Re: Cosa è l'acido ascorbico

Inviato da  genfranco il 23/9/2015 21:58:54
Ciao, noi sappiamo con certezza che Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, VIAGGIATORE E MERCANTE ITALIANO, appartenente al patriziato veneziano.
Sappiamo anche che ai sui tempi ha quindi trasportato in Europa molti prodotti, ma è conosciuto sopratutto per aver importato le SPEZIE.
Sicuramente ha visto ed ingoiato anche la SOIA, ma in forma fermentata come il miso in cui è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi del corpo umano.
Le popolazioni asiatiche consumano questo tipo di prodotti come condimento quasi quotidianamente e senza problemi, proprio perché la fermentazione riduce parte dell’acido fitico, molto pericoloso.
A causa di tanti problemi, pur essendo una buona fonte di proteine vegetali, la soia (sia i legumi, sia il tofu) non è un prodotto equilibrato, per questo non può essere consumata più di 1-2 volte a settimana, che nel luogo di origine, questo è loro noto.
Ora mi chiedo perchè Marco Polo, scaltro commerciante in quel tempo, non abbia importato anche questa soia?
Strano, vero? oppure vi è stato un motivo molto valido per cui egli non l'ha fatto? mentre ai tempi nostri questa soia è consigliata addirittura dai più conosciuti dottori di grido.
Sono certo di aver capito il vero perchè e mi permetto di comunicarvelo appoggiandomi all'articolo che riporto sotto..
Ai tempi di Marco Polo la chimica era una pratica sconosciuta che fino al secolo scorso non ha affondato le sue conoscenze nel campo alimentare; ed è grazie a questa che con l'uso di prodotti chimici si possono ottenere quei prodotti che ora conosciamo.
Il primo motivo per cui la soia è usata nell'alimentazione è il suo BASSO COSTO di produzione, quindi la coltivazione è stata sparsa per tutto il mondo, anche da noi.
Con la necessità di REALIZZARE delle industrie alimentari, però questa importante "FERMENTAZIONE" non viene rispettata, quindi NON è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi causando danni nel tempo e NON CONTROLLABILI a chi ingoia i prodotti ricavati.
Essa cresce nell'acqua come il riso, quindi è comprensibile che il risparmio dei fitofarmaci che si usano per le altre coltivazioni non hanno bisogno di essere usati, quindi vi è un grosso risparmio.
Incide molto poco sul costo il trattamento CHIMICO per rendere appetibile questo prodotto. Come per togliere la CAFFEINA al CAFFE rendendolo povero di questa, o per togliere la acidità alla SANSA (spremitura meccanica di quanto rimane delle olive, noccioli, pelle ecc.), delle olive per poi mischiarla con OLIO EXTRAVERGINE per ottenere il COMUNE OLIO DI OLIVA che non ingoierei neanche da morto, e NON BUTTARE NULLA DI QUESTA, si usano i SOLVENTI CHIMICI, quelli delle vernici e la trielina.
La pagina recita:
"""I SOLVENTI USATI:
L' ACETATO DI ETILE
"L' ACETATO DI ETILE (detto anche etere acetico) è l'estere dell'etanolo e dell'acido acetico. A temperatura ambiente si presenta come un liquido volatile, incolore e dal gradevole odore fruttato; è un composto molto infiammabile, irritante. Trova largo uso come solvente per vernici, resine e colle essendo relativamente meno tossico di altri solventi clorurati. Viene preparato mediante riscaldamento a riflusso e successiva distillazione di una miscela di acido acetico glaciale ed etanolo, in presenza di acido solforico concentrato come catalizzatore."
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffeacetatodietile.htm
Il DICLOROMETANO
"Il DICLOROMETANO (o cloruro di metilene, abbreviato anche in DCM) è un composto chimico appartenente alla categoria degli alogenuri alchilici e largamente utilizzato come solvente per la chimica organica. La sua struttura è analoga a quella del metano, ma con due atomi di idrogeno sostituiti da altrettanti atomi di cloro. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore e volatile dall'odore dolciastro. Sebbene il diclorometano sia considerato nocivo e potenzialmente cancerogeno, esso è comunque meno pericoloso del cloroformio, un altro solvente clorurato strettamente correlato al diclorometano, e pertanto ha rimpiazzato quest'ultimo come solvente in molti ambiti."
