Re: Disapprova maniere dei poliziotti su immigrati: arrestato.

Inviato da  Linucs il 14/9/2008 21:02:31
Molto semplicemente: non mi risulta che si sia mai parlato di "ondate" quando farlo NON conveniva (ancora) affinché le si accettasse incondizionatamente. Il che conduce a ritenere le "ondate" (o i cosiddetti "flussi migratori") una risposta fisiologica a condizioni sociali ed economiche determinate da elementi voluti e pianificati.

Mi ricorda vagamente qualcosa.

In ogni caso: se le "ondate" oggi costituiscono una crescita esponenziale del fenomeno "immigrazione", ciò non implica che prima della situazione attuale gli individui emigrassero perché lo sceglievano.

Quindi, a parità di bisogno, solo ora ci siamo misteriosamente riempiti?

Quello che sto affermando è che ovunque ad un individuo venga impedito di scegliere dove vivere e lavorare, si creano le premesse per convivenze forzate.

Più che altro, regalare favori e welfare all'ultimo stronzo che capita (favori pagati dagli imbecilli che mettono mano al portafoglio da anni) tende a produrre grandi quantità di "bisognosi". Così come quando c'è da essere rispediti nei loro luridi paesi diventano tutti froci, "in grave pericolo di vita".

E resta tutta la domanda di partenza: cosa c'entrano le "pedine"?

E cosa c'entro io?

Quando verrà il gran capo della loggia a cagarmi sotto la finestra, me la prenderò anche con lui.

E' per questo che non capisco come tu possa "sorvolare" sui cinesi...sono anch'essi una risposta a determinati meccanismi economici, è vero o no?

Senz'altro: ma almeno non vengono a cagarmi sotto la finestra e a suonare la loro musica di merda alle quattro del mattino, tra una coltellata e l'altra. Quindi, se si accoltellano, almeno lo fanno fuori dai miei coglioni. Migliaia di anni di civiltà messi a buon frutto.

Ma se non si accoltellano sotto la tua finestra, resta l'ipotesi concreta che questo non avvenga perchè le loro condizioni di vita sono ampiamente accettate, tutelate e perfettamente funzionali a determinare un certo "multietnicismo";

Quindi gli altri poveri stronzi si accoltellano per protesta, perché poverini non sono "accettati?"

ti invito anche a considerare quanto quel "mercato" influisca pesantemente sulle "ondate", e quanto la diffusione delle loro merci contribuisca moltissimo, oggi, a determinare buona parte di determinati "squilibri" etnici.

Certo, può anche darsi che il "mercato" costringa Pedro ad abbandonare cartoni di pizza, coca cola ed escrementi, nonché a suonare la sua musica di merda alle quattro del mattino, e che sia tutta colpa dei cinesi.

Il lettore non mancherà di ricordare che "anche gli italiani sporcano".

Ed è senz'altro vero.

Ma chi cazzo l'ha più visto un "italiano" in questo quartiere di merda, trasformato in una fogna a cielo aperto nel giro di pochi anni? Appena ne vedrò uno, prometto di sgridarlo, sempre che ricordi la lingua.

...

Ok, vi ho mentito, un italiano l'ho visto: il pensionato che mendicava perché dopo una vita a farsi fottere denaro stranamente non avanzavano soldi al governo per "il welfare", probabilmente perché servivano a liberare il Kaffiristan, rattoppare gommoni, dare asilo a froci fasulli e a costruire memoriali intorno a Frattini.

Oltre a considerare l’influenza dell’economia cinese su larga scala, credo che incida moltissimo anche il fatto che, nelle strade, le principali merci rivendute da senegalesi, arabi, pakistani e via dicendo, sono “made in China”. Ed anche in buona parte dei “normali” punti di vendita, come i negozi, ad esempio.

Certo. Ma va da sè che i senegalesi, gli arabi, i pakistani e via dicendo - dopo essersi fatti un culo così tutto il giorno - certamente non hanno voglia di rompere i coglioni alle tre di notte. Mi preoccupano piuttosto quelli che sembrano non avere un cazzo da fare, sempre con la bottiglia in mano.

Citi i lavoratori cinesi che costruirono le rotaie per gli yankees. Domanda: tenendo conto del progressivo ruolo dell’economia cinese nel corso dei decenni, a chi conveniva che si creassero “dogmi” sulla convivenza con i suddetti? A nessuno che ritenesse opportuno creare i presupposti per un “consenso” pietistico verso quell’etnia, la cui accettazione è oggi di default.

Non ho capito un cazzo. Riassumendo: posto che si sono fatti un culo così a suo tempo, hanno oppure non hanno gli stessi diritti all'affirmative action e compagnia assortita dell'altra strafottuta, strafottente e lamentosa minoranza?

Non so se sono riuscita a comprendere bene la tua posizione, ma magari tu ne fai una questione di "caratteristiche" insite in una determinata etnia.

Questo semmai è ciò che fa un certo mio interlocutore, che vuol veder "sparire" certi "americani", "rumeni" ed "ungheresi" - indovinate cos'hanno in comune le persone odiate dal nostro eroe.

Io sto valutando invece gli effetti politici ed economici che determinano una data condizione, umana e sociale.

A proposito, io ancora aspetto di sapere cosa stracazzo dovremmo fare con la milionata di muratori etnici quando il credito per costruire puttanate sarà finalmente esaurito. Tutti a fare gli sbirri sotto Di Pietro, magari, per garantire "una giustizia più inclusiva". Anzi no: tutti a fare "opere pubbliche" alla Blondet, per creare coesione sociale (aspettatevi a proposito un bel revival del servizio civile obbligatorio per "richiamare i giovani alla coesione").

Il tuo è senz'altro un tema degno di nota, ma ormai l'effetto cloaca è irreversibile: è più saggio considerare il "paese" come culturalmente e demograficamente morto, ed andarsene il prima possibile, altrimenti stiamo solo a parlare di un morto che in quanto morto può solo fare due cose: decomporsi, e puzzare (ogni parallelo con il Presidente della Repubblica è del tutto involontario e casuale).

Certo di aver urtato la sensibilità pelosa e interessata dei falsi progressisti, saluto cordialmente.

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