Re: Elezioni Europee: M5S o partiti NO EURO?

Inviato da  anakyn il 10/6/2014 16:11:57
Citazione:

Sertes ha scritto:

Sei d'accordo / non sei d'accordo? Non è questo il punto. il punto è cosa ne pensa Bagnai.



Sertes, scusa: a parte che il punto sarebbe il merito delle questioni, e non le dichiarazioni dei vari attori coinvolti, ma se anche ci limitiamo al discorso di Bagnai, "il punto" è conoscere il suo pensiero per intero, senza estrapolarne pezzetti qui e lì.
Il che implica averlo letto per esteso, e non qualche articoletto sparso.
Ed implica anche che Google per questioni del genere "is NOT and will NEVER be your friend".

Sul debito pubblico, il discorso di Bagnai (tra l'altro facilmente deducibile anche dalle tue citazioni) è che esso è un "falso problema" non in sè, bensì in rapporto a:
1) la crisi scoppiata in seguito al 2008
2) la dinamica del debito privato / estero


In particolare a ciascuno dei 2 punti qui sopra:

1) che l'esplosione del debito pubblico sia un problema più antico rispetto alla recente crisi, e che tale problema derivi in particolare dagli interessi sul debito stesso, Bagnai lo chiarisce in modo ripetuto ed esplicito quando parla del "Divorzio", a cui ha dedicato non solo un paragrafo del suo libro, ma anche diversi articoli nel suo blog. Tant'è vero che io stesso ho appreso cosa sia stato e cosa abbia significato il "Divorzio" per la politica italiana proprio da Bagnai stesso, prima non sapevo nemmeno della sua esistenza.
Proprio perchè Bagnai è consapevole del fatto che il problema "storico" NON è il debito in sè bensì gli interessi su quest'ultimo, non si vede davvero cosa ci sia di male nel concludere che concentrarsi sull'entità del debito in quanto tale sia fuorviante.

2) se si prende in esame il periodo di gestazione della crisi in corso, e quindi ben successivo al "Divorzio", anche solo dalla mera analisi dei dati statistici emerge che ad esplodere è stato il debito privato, mentre quello pubblico stava calando. Ripeto: meri dati statistici. Se poi si vuole interpretarli, una delle spiegazioni più autorevoli è il Ciclo di Frenkel.
Anche in questo caso, è evidente che partendo da queste premesse si può giungere all'unica conclusione che il debito pubblico sia stato uno spauracchio usato ad arte per spaventare la pubblica opinione.



Secondo me, Sertes, ti accanisci un pò troppo nel cercare bersagli, nemici e alfieri della propaganda anche laddove non ce ne sono.

Credimi, non è una provocazione: però Bagnai in buona parte dice le stesse cose che dici tu, persino a livello di priorità.

Continuo a credere che ci sia un problema di compatibilità di linguaggio (o di atteggiamento, considerato che Bagnai è piuttosto insopportabile), più che di condivisione dei contenuti.

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