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffediclorometano.htm
dalla pagina
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffeacrilammide.htm
Molta altro ancora di CHIMICO viene usato nelle lavorazioni industriali per raggiungere lo scopo di rendere appetibile questa SOIA a seconda dell'articolo da ottenere.
Questo è facilmente comprensibile dato la partenza da un fagiolo di soia, e come potrebbe essere diverso?
Come si potrebbe altrimenti ottenere un latte senza una MAMMELLA ANIMALE?
Con la necessità poi di REALIZZARE delle industrie alimentari, però la sopradetta importante "FERMENTAZIONE" non viene rispettata, quindi NON è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi causando danni nel tempo e NON CONTROLLABILI a chi ingoia i prodotti ricavati da questa soia.
Purtroppo però per dare il GUSTO a questi prodotti si sono dovuti immettere quegli "AROMI" che oramai conosciamo molto bene poichè scritti negli INGREDIENTI e di cui abbiamo certezza della pericolosità CANCEROGENA.
Ho scovato questo articolo che ho il piacere di farvi leggere onde sappiate come comportarvi per la vostra SALUTE.

Dall'articolo sotto devo far notare ed è IMPORTANTE:
"Gli scienziati sanno da anni che gli isoflavoni dei prodotti a base di soia possono inficiare le funzioni della tiroide, causando gozzo (ingrossamento della ghiandola tiroidea) e malattie autoimmuni della tiroide.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti sulla tiroide dalla soia somministrandola a soggetti sani. Hanno riferito che il consumo di appena 30 grammi (due cucchiai) di soia al giorno per un mese ha determinato un aumento significativo dell’ormone che stimola la tiroide (TSH), che è prodotto dalla ghiandola pituitaria del cervello quando gli ormoni tiroidei sono troppo bassi. I loro risultati hanno suggerito che “l’ingestione eccessiva di soia per un certo periodo può sopprimere la funzione della tiroide e causare gozzo in persone sane, soprattutto in soggetti anziani.”
e
"I ricercatori della Cornell University Medical College hanno dimostrato che la “frequenza delle poppate con formule a base di latte di soia nei primi anni di vita era significativamente più alta nei bambini con malattie autoimmuni della tiroide.” In uno studio precedente avevano scoperto che un certo numero di bambini diabetici aveva assunto formule a base di soia durante l’infanzia."
e
"Livelli sfasati degli ormoni della tiroide possono avere un effetto devastante sullo sviluppo del cervello umano, in particolare durante le prime 12 settimane di gravidanza, quando il feto dipende dagli ormoni tiroidei della madre per lo sviluppo del cervello. Dopo di che, sia quelli materni che quelli fetali influenzano il sistema nervoso centrale."

Concludo quindi che se ai bambini vi è certezza che i prodotti della SOIA fanno male, perchè non dovrebbe fare male agli adulti? Come vengono considerati da che produce questi prodotti:
DEI ROBOT DI ACCIAIO TEMPERATO?


"""La soia è un alimento davvero controverso!
Contiene moltissime proteine e sostanze nutritive, eppure farne un uso eccessivo e continuato può rivelarsi una scelta pericolosa.
Nello scorso articolo abbiamo dato un’occhiata ai principali usi della soia e alle sue proprietà e sostanze nutritive. Abbiamo visto che diversi studi e ricerche ne hanno dimostrato l’efficacia per ridurre il colesterolo cattivo e i rischi di cancro alla prostata. (Ma non si tratta di studi conclusivi!)
Tuttavia la soia ha dei lati oscuri che non possiamo ignorare. E in questo articolo vedremo quali sono.
