Re: lettera di un prete al cardinal Bagnasco

Inviato da  sitchinite il 29/6/2009 11:56:25
Io mi chiedo se, alla luce di queste:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=361648

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=361631

il pretino sta preparando una seconda lettera.
Mi chedo anche se il popolo che tanto si é indignato (giustamente?) diffonderà anche queste e le promuoverà nello stesso modo in cui ha trattato le notizie su berluskaz...
o forse, solo perchè son state pubblicate su Il Giornale e non sull' alttra stampa, non debbano essere considerate?


C’era anche il nome di Lorenzo Cesa nelle carte dell’inchiesta sulle squillo di R.F. che frequentavano le stanze di Montecitorio e personaggi dell’entourage dell’allora premier Massimo D’Alema. Quell’indagine, chiusa a tempo di record nel 2000 con la condanna della sola R.F., gira proprio intorno al nome della donna, che tramite le «prestazioni» sue e delle sue ragazze avrebbe ricavato vantaggi per le sue società «ufficiali», attive nel campo della comunicazione. E tra le intercettazioni, alcune tirano in ballo l’attuale segretario dell’Udc, Cesa.



Perché l’inchiesta sui D’Alema boys è stata chiusa così frettolosamente?
Che cosa ha esattamente ricevuto in cambio dei suoi servizi la maîtresse che forniva le ragazze?
È vero che appalti che riguardavano anche società partecipate dallo Stato sono stati inquinati da questo vorticoso giro di squillo a Montecitorio e dintorni?
Come mai la nostra solerte magistratura (che a Bari sta facendo sfilare in Procura lucciole, escort e trans per stabilire quante feste si tengono a Cortina) non ha sentito l’esigenza di appurare chi era quel «politico molto influente» che ha goduto dei favori di una prostituta all’interno della Camera dei deputati?
Perché nessun investigatore è stato punto dalla curiosità di approfondire i rapporti tra la famosa maîtresse e l’onorevole Lorenzo Cesa, cattolico, attuale segretario dell’Udc, visto che i due erano in società insieme?
Come mai in quel caso nessuno si affrettò a passare le «carte» agli organi di informazione?
Qualcuno crede davvero che l’indagine rivelata dal Giornale non contenga elementi molto più seri di quella che sta avvelenando la vita del Paese da settimane?
Qualcuno crede davvero che quella vicenda si sarebbe risolta in modo così rapido e indolore se al posto di D’Alema ci fosse stato Berlusconi?

Ecco le nostre domande: non sono dieci, ma ci accontentiamo. Certi che domani la Repubblica, l’Unità, il País, il Times e tutti gli altri immacolati guardiani della democrazia le rilanceranno da par loro. In nome della libertà di stampa e per il bene della nazione.


Da parte mia invece NON MI ASPETTO che il popolo di LC rilanci queste domande e tratti questo caso come quello che coinvolge il presidente del consiglio.

Mi piacerebbe ma non ci spero.

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