Re: Situazione rifiuti Napoli

Inviato da  florizel il 10/7/2008 12:37:21
Citazione:
è il momento in cui i mass-media si sono un po' stancati dell'argomento, ma il Governo invece vuole portarsi avanti. E' il momento più pericoloso.

Ciao, dr_julius. Grazie a te, invece, e a quanti non cadono nel tranello di ritenere questa emergenza un accadimento localistico.
Dici bene, è il momento più pericoloso, quello in cui l'attenzione dell'opinione pubblica non è tenuta all'erta da cariche e decreti.

Le ultime notizie riguardano l'inceneritore di Agnano: la commissione "tecnica" di bertolaso ha deciso (?) che la zona, caratterizzata da eventi bradisismici, non è delle più idonee, oltre al fatto di essere una conca in cui il vento non consentirebbe il trasporto delle "polveri" altrove: insomma, hanno tacitamente ammesso che nessun tipo di inceneritore impedisce la formazione di nanoparticelle e polveri nocive. E la munnezza resta nelle strade.

Per chi riesce a decifrare il linguaggio degli addetti ai lavori, tutto questo significa che le istituzioni stanno stringendo i comitati cittadini in una morsa che non lascerebbe alternative: o le discariche, o gli inceneritori.
La differenziata è iniziata in alcuni quartieri, ma DOVE depositano i metriali differenziati, non è dato sapere. Si sa solo che NON vengono riciclati, il che acuisce la "sensazione" dei cittadini di essere presi bellamente per il culo (detto papale papale).

[url=http://www.asca.it/moddettregione.php?id=299569&img=&idregione=&nome=&articolo=RIFIUTI:%20TERMOVALORIZZATORE%20NAPOLI%20NON%20SI%20FARA'%20AD%20AGNANO%20(2)]''La valutazione della collocazione dell'impianto in una zona complessa dal punto di vista della configurazione orografica e della direzione dei venti che interessano la zona - prosegue la nota - ha, invece, evidenziato il rischio di 'confinamento' delle emissioni dell'impianto che non si verificherebbero nel caso di una zona pianeggiante e meglio areata. Il problema della ricaduta al suolo delle emissioni potrebbe essere superato soltanto con la realizzazione di un camino molto alto, che si estenda al di sopra della cavita' che caratterizza l'area di Agnano e che dovrebbe per questo raggiungere una quota superiore ai 200 metri che, anche tralasciando le complicazioni di natura paesaggistica, amplificherebbero i problemi sismici, di deformazione del suolo e di gestione complessiva dell'impianto."[/url]

Questi problemi, comunque individuati dai comitati ben prima che la commissione si esprimesse e non relativamente alla sola zona di Agnano, non fa comunque desistere dall'intento CRIMINALE della realizzazione dell'inceneritore, proposta ora nella zona di Scampia o di Gianturco.

La prima, è un quartiere ad altissima densità abitativa, noto alle cronache per la massiccia presenza di delinquenza e traffici particolari, dagli stupefacenti alle armi.
Inutile dire che certi "poteri" giocano in casa, e che probabilmente Scampia, finora tenuta fuori da ogni ipotesi, costituisce per questa gente l'ipotesi di tenere fuori gioco i comitati, che con questa zona non hanno ancora "dimestichezza" (per ora...). O, al contrario, per marchiare come "camorrista" qualunque ipotesi di opposizione al progetto.

La seconda zona, Gianturco, è quella dell'area di stoccaggio di "eco"balle individuata dall'ex superpoliziotto de gennaro, nell'ex stabilimento della manifattura tabacco. Qui l'opposizione è forte, i comitati già organizzati, e lo scontro si rivelerebbe inevitabile.

"Con il sindaco abbiamo gia' immaginato due o tre ipotesi: l'area est Napoli e Scampia -ha concluso- sono due di quelle considerate".

Intanto, sul fronte Chiaiano l'esercito è entrato nelle vie d'accesso alle cave: lasciarsi convincere dal sindaco a smantellare le barricate è stato, a mio avviso come secondo molti altri, un grande errore.

