Re: Intervista a Raul Castro

Inviato da  Chiara_men il 25/8/2006 22:19:01
Come è triste il qualunquismo con il quale si giudica la storia e la vita di un popolo.
Un popolo poi, che avrebbe molto da dire, se solo nell'immaginario colettivo non fosse solo identificato come "succube di una dittatura".
Certo non avranno i cellulari cosi' diffusamente come da noi, ma qua il male non riesco a vederlo, anzi.
Quello che so, per esperienza diretta, è che è molto diffusa la cultura oltre le scuole d'obbligo ed anche dopo i liceii, l'Università è molto frequentata. Magari non avranno medici specializzati, dentisti, dietologi, dermatologi, psichiatri, pagati a peso d'oro come da noi, stucchevole vedere che queste specializzazioni sono pagate come quelle di semplici impiegati. Eppure chi non ha mai cercato nella propria mente una uguaglianza di questo tipo? Possibile che tutto davvero si debba ridurre ad una folle corsa al denaro?
Ora qualcuno mi dirà perche' non vado a Cuba visto che la decanto. Semplice, sono italiano, mi piace essere italiano, mi piacciono le mie radici, mi piace la mia storia, non mi piace la mia politica, è detestabile l'idea che vivo in un mondo di consumi, dove ce la fa non il piu' intelligente, ma il piu' furbo. resto qua , ma non raccontatemi delle brutture altrui senza avere nemmeno capito quanto sono grandi le nostre.

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