Gli isoflavoni interferiscono con le regolari funzioni endocrine dell’organismo
La soia e i suoi derivati, come il tofu, contengono composti biologicamente attivi chiamati isoflavoni che funzionano come fitoestrogeni, ovvero composti di origine vegetale che possono attivare i recettori degli estrogeni nel corpo umano.
A causa dell’attività estrogenica, questi isoflavoni sono spesso usati come alternativa naturale ai farmaci per alleviare i sintomi della menopausa e ridurre il rischio di perdita ossea nelle donne anziane.
Tuttavia questo uso è controverso e molti esperti sostengono che i rischi superino qualsiasi potenziale beneficio.
Questi isoflavoni sono classificati come interferenti endocrini, sostanze chimiche che interferiscono con la normale funzione degli ormoni nel corpo. Inoltre possono interferire con gli ormoni coinvolti nella riproduzione e nella crescita e negli uomini con l’energia sessuale, tanto da provocare una leggera impotenza.
Gli isoflavoni della soia possono aumentare il rischio di cancro al seno
Alcuni studi fatti sull’uomo hanno evidenziato che gli isoflavoni della soia possono stimolare la proliferazione e l’attività delle cellule nel seno.
In uno studio 48 donne sono state divise in due gruppi. Un gruppo faceva una dieta normale, l’altro la integrava con 60 grammi di proteine ​​della soia.
Dopo soli 14 giorni il gruppo che assumeva proteine ​​della soia mostrava un aumento significativo nella proliferazione (aumento di numero) delle cellule epiteliali del seno, che sono le cellule che hanno più probabilità di trasformarsi in cellule cancerose. (Trovi qui lo studio)
In un altro studio 7 donne su 24 ( 29,2 %) mostravano un aumento del numero di cellule epiteliali mammarie se integravano la propria dieta con le proteine della soia.
Questi cambiamenti nel numero di cellule favoriscono un aumento dei rischi di cancro al seno, che è il cancro più comune nelle donne.
In altri studi, sempre condotti sull’uomo, è stato evidenziato che la soia causa squilibri del ciclo mestruale come mestruazioni in ritardo e prolungate (Trovi qui lo studio).
Testosterone e sterilità
Sebbene anche gli uomini abbiano una certa quantità di estrogeni, averne livelli troppo elevati è innaturale. Quindi un’elevata quantità di isoflavoni della soia può interferire con le normali funzioni ormonali maschili.
In uno studio condotto su 99 uomini che frequentavano una clinica per infertilità, è stato evidenziato che quelli che avevano consumato più soia nei 3 mesi precedenti lo studio avevano un numero di spermatozoi più basso. (Vedi qui lo studio)
In un altro studio, invece, si è visto che il consumo di 40mg al giorno di isoflavoni della soia per 4 mesi non produceva effetti sugli ormoni e sulla qualità del seme. (Vedi qui lo studio)
Fino ad ora gli studi condotti in questa direzione non hanno portato risultati definitivi ed è quindi errato affermare che la soia interferisca sulla qualità del seme e del testosterone. Tuttavia resta il fatto che gli isoflavoni della soia possono interferire con le funzioni ormonali negli uomini. E questo dovrebbe bastare a indurli a consumarla con attenzione!
Alimenti per lattanti a base di soia
Un altro dei gravi problemi della soia è il suo uso negli alimenti per lattanti. “La quantità di fitoestrogeni che un lattante assume in una giornata attraverso un preparato di latte equivale a 5 pillole anticoncezionali”, dice Mary G. Enig, presidente dell’Associazione Maryland Nutrizionisti. Lei ed altri esperti nutrizionisti ritengono che l’esposizione infantile a elevate quantità di fitoestrogeni sia associata a pubertà precoce nelle ragazze e ritardata maturazione fisica nei ragazzi.
Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica Lancet ha rilevato che “l’esposizione quotidiana dei bambini agli isoflavoni della soia ha nel neonato effetti ormonali 6-11 volte superiori rispetto a quelli che ha negli adulti che consumano alimenti a base di soia.” (Una dose di due bicchieri di latte di soia al giorno è sufficiente ad alterare il ciclo mestruale nelle donne). Nel sangue dei bambini esaminati le concentrazioni di isoflavoni sono state 13.000-22.000 volte più elevate della concentrazione di estrogeni naturali nei primi mesi del vita.