Molto ha giocato la stanchezza degli abitanti, dopo una lotta che dura da mesi per portare avanti la quale non tutti sembrano essere temprati: si stanno cercando altri criteri di lotta e di coinvolgimento della società civile.

"La militarizzazione della cava - secondo i promotori della protesta - era un evento previsto, vista l’approvazione del decreto, ma non per questo meno accettabile. La lotta va avanti, la battaglia è lunga. La discarica non si farà".

Il DL diventa legge, compresa la conferma della costituzione della Superprocura contro cui la magistratura ha abbaiato senza risultati.

Il Senato ha approvato con 166 sì, 103 astenuti e 14 contrari il decreto legge sull'emergenza rifiuti.

Per la cronaca: gli astenuti sono il PD, tanto per precisare.
Che per bocca di de luca, ex consigliere regionale della Margherita ed assessore ai Lavori pubblici, plaude all'utilizzo di NUOVE CAVE, ora abbandonate perchè ABUSIVE, per [url=http://www.asca.it/moddettregione.php?id=300006&img=&idregione=&nome=&articolo=RIFIUTI:%20DE%20LUCA%20(PD),%20BENE%20SI'%20UNANIME%20AD%20ODG%20PER%20UTILIZZO%20CAVE]"conferirvi il materiale di risulta dei rifiuti trattati come siti provvisori, ed eventualmente definitivi, oltre che, in misura piu' complessiva, per risanare e ripristinare lo stato dei luoghi dal punto di vista ambientale."[/url]

Quindi, i capitali restano ancora nelle stesse mani. Con metodo ormai collaudato: rendere LEGALE ciò che finora NON LO E' STATO.

L'ultima novità è costituita da un emendamento circa la restituzione dei fondi "che dà allo Stato la facoltà di rivalersi sui comuni inadempienti nella gestione dei rifiuti, tagliando i trasferimenti per una somma pari alla previsione di incasso della Tarsu. Non solo: anche le Regioni in emergenza subiranno la decurtazione dei trasferimenti dello Stato per una somma pari a garantire il rimborso dei fondi erogati."

In poche parole: quello che la vecchia "gestione" dell'emergenza si sta ancora "mangiando", è ora solo un "prestito" dello stato. E' il SOLO ambito in cui il PD abbia fatto uno straccetto di opposizione. A voi le conclusioni.

Si apprende poi da un'ANSA che "Circa un migliaio di alpini veneti dell'Ana (Associazione nazionale alpini) saranno impegnati nei prossimi mesi in Campania."

Dopo i trecento psicologi arrivano gli alpini. Saranno loro a spiegarci come fare la raccolta differenziata.

Gli psicologi ci daranno i fondamenti teorici della differenziata, partendo da Freud, passando per gli archetipi di Jung, fino ad arrivare ad Erich Fromm.

La parte pratica dell’immensa disciplina spetta agli alpini, che ci condurranno nel meraviglioso sentiero della raccolta differenziata. Come tutti sanno, gli alpini, nella prima guerra mondiale, difesero eroicamente il confine italiano separando la carta dal vetro.




E mentre l'italietta di berlusconi e di veltroni (degnamente alimentata dalle testate mediatiche SERVE e COMPLICI) si trastulla coi presunti pompini della carfagna (credevamo tutti che "pari opportunità" significasse qualcosa di diverso da una pratica già ampiamente accettata dal machismo di stato...), la realtà delle cose va in direzione di un restringimento degli spazi di intermediazione tra società civile e POTERI FORTI, come ben descritto da questo articolo sul sito del NO alla discarica di Chiaiano:

La Selva, il Leviatano, la shock economy e noi.

"La difesa degli interessi sistemici avviene esattamente come in uno scenario da shock economy....

... Ci pare corretta la ricostruzione che vede Napoli citta’ monarchica sviluppare come reazione al malgoverno una risposta anarchica...

...Cio’ che si sperimenta qui sara’ paradigmatico di cio’ che potrebbe avvenire a Vicenza, in Val di Susa ed in decine e decine di altri luoghi dove le comunita’ resistono e difendono il territorio."


Non è ancora finita, perchè è appena iniziata.

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