Re: Situazione rifiuti Napoli

Inviato da  florizel il 27/6/2011 15:26:24
inenascio

Citazione:
perché il mio commento sopra citato riscontra una CENSURA ASSOLUTA nei quotidiani di ogni appartenenza partitica?


E ci credo, inenascio! Il problema è proprio in quella appartenenza partitica. Non si toccano gli interessi della "politica", lo sai bene...

E non si gettano sul tavolo temi che si intersecano tra loro più di quanto non si voglia far capire...

Se ti interessa, ho trovato un articolo, uscito su "La Stampa": non è un quotidiano esattamente non schierato, ma stavolta ha evidenziato alcuni punti interessanti: Rifiuti, il viaggio sospetto dalla Campania a Messina.

Riporto dal testo:

"Sono loro, gli incappucciati, quelli manovrati da una regia di interessi criminali, per dirla con il sindaco De Magistris. Una regia composita, con dentro la camorra, il disagio sociale che vive ai confini, border line, con i clan della città.

Sono loro i piromani della monnezza, manovrati dalla disperazione e da interessi criminali.
Gli incappucciati li trovi tra i 1.600 «bros», i disoccupati di lungo corso, dieci anni almeno di corsi professionali <PAGATI 500 600 euro al mese per diventare operatori della differenziata.
<BR>Sono loro che vogliono essere assunti dal comune, dall’amministrazione De Magistris che sulla differenziata ha fatto la sua campagna elettorale. "


E qui già ci sarebbe da aggiungere qualcosa: ad esempio, che i "disoccupati storici" che si sono organizzati in movimento NON sono una realtà omogenea, ma un coacervo di ragioni sociali autentiche, infiltrazioni, favoritismi e poveri cristi.
Non va bene questo giudizio tout court dell'articolo, sebbene sia una mezza verità.

"«Chissà perché ogni giorno continuano a partire per la Sicilia 200 tonnellate di rifiuti, senza che sia stato sottoscritto un accordo tra la Regione Campania e la Regione Sicilia.

E questo, appunto, nonostante sia in vigore la delibera del Tar Lazio che vieta i trasferimenti di rifiuti da regione a regione, in assenza di un accordo tra le due istituzioni. Sono solo 200 rispetto alle 500, 600 tonnellate, sempre al giorno, che da gennaio fino alla sentenza del Tar Lazio, venivano portate in Sicilia e in Puglia»."


"I rifiuti vanno in Sicilia grazie a un accordo tra la Sapna, la Società della Provincia di Napoli che si occupa appunto di rifiuti, e che ha rapporti chiacchierati con imprese e imprenditori legati al presidente della Provincia, Luigi Cesaro, Pdl e un’ Associazione temporanea di impresa la cui capofila è l’azienda di Vincenzo D’Angelo, fresco fresco di una condanna a sette mesi per trattamento illecitodi rifiuti, che ha due discariche, a Messina e ad Alcamo."

Ecco anche perchè, o almeno questo spiegherebbe un po' di cose, si è alzata una barriera contro la richiesta di De Magistris di trasferire i rifiuti in altre regioni italiane.

"Dopo? C’è il nulla, nessuna discarica all’orizzonte, nessun nuovo inceneritore realizzato."

Non è esattamente così: dopo c'è un piano preciso per attivare differenziata e riciclaggio, ed un fermo NO alla realizzazione di inceneritori.
Sembra che tutto questo abbia infranto degli equilibri consolidati da decenni.

«La cosa strana di questi giorni è che ci sono più roghi e blocchi stradali oggi con 2000 tonnellate di rifiuti a terra che un anno fa quando a terra c’erano 8.000 tonnellate di rifiuti. Chi e perché alimenta la protesta? Rilevo soltanto che tutto è esploso il giorno in cui avevamo annunciato la delibera con la quale abbiamo contestatonei limiti delle nostre competenze la costruzione dell’inceneritore di Napoli Est».

De Magistris: contrario allo stato di emergenza.

Per una volta, si prova a tradurre in spiegazioni concrete i messaggi contenuti nel "cripto-linguaggio" della politica:

"Sono assolutamente contrario, lo stato di emergenza non serve". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, parlando della situazione dei rifiuti e sottolineando che e' stato proprio lo stato di emergenza che "ci ha consegnato una citta' con la spazzatura".

Certamente chiamare all'emergenza ha favorito un attecchimento della stessa. Ma perchè De Magistris continua a definire i rifuti "spazzatura", è cosa che ancora non riesco a spiegarmi...

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