Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino

Inviato da  Mkb il 26/10/2007 15:42:36
Assassinio di un antiproibizionista

Cronaca di Perugia (dal giornale dell'Umbria del 19 e 20.10.07)

Venerdì 12.10.07
Aldo Bianzino, falegname 54enne di Pietralunga (PG), veniva arrestato
insieme alla sua compagna perché in possesso di piante di marjuana per
uso personale.
Notte tra sabato 13 e domenica 14
Aldo Bianzino viene trovato morto in una cella del carcere di Capanne
(PG), semza ematomi evidenti all'esterno.
Venerdì 19 e sabato 20.10.07
L'autopsia rivela "lesioni compatibili con l'omicidio": traumi
cerebrali, epatici e due costole rotte.
Aldo Bianzino in carcere non è stato in contatto con altri detenuti...e
il tipo di lesioni in questione può portare alla morte anche a distanza
di molte ore. La vittima potrebbe quindi essere stata picchiata prima,
durante o dopo l'arresto...con modalità che permettono di uccidere
anche, senza lasciare traccia visibile all'esterno, come i colpi inferti
con asciugamani bagnati.

Metodi fascisti di uno Stato di polizia, che le forze dell'"ordine"
conoscono molto bene.
Aldo è stato torturato e ucciso da chi lo aveva in custodia, dai tutori
della "sicurezza" e da chi questa sicurezza invoca e paga.
Aldo è stato barbaramente assassinato dallo Stato.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo buono, mite. Vecchio
compagno di Lotta Continua, attualmente vicino ad una comunità di Hare
Krishna, viveva tranquillamente la sua vita senza dar fastidio a nessuno.
LO HANNO PUNITO PER QUESTO?

Meglio dar fastidio allora!
È ciò che tenta di fare questo comunicato

Che Aldo Bianzino non sia morto invano! Che la sua morte violenta sia un
esempio e un ammonimento per tutti, per quanti invocano più sicurezza e
per le potenziali vittime di essa.
Questa "sicurezza" fascista e xenofoba sfila oggi per le strade di
Perugia e non solo, sotto le bandiere tricolori, contro gli immigrati,
le prostitute, gli emarginati. Dice di voler sconfiggere lo spaccio di
droga, ma fa affari con esso e con esso alimenta il bisogno indotto di
sicurezza.
Di questa sicurezza con la celtica e la svastica i proletari non hanno
bisogno.
La sicurezza che vogliamo è sicurezza sul lavoro, affinché non ci siano
più omicidi bianchi per il profitto;
La sicurezza che vogliamo è sicurezza di un lavoro e non una vita di
precarietà;
La sicurezza che vogliamo è che l'ambiente in cui viviamo non sia
avvelenato dall'insicurezza delle fabbriche del capitale e depredato dal
saccheggio padronale dei beni comuni;
La sicurezza che vogliamo è che le stragi fasciste e di Stato non
restino impunite e che gli autori materiali e morali di questi crimini
non siano liberi di cavalcare queste crociate per la sicurezza di giorno
e scorrazzare di notte con le spranghe e le torce a dar la caccia ai
poveri, agli immigrati, ai gay, ai compagni;
La sicurezza che vogliamo è, quantomeno, il rispetto dei diritti
costituzionali, la libertà di esprimersi e lottare senza essere
criminalizzati e/o pestati da fascisti in doppio petto o in divisa e da
sceriffi di ogni risma.

Verità e giustizia per Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Marcello
Lonzi e tutti i proletari uccisi dallo Stato per le strade o in galera!

NO ALLO STATO DI POLIZIA E DI MODERNO FASCISMO

Aderiamo sin d'ora alle manifestazioni e ai presidi annunciati dagli
amici di Aldo Bianzino

Rete Antifascista Perugina

rete streetola il controllo di perugia
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aggiornamenti:

CODICE ROSSO A PERUGIA? 25/10/07

L'uomo trovato morto dieci giorni fa nella cella di un carcere di Perugia, è stato ucciso. Senza lasciar tracce esterne. L'ipotesi a cui sta lavorando la procura di Perugia è quella dell'omicidio con la possibilità che le lesioni interne riscontrate dagli esami autoptici possano essere dovute all'atto volontario di persone al momento non identificate. Ignoti, che colpirono Aldo Bianzino in modo da non lasciare segni esterni. In due parole: omicidio volontario .......


IL MISTERO DI ALDO 23/10/07

Di cosa è morto Aldo Bianzino arrestato dalla polizia e deceduto misteriosamente in un carcere di Perugia? La notizia esce dalle cronache locali e racconta una brutta storia che non ha ancora una verità. Mentre la famiglia aspetta il corpo di un uomo morto per un "trauma non accidentale"..........


ALDO/ ANCHE VIA ARENULA INDAGA. MENTRE IL CASO DIVENTA EUROPEO 26/10/07

Sulla morte di Aldo Bianzino, ucciso nel carcere Capanne di Perugia nella notte tra sabato e domenica dieci giorni fa, indaga anche il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che ha aperto un'inchiesta amministrativa. Mentre il caso diventa, da fatto di cronaca meramente italiano, anche un dossier del Comitato europeo per la prevenzione della tortura di Strasburgo .........

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