Re: Situazione rifiuti Napoli

Inviato da  florizel il 6/7/2008 16:16:29
Il 3 luglio, all'Ospedale Monaldi di Napoli, si è tenuto un convegno con il professor Marfella circa la gestione dei rifiuti.

Da quello che se ne deduce, sembra che l'asse di interessi e di speculazioni si stia progressivamente spostando verso la realizzazione degli inceneritori.

Se finora sono state le discariche a "garantire" il clamore intorno alle tonnellate di rifiuti lasciati in strada, oggi l'emergenza verrebbe APPARENTEMENTE "risolta" a vantaggio della trsformazione del business in qualcos'altro.

In pratica, le discariche servirebbero ad ospitare le ceneri tossiche di TUTTO quello che verrebbe bruciato negli inceneritori, materiale proveniente da ogni parte di Italia e d'Europa.

Il testo intero dell'articolo,
qui.

"Siamo ad un totale di oltre 3.5 MILIONI di euro al giorno, pressocchè netti, per impianti che produrranno anche circa 1 Milione di tonnellate/anno di ceneri tossiche per circa venti anni da stoccare in Campania.

A queste condizioni mi sembra proprio il minimo, e molto ovvio, che i sette ottimi impianti tedeschi di cosiddetti CDR ma in realtà di TMB (trattamento meccanico biologico a freddo) già presenti ma non funzionanti in Campania devono continuare a non funzionare, come ha scoperto l’assessore Ganapini, e che gli impianti di compostaggio , a basso costo, necessari per trattare l’umido, non si faranno mai in numero congruo rispetto al bisogno reale.

Ne consegue quindi che circa il 50% per cento delle ceneri tossiche di tali impianti sovradimensionati, cioè circa 500.000 tonnellate/anno per venti anni di ceneri tossiche di materiale non campano, dovrà essere seppellito in Campania in tutte le discariche disponibili, da Chiaiano a Serre, come già indicato nei codici CER previsti nel decreto legge del maggio scorso, e resterà per sempre nelle nostre terre, dopo averci per venti anni inquinato la nostra aria già abbondantemente inquinata ."


Qui, appello di solidarietà e sostegno da Palermo.

"L'autorganizzazione, il concetto di democrazia dal basso ha preso piede in un territorio campano immerso in un'emergenza sociale e
politica, oltre che ambientale e sanitaria.

Chiaiano è l'ultimo tassello di questo mosaico di resistenze, e gli vogliamo dare voce a Borgonuovo, un quartiere che resiste contro l’inceneritore che vorrebbero costruire sopra le nostre case , a Bellolampo, coscienti del fatto che, se a Chiaiano vincera’ la popolazione locale, saranno piu’ forti tutte le lotte per la difesa del territorio dalla devastazione ambientale.“



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