ecc.) non è costituita solamente da molecole pure di questo genere per il fatto che in essa saranno disciolti innumerevoli sali minerali ma anche metalli pesanti, sostanze inquinanti in genere, idrocarburi, oltre a forme di vita come batteri e microorganismi.
Questo è dovuto al fatto che l'acqua durante il suo ciclo naturale viene a contatto con rocce, piante, animali, terreni inquinati, onde elettromagnetiche, sostanze radioattive ecc.
Nella ricerca dell'acqua pura si devono considerare tutti questi fattori tenendo presente che meno componenti indesiderati si trovano in essa, migliore sarà la qualità della stessa.
Analisi
Quindi per trovare un'acqua il più pura possibile sarebbe opportuno eseguire le seguenti analisi:
a) microbiologica, per determinare la presenza di batteri, virus e funghi;
b) organica per determinare la presenza di erbicidi, insetticidi, ecc. (derivanti in gran parte dall'agricoltura);
c) chimico fisica, per determinare le sostanze inorganiche ed i metalli pesanti;
d) radioattiva;
e) energetico-bioelettronica, per determinare la quantificazione energetica.
Generalizzando potremmo dire che tanto più bassi saranno i valori ottenuti tanto più alta sarà la qualità dell'acqua in esame. Bisogna precisare inoltre che l'acqua sana può essere solo quella naturale di sorgente e non quella trattata.
L'estrazione chimica o fisica di elementi inquinanti non purifica l'acqua in quanto le informazioni negative di quei componenti rimangono comunque memorizzate in essa.
Le acque trattate, inoltre, perdono la loro forza vitale originaria di sorgente, che è una delle componenti principali nella valutazione della qualità della stessa.
Il concetto di acqua come H2O pura è quindi un'illusione, data la molteplicità di sostanze microbiologiche o chimiche in essa contenute. Con ogni sorso d'acqua oltre agli atomi di idrogeno ed ossigeno immettiamo anche una pluralità di sostanze chimiche e minerali che soltanto in rari casi possono fungere da sostanze nutritive. Nella maggior parte dei casi tali elementi agiscono sull'organismo come stimoli che provocano delle reazioni, perciò quando le sostanze non possono venire decontaminate all'interno dell'organismo ed espulse possono insorgere patologie specifiche come la gotta, i calcoli renali,l'invecchiamento precoce, l'arteriosclerosi, le calcificazione articolari ecc.
Acqua, la principale componente del corpo umano
Già in precedenza dicevamo che il corpo umano è come "immerso" nell'acqua, dalla più piccola cellula all'organismo nella sua interezza.
Il corpo di una persona adulta la cui presenza in acqua si attesti attorno al 65% vorrà dire che ne sosterrà 40-50 litri, La percentuale più alta di acqua si ha nella blastocisti presente subito dopo la fecondazione (90% in acqua) poi nell'embrione (85%) ed a seguire nel neonato (dal 75% all'85%). In un quarantenne la percentuale d'acqua si attesta tra il 60 ed il 70%.
A causa della ridotta capacità di smistamento degli impulsi sensoriali diminuisce anche la sensazione della seta nell'età avanzata. Questo rischia di provocare una certa disidratazione in quanto l'attività cellulare rallenta a causa della carenza di apporto di acqua. Se il contenuto di acqua nella cellula scende sotto il 50% i processi vitali si paralizzano, spesso anche in modo irreversibile. Congiuntamente per l'insufficiente assunzione di acqua le sostanze tossiche vengono espulse solo parzialmente e sovente, in età avanzata, questo procura l'innalzamento della pressione degli zuccheri e del colesterolo nei vasi, rendendoli meno elastici.
E' facile allora intuire l'importanza dell'acqua sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo per un perfetto funzionamento e delle strutture organiche.
Tutti i sistemi organici sono in contatto con l'acqua:
-circolatorio
-urogenitale
-respiratorio
-digestivo
-nervoso
-sensoriale
Ognuno di di essi è a suo modo dipendente dall'acqua, ma anche il tessuto dipende da essa così come ogni singola cellula è acqua-dipendente.
I liquidi corporei più acquosi sono il liquido cerebrale ed il midollo osseo (al 99%), il plasma sanguigno (al 85%) ed il cervello (al 75%).
Altri dati interessanti di evidenziare sono: il latte materno con l'87%, i reni con l'83%, il cuore è del 79%.
Solamente questi valori ci dovrebbero convincere sull'importanza che ha sulla nostra salute un'acqua pura e libera da sostanze tossiche.
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/colesteroloeacqua.htm
Tu non sei malato, sei assetato.
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L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6 settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo sorriso andava da un orecchio all’altr
o. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua “cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano” per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica. Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore ! Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore preparazione medica del mondo, a Londra!
L'ORIGINALE: https://archive.org/details/IlTuoCorpoImploraAcqua

http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/corpoeacquabr.htm

ciaooo Franco Genre
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