Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino

Inviato da  Dipende il 24/4/2008 23:49:31
Hanno deciso ! Coltivare anche una sola pianta di canapa è da considerarsi reato perseguibile penalmente. Anche l’ultimo barlume di malinteso s’è spento, da oggi, TU coltivatore di cannabis, sei senza ombra di dubbio, a tutti gli effetti (e in tutte le prefetture del Paese) UN CRIMINALE.
Se ieri qualcuno poteva ancora pensare di voi come dei perseguitati, oggetti di un malinteso, da oggi la cassazione ha stabilito che non siete altro che delinquenti.

Per un consumatore di cannabis, questo è solo il lato più d’impatto di tutta la storia, ma questa decisione inciderà anche sulle controversie pazienti - ministero della sanità, sull’approvvigionamento di farmaci a base di cannabinoidi, sui permessi di coltivazione a uso terapeutico, sulla ricerca, o almeno l’interessamento verso i risvolti farmacologici di questa pianta.

Questa decisione inciderà sull’importazione di derivati della cannabis nel nostro Paese. La domanda aumenterà, i prezzi dell’offerta saliranno, la qualità sarà sempre più infima e al limite della tossicità (se non tossica a tutti gli effetti) e le maggiori organizzazioni criminali italiane potranno continuare a fare affari.

- Immagino un’intercettazione telefonica di ieri sera -

“Pronto! Capo…avete sentito la notizia? Domani la cassazione si riunisce per stabilire se si può coltivare la marijuana fuori al balcone…”
“Embè..che problema c’è?”
Capo…abbiamo appena fatto trasire 30 tonnellate di marijuana…cosa minchia ce ne facciamo se la cassazione decide che ognuno se la può coltivare fuori ad un fottuto balcone?”
“Ma allora non capisci una beneamata mazza! Siamo in una botte di ferro è tutto sotto controllo Che te lo dico a fare…fai trasire fai…e non rompere i cabasisi..:”

Per quanto riguarda la legittimità di questa sentenza e di chi la ha emessa, io sono dell’idea che il giudice (ne prendo uno a caso) che ha votato per la punibilità, potrebbe giusto punire il proprio figlio (se minorenne), al resto dell’umanità, per cortesia non rompa i coglioni.

Oggi non si è persa una battaglia, perché una vera guerra non c’è mai stata, è più un’occupazione che la nostra amica pianta subisce da quasi un secolo. E chi dovrebbe difenderla non è un esercito, ma un manipolo di persone che s’è rotta le palle e protesta, un altro che scrive su forum a tema, un altro che ha perso la pazienza, un altro invece che ha perso la patente o la reputazione o la libertà e solo allora s‘accorge del proibizionismo…
Un manipolo di persone che nel lamento ha trovato la dimensione perfetta per i propri sfoghi, un altro che si dispera e sembra non sappia fare altro…un altro che fuma e se ne frega.

In definitiva, come sempre più spesso capita, per questo e per il resto..."Occhi aperti, chiappe strette e che Jah ci protegga!”

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