Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....

Inviato da  _gaia_ il 6/2/2007 19:33:44
Signore e signori, è iniziata..

"La sagra della disinformazione"


Che l'amico Ahmadinejad non sia uno stinco di santo, si sa (anzi, che sia un pezzo di *** degno compare di altri personaggi); come si sa che non abbia esattamente detto di voler "cancellare lo stato di Israele dalle carte geografiche". Ma tant'è.
Proviamo a dare un'occhiata a questa notizia..


Olocausto. L'Iran sfida l'Europa: vogliamo prove documentali


Teheran, 6 febbraio 2007
Nuova provocazione del regime iraniano alla comunità internazionale. La 'Fondazione mondiale sull'Olocausto', l'organismo voluto dal presidente Mahmoud Ahmadinejad in occasione della controversa conferenza negazionista ospitata a Teheran lo scorso dicembre, ha sfidato l'Europa a fornire le prove documentali dello sterminio di ebrei nella II Guerra Mondiale.


Mmh.. partiamo maluccio: detto così parrebbe che solo gli squallidi negazionisti rompano le scatole reclamando prove dell'olocausto, come a dire: non le chiede nessuno a parte loro perché solo loro, essendo negazionisti tout-court per partito preso, le prove non le vogliono vedere..
Ma vedere ste prove è un sacrosanto diritto della storiografia tutta, non è una provocazione dei negazionisti..
En-passant, tenere a mente la dicitura "regime iraniano": verrà buona fra poco.


Secondo quanto ha riferito l'agenzia 'Irna', Mohammad Ali Ramin, direttore della Fondazione, chiede, in particolare, che Austria, Germania e Polonia aprano i loro archivi.

Giusto e doveroso. Ma non perché lo chiede la Fondazione di Ahmadinejad.


"Dovrebbero consegnare i dossier sul massacro organizzato degli ebrei in Europa durante la II Guerra Mondiale alla commissione internazionale indipendente di valutazione, affiliata a questa fondazione", ha riferito l'agenzia.

Notare: "massacro organizzato". Le parole hanno un senso preciso, si spera. Ma la sagra del "fai più confusione che puoi con le parole" continua. E vengono così mischiati alla rinfusa concetti per evitare quelle distinzioni che sarebbero invece d'obbligo.

Stendo invece uno spesso velo sulla "commissione internazionale indipendente"....
Indipendentissima, suppongo, se è legata alla fondazione di Ahmadinejad.


Ahmadinejad, nell'auspicare la cancellazione dello Stato di Israele dalle carte geografiche, ha piu' volte messo in discussione la portata dell'Olocausto definendo un "mito" lo sterminio di sei milioni di ebrei.

E come poteva mancare l'accenno alla cancellazione dello stato d'Israele? Peccato che Ahmadinejad, il quale ogni tanto ne dice una giusta (come quando più sopra ha parlato di "massacro organizzato"), abbia fatto riferimento preciso al "regime sionista", non al paese israeliano in sè..
Ma qui la parola regime pare una sorta di jolly.. lo usi dove vuoi e quando vuoi, lo butti in tavola quando ti serve e lo tieni ben nascosto quando non è buona cosa usarlo.

Ma sto Ahmadinejad, alla fine, ha "negato" l'olocausto, o ne ha "messo in discussione la portata"?
La sagra dell'equivoco prosegue innaffiata da abbondante vino..
Ridimensionare la cifra di 6 milioni di ebrei uccisi in un massacro organizzato, a casa mia non equivale a negare in toto l'olocausto.

E questo continuo confondere concetti e termini non fa che portare alla (voluta) identificazione di tutti quelli che cercano prove storiche sull'olocausto (paradossalmente, anche a favore dello stesso) con la feccia negazionista capitanata dall'integralista iraniano.

Ma, a parte una comprensibile ritrosia a usare termini come "mito", concettualmente non v'è nulla di errato nel definire tale un assunto storiografico se esso non è, in effetti, supportato da prove certe.
Ma se uno dice così è subito etichettato come filo-iraniano, fondamentalista, negazionista, nazista.. (Alla faccia della rivendicazione puramente storiografica).


Il mese scorso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò all'unanimità una risoluzione presentata dagli Stati Uniti, che condanna la negazione dell'Olocausto: un'iniziativa che è stata interpretata in chiave anti-iraniana.

Alè. No comment.


Vale intanto registrare la presa di posizione a Teheran del giornale 'Etemad Melli', che in un 'fondo' firmato dall'accademico Mohammad Taghi Karoubi ha criticato la conferenza di dicembre, perché ha prestato il fianco alle critiche dell'Occidente contro la Repubblica islamica dell'Iran e contribuito ad accentuarne l'isolamento internazionale.

Ma va'?? Che sagacia, il Karoubi!


In tutto questo, è notevole come non sia stata spesa una sola miserrima parola su 'ste benedette prove documentali..
Ci sono? Non ci sono? Sono pubbliche? Sono secretate? Sono finite al macero? Sono falsificate? Sono state mangiate dai roditori di biblioteca? Sono state teletrasportate su Vulcania?

Tanto blablabla, ma la questione vera non viene mai toccata.
Chissà perché.

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