Tirosina, dopamina e morbo di Parkinson
Il cervello utilizza gli aminoacidi tirosina e fenilalanina per sintetizzare la dopamina e noradrenalina, i due neurotrasmettitori chiave del cervello che promuovono la vigilanza e l’attività. La dopamina è fondamentale per la coordinazione muscolare.
Le persone le cui mani tremano a causa morbo di Parkinson hanno una ridotta capacità di sintetizzare la dopamina. Depressione, disturbi dell’umore e deficit di attenzione sono anch’essi associati a bassi livelli di dopamina e noradrenalina.
La soia ha dimostrato di influenzare l’attività della tirosina idrossilasi negli animali, causando disturbi nell’utilizzo della dopamina.
I ricercatori del Karolinska Institute in Svezia presso il National Institutes of Health stanno cercando una connessione tra l’attività della tirosina idrossilasi, i recettori degli ormoni tiroidei e l’abbassamento dei livelli di dopamina nel cervello.
La soia danneggia il cervello tramite la tiroide
La tirosina è fondamentale per il cervello anche per un altro motivo. E’ necessaria per l’organismo perché produca ormoni tiroidei attivi, che sono un importante regolatore fisiologico dello sviluppo del cervello dei mammiferi. Gli ormoni tiroidei regolano la crescita e la migrazione dei neuroni, compreso lo sviluppo sinaptico e la formazione della mielina in regioni specifiche del cervello. Bassi livelli ematici di tirosina rendono la tiroide poco efficiente.
Gli scienziati sanno da anni che gli isoflavoni dei prodotti a base di soia possono inficiare le funzioni della tiroide, causando gozzo (ingrossamento della ghiandola tiroidea) e malattie autoimmuni della tiroide.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti sulla tiroide dalla soia somministrandola a soggetti sani. Hanno riferito che il consumo di appena 30 grammi (due cucchiai) di soia al giorno per un mese ha determinato un aumento significativo dell’ormone che stimola la tiroide (TSH), che è prodotto dalla ghiandola pituitaria del cervello quando gli ormoni tiroidei sono troppo bassi. I loro risultati hanno suggerito che “l’ingestione eccessiva di soia per un certo periodo può sopprimere la funzione della tiroide e causare gozzo in persone sane, soprattutto in soggetti anziani.”
Formulazioni di soia per lattanti, ormoni tiroidei e sviluppo del cervello fetale
I ricercatori della Cornell University Medical College hanno dimostrato che la “frequenza delle poppate con formule a base di latte di soia nei primi anni di vita era significativamente più alta nei bambini con malattie autoimmuni della tiroide.” In uno studio precedente avevano scoperto che un certo numero di bambini diabetici aveva assunto formule a base di soia durante l’infanzia.
Livelli sfasati degli ormoni della tiroide possono avere un effetto devastante sullo sviluppo del cervello umano, in particolare durante le prime 12 settimane di gravidanza, quando il feto dipende dagli ormoni tiroidei della madre per lo sviluppo del cervello. Dopo di che, sia quelli materni che quelli fetali influenzano il sistema nervoso centrale.
La soia è potenzialmente pericolosa
Ora che abbiamo visto quali sono i problemi legati alla soia, è chiaro che si tratta di un alimento potenzialmente pericoloso che non dovrebbe essere presente sulle nostre tavole se non raramente e comunque solo in alcune forme (che sono quelle sicure).
Nel terzo e ultimo articolo di questa serie, che sarà pubblicato lunedì, ti mostrerò quale soia devi evitare come la peste e quale puoi consumare (con le quantità consigliate).

E per chi vuole saperne di più sul link la terza parte:
http://www.energytraining.it/category/soia/ """
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/soiaisoflavoni.htm
ciaooo Franco Genre
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