Re: Situazione rifiuti Napoli

Inviato da  florizel il 30/6/2008 13:26:44
La farsa dell’emergenza che avrebbe messo alle strette la jervolino allo scopo di individuare una zona dove realizzare un inceneritore, ha partorito la sua ennesima carogna: l’impianto sorgerà ad Agnano, nella zona dei Campi Flegrei.

«Ci è parso giusto — ha sottolineato ancora — scegliere un territorio che avesse alcune caratteristiche: che fosse facilmente accessibile, il cui terreno non fosse inquinato in modo da poter lavorare immediatamente, e che consentisse per superficie la realizzazione dell'impianto che sarà un termovalorizzatore di città». Anche se la sindaca precisa: «Il Comune però indica l'area, ma non spetta certo a noi fare l'analisi dell'impatto ambientale».

Non è ANCORA del tutto inquinato, quindi: inquiniamolo.

La pochezza, l’ignoranza e la sorprendente irresponsabilità della signora rosa russo jervolino lascerebbe senza parole, se non fosse che lei è solo il tramite di precise politiche opportunistiche.

Considerando che la zona Agnano e dintorni è caratterizzata da una serie di luoghi archeologici e naturalistici, la decisione conferma la piena intenzione di dequalificare DEFINITIVAMENTE Napoli (e la regione tutta) dalla sua potenziale vocazione turistica.

Il luogo dove questi scellerati vorrebbero realizzare l’inceneritore è inserito in un sistema vulcanico antichissimo, e a rischio bradisismico; poco lontano si trova l'Oasi degli Astroni, che costituisce ancora oggi un’importantissima riserva ornitologica.

Per non parlare del Parco della Solfatara, delle Terme di Agnano, della zona archeologica e dell’intero porto turistico di Bagnoli.
Sulla trasformazione di quest’ultimo da ex zona Italsider a meta turistica, avevano già allungato le zampe i soliti noti: evidentemente, l’affare rifiuti consente arricchimenti maggiori e ben più garantiti.

In un primo momento si supponeva che probabilmente la zona scelta sarebbe stata quella industriale, ad est di Napoli (dove in primavera ci sono state le proteste contro il sito di stoccaggio dell’ex manifattura tabacchi scelto all’epoca da de gennaro), o a Ponticelli, poco lontano da quartieri ad altissima densità abitativa. Questo non avrebbe generato alcuna sorpresa, dal momento che finora se ne sono strafottuti tutti della salute dei cittadini.

Ma nessuno è così ingenuo da pensare che l’attuale scelta sia stata fatta in base al criterio "densità di popolazione", per due ragioni molto semplici che solo chi non vive qui non riesce ad intuire:

a) anche la zona di Agnano è circondata da numerosi agglomerati urbani, che sarebbero coinvolti direttamente dagli effetti dell’incenerimento dei rifiuti; ma d’altra parte, solo quelli in malafede (ed i disinformati) possono non sapere che i fumi mortiferi di un inceneritore si disperdono per chilometri e chilometri, distribuendo nanoparticelle ovunque;

b) la zona est di Napoli, confinante con S.Giovanni e Gianturco alle cui spalle c’è il quartiere di Ponticelli, è stata finora un determinante bacino di voti per il barone bassolino ed i suoi amici, ed un eventuale decisione in merito a questa zona avrebbe scatenato le ire di antonio borriello, attuale capogruppo Pd del Comune di Napoli, che per la sua “carriera politica” deve ringraziare quei quartieri, teatro di sistematica disinformazione da cui ancora si ha la faccia di voler attingere consensi basati sulla più ignobile ipocrisia (conosco Borriello personalmente da decenni: se mi legge mi cercasse pure, gliene dico volentieri quattro vis-à-vis).

A scontrarsi direttamente con quest’ultimo è Giuseppe Balzamo, il presidente della X Municipalità (quella coinvolta dalla costruzione dell’inceneritore) anch’egli proveniente dall’area PD, per essersi sentito politicamente "scavalcato” nell'imposizione della scelta della zona destinata ad ospitare il mostro.

Conflitto di interessi?

La sagoma dell´inceneritore di Napoli si poggia dolcemente sul verde cupo della collina vulcanica che divide Agnano da Pozzuoli. È questa la prima immagine. «Rassicurante come impatto ambientale», dicono i tecnici.

Da vomito.

«Abbiamo approvato anche un´altra delibera oggi - spiega - quella necessaria per una delegazione di 35 persone che il 4 luglio andrà a Brescia, dove abbiamo una collaborazione strettissima con il sindaco, per poter dimostrare attraverso figure istituzionali, e dalla municipalità ne verranno due che saranno i nostri portavoce presso la gente, che non c´è pericolo e che avranno energia per il territorio dall´impianto».

E così, 35 delegati di Palazzo San Giacomo, pagati dai cittadini (cornuti e mazziati), andranno “in gita” a Brescia per invitare i tecnici locali a convincere i napoletani della “bontà” dell’impianto di incenerimento.

La jervolino:
"Chiedo di ragionare".

"Abbiamo approvato oggi anche la delibera che prevede una delegazione di 35 persone che comprende tutti i presidenti delle municipalità e tutti i capigruppo della municipalità Fuorigrotta-Bagnoli per recarci a Brescia dove abbiamo un asse di collaborazione strettissimo. Anzi, ringrazio il sindaco perché si è messo - ha aggiunto - a nostra disposizione per tutta la giornata del 4 luglio per poter dimostrare a queste figure istituzionali che saranno i portavoce presso la gente, che non c'è pericolo".

Un vero spasso, da far sfigurare la più squallida e puerile comicità italica da quattro soldi in cui si produce il peggio della “cultura televisiva” di casa nostra.

Sull’inceneritore di Brescia, un link dal sito di Iacuelli che cade a fagiolo:

Visita all'inceneritore.

Alla faida interna all’attuale enclave politica del comune di Napoli e alle loro beghe opportunistiche, oggi rispondono i cittadini con una mobilitazione indetta dal comitato di Agnano contro l’emergenza rifiuti e contro l’inceneritore.

Lunedì 30 giugno 2008 ore 16:30 - appuntamento a Viale Campi Flegrei (isola pedonale, adiacente stazione Cumana di Bagnoli)

Sarà dura, ma resisteremo un minuto di più.

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