Re: voto o non voto?

Inviato da  Linucs il 26/3/2008 21:21:10
Ma sempre ad aspettare gli altri? Mai che si prendano decisioni e intraprendano decisioni per primi? Per essere l'esempio e senza aspettarne uno?

Suggerirei, ad esempio, l'espatrio.

Credo che chiedere l'annullamento della scheda sia l'unica soluzione sensata che possa fare colui o colei che non vuole essere complice di questo triste sistema.

Teoricamente avresti ragione, però dopo l'annullamento dovresti comunque uscire di casa e sguazzare nella feccia. Molto meglio invece votare in qualità di "italiano all'estero" in modo da tormentare i poverelli rimasti, oltre a far notare quanto sia idiota far votare chi comunque neanche subisce direttamente l'effetto del voto.

Mi spiego: l'astensione è un rifiuto politico e/o ideologico e/o culturale.

L'espatrio è invece un rifiuto biologico, un imperativo di Madre Natura che appaga anche i cromosomi, nella loro infinita saggezza, bontà e misericordia, sempre siano lodati.

Ovvero: il cruccio non è solo l'essere chiamati a votare Beltroni o Veltrusconi o qualche altro minchione allo sbaraglio, "uomo nuovo" con pensione da parlamentare, sapendo che il proprio voto conta esattamente quanto quello dell'ultimo ritardato in fondo a destra... il cruccio è anche la consapevolezza di essere circondati dai suddetti ritardati, paragonabili agli zombie dei film, sia nella logica che nelle movenze ciondolanti tuttavia determinate. "Owww! Owww! Owww!" E via che un altro socialdemocratico ti sgagna un pezzo di cervello.

Immaginate i vostri cuori colmi di gioia quando ascolterete il tiggì dall'aeroporto, sbeffeggiando Berlusconi con un "sì sì, nel culo te lo do l'Iraq" e facendo notare a Veltroni "sì sì, perché non pigli tutta la tua Africa e non te la sbatti nel culo?" (notare la par condicio)

"Però, però," dirà il lettore, "anche negli altri paesi ci sono il voto e le tasse!", certo, ma a parità di voto e di tasse almeno non dovrete sopportare la somma umiliazione di essere circondati dalla gente che vedete ogni porco giorno. Con un po' di fortuna eviterete anche la litania quotidiana dello zingarello in metrò, con i suoi quattordici inutili figli.

Se però i vostri cromosomi non sono ancora logorati dallo stillicidio della boria, della miseria, della mediocrità elevate a valori, della spazzatura promossa a manifestazione culturale, potete sempre tentare la carta dell'astensione. Tanto quando servono soldi ve li prendono comunque.

Io farò così e informerò altri che possono fare lo stesso.

In bocca al lupo: speriamo di poterci confrontare costruttivamente e pacatamente sull'essenza dell'astensione seduti al bar di qualche aeroporto internazionale.

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