Re: Situazione rifiuti Napoli

Inviato da  florizel il 20/5/2008 12:44:01
L’emergenza rifiuti si va delineando sempre più come l’ambito in cui si concentrano e si mettono a punto alcuni tra i principali strumenti di cui si servono le istituzioni per imporre piani scellerati e soluzioni criminali: la propaganda attraverso l’informazione, e la repressione.
E mai come in questo caso, tali strumenti sono palesemente asserviti alla logica del peggiore profitto, e alla sua riproduzione perpetua. Siamo drammaticamente di fronte allo smascheramento dello “Stato” per quello che realmente è diventato: un’Azienda asservita agli interessi di lobby ed elites finanziarie per le quali disastri del genere sono essenziali all’arricchimento più selvaggio.

L’informazione è trasformata in propaganda, manipolata e pianificata per giustificare iniziative altrimenti impopolari, volta al controllo piuttosto che alla diffusione dei veri accadimenti sociali.

Diventa chiarissimo leggendo un articolo del genere:

I napoletani si affidano a Berlusconi.

“Il miracolo questa volta non lo chiedono a San Gennaro, ma al presidente del Consiglio. E se Silvio Berlusconi riuscirà nell'intento di risolvere il problema dell'emergenza rifiuti e della criminalità, i napoletani sono pronti ad elevarlo al ruolo di santo. Lo dimostrano i manifesti comparsi per le vie della città alla vigilia del consiglio dei ministri che proprio a Napoli affronterà, oltre ai temi «fiscali» - ovvero l'abolizione dell'Ici e la detassazione degli straordinari -, anche il pacchetto sicurezza e l'annosa questione della rimozione del pattume dalle strade di mezza Campania.”

Quei manifesti raccontano bugie, qui nessuno crede che il governo di turno possa e voglia risolvere il disastro su cui tutti si riempiono le tasche.
Quale firma di quale comitato riportano quei manifesti, da far pensare alla “volontà” dei cittadini di consegnare la propria salute nelle mani dei soliti noti, malgrado l’esasperazione?

Una bugia, come accadde nel 2006:

“Gia’ da ieri notte decine di squadre di attacchinatori lautamente pagate dai senatori di Forza Italia della zona di Scampia e Secondigliano andavano in giro minacciando chiunque osasse coprire i manifesti di "saluto" a Berlusconi.”

Nessuna testata ha, ovviamente, riportato la notizia della claque di cui berlusconi si è munito, in vista della sua “visita” a Napoli, né della natura del fantomatico “sindacato azzurro” che in questa città ha il coraggio di mettere la testa fuori dal sacco solo durante occasioni simili:

“Dal vertice è emersa anche la volontà di tenere molto alta la vigilanza delle forze dell’ordine per frenare gli eccessi di protesta da parte dei cittadini nei prossimi giorni. Una decisione dovuta anche all’annunciato arrivo di mercoledì del presidente del Consiglio Berlusconi che terrà a Napoli un Consiglio dei Ministri. Le tensione potrebbe infatti salire dopo l'annuncio arrivato oggi dall’ex deputato del Prc Francesco Caruso di una manifestazione indetta per mercoledì dai comitati contro i rifiuti. Un annuncio a cui ha risposto il sindacato azzurro che annuncia un contro-corteo sempre per mercoledì.”

I comitati cittadini si trovano, così, a dover far fronte anche al giochino politico tanto caro alla stessa “sinistra” che monopolizzò il GF di Napoli sguazzando nel sangue di centinaia di persone manganellate, e che oggi cerca di “riconquistare” credito cavalcando le proteste.

Sul terreno della repressione, la “risoluzione” dell’emergenza rischia di acquistare un carattere “bellico”, con l’invio e l’utilizzo dell’esercito. E tornano i nomi di Bertolaso e della Contini, da Nassirya con amore:

“E ieri Bertolaso è stato a palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio si è reso conto della necessità di una «cabina di regia» centralizzata, che coordini e indirizzi i diversi aspetti del problema: raccolta rifiuti e discariche; termovalorizzatori e differenziata; bonifiche del territorio. L’orientamento del presidente Berlusconi è quello di una investitura politica, ma su questo punto ancora non c’è una decisione definitiva (il nome che va per la maggiore è quello di Barbara Contini). Alla fine potrebbe optare per la soluzione Bertolaso.”

Niente di nuovo sotto al sole, nessun intervento “alternativo” a quelli che finora sono stati contestati:

“Il Piano di Berlusconi prevede una decina di discariche, tre termovalorizzatori e l'impiego dell'esercito.”

E le cifre, da capogiro, parlano da sole:

“…un miliardo di euro previsto per la ricostruzione ambientale del Mezzogiorno dalla delibera del Cipe 166 per il periodo 2007-2013. Un'altra delibera del Cipe del 2 aprile 2008 nella quale si stanziano 3 miliardi (2 miliardi e 250 previsti per il Sud) per «la reindustrializzazione dei siti inquinati». Ed altri due miliardi per le «aree sottosviluppate» che lo Stato fornisce alla regione Campania. Si punta ad un piano per bonificare suoli inquinate e discariche.”

Capitali enormi per riattivare le stesse discariche denunciate come illegali e nocive dalle comunità in lotta, e per realizzare lo scempio dei termovalorizzatori; decisioni che oltre ad assicurare i "guadagni" su cui contavano le precedenti "gestioni", ignorano completamente le proposte dei comitati, tra cui il trattamento a freddo dei rifiuti.

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