Re: Disapprova maniere dei poliziotti su immigrati: arrestato.

Inviato da  florizel il 16/9/2008 22:56:19
Un attimo di tempo per postare. Troppo poco, data la vastità dell’argomento.

Mi ricorda vagamente qualcosa.

Ed a me sorgono ulteriori perplessità.

Dal link che hai postato, e dal riferimento che se ne fa qui, se ne deduce che le immigrazioni di massa siano fortemente connesse ai piani relativi alla globalizzazione, e questo richiederebbe l’introduzione di una “nuova etica che tuteli la dignità e la libertà di ogni uomo”, ecc.... fino ad arrivare al discorso centrale, l’entità sopranazionale.

Ok. Assodato ora il fatto che quindi non parliamo soltanto di nullafacenti la cui unica preoccupazione è di venire a pisciare sotto le nostre finestre (che sembrano più un "effetto collaterale"), ed assodato che NON ci saremmo misteriosamente riempiti solo ora, e che l’attuale situazione è solo l’effetto più visibile di un processo che dura da tempo;

assodato che tra gli immigrati ANCHE quanti lavorano onestamente e “si fanno il mazzo”sono una risposta a quella strategia (e quindi anche la loro presenza dovrebbe coerentemente porre degli interrogativi circa l’accettazione di quei piani);

assodato che in merito all’immigrazione lo scopo delle suddette lobby e degli svariati poteri di cui si fa menzione è quello illustrato, a questo punto qualunque reazione ne scaturisce sarebbe speculare a quei progetti: in caso di episodi di disordine, di contrapposizione e di odio razziale verso gli “intrusi”, si renderebbe ancor più giustificabile l’intervento delle “istituzioni” preposte a rimettere ordine nel nome di quella “nuova etica”. Nel caso contrario, una solidarietà incondizionata spianerebbe la strada a quel piano.

Una cosa la darei comunque per certa: che chi muove i fili dall’alto non lo stia facendo per promuovere
una sorta di coesione tra gli individui che li conduca a riconoscere un “nemico comune”,o no..?

Allora, poiché siamo ad un livello sociale, politico, economico ed umano di “inculatura” senza precedenti, poiché istituzioni e svariate forme di potere sono conclamatamente CONTRO intere popolazioni, poiché rabbia, stenti ed insoddisfazioni sono perennemente sul punto di esplodere, è lecito supporre che LORO hanno bisogno di fornirci di un capro espiatorio, o di un “feticcio”, verso cui poter esprimere la nostra rabbia? Chi, meglio di individui ciondolanti, senza “regolarità” di sorta, potrebbe meglio incarnare l’ipotetico nemico e disturbatore delle nostre quotidianità?

Quindi gli altri poveri stronzi si accoltellano per protesta, perché poverini non sono "accettati?"

No, Linucs. La mia non è una posizione paternalistica, o a giustificazione della responsabilità individuale, ci mancherebbe altro.
Ma non posso (davvero non ci riesco) prescindere dal considerare che in certi casi la brutalità ha molto a che fare con le condizioni di vita. Relativamente ai cinesi, di cui parlavo, credo che anche molti di loro sarebbero arrivati a quel punto, se fosse stato loro impedito di fondare le loro comunità e di sentirsi (in qualche modo) liberi di poterlo fare. Stiamo parlando di “comunità” come di una condizione umana, sociale, in cui potersi “riconoscere” ed essere “riconosciuti”.

A mio avviso, puntare il dito contro chiunque, non fa che distogliere dal riflettere chi siano i veri responsabili di tutto questo, rischiando di accentrare l’attenzione sugli effetti, e non sulle cause.
Né credo sia possibile prescindere dai segnali di odio indiscriminato che si stanno concretamente verificando: a parte l’episodio di Bussolengo, davvero sconvolgente, moltissime dimostrazioni di odio gratuito vengono dagli stessi settori “istituzionali” che, invece, stando alla tesi esposta da quegli articoli, dovrebbero “difendere” quei soggetti nel nome della “nuova etica”.
C’è qualcosa che mi sfugge, o se ne sta facendo un’analisi parziale?

Inoltre, inviterei tutti a riflettere su quale ben più generico significato abbia assunto il termine "razzismo", e di come questo sia sul punto di esprimersi verso CHIUNQUE non rientri in determinati clichè, a prescindere dal colore della pelle o dall'etnia.

A proposito di immigrazione forzata, un link che potrebbe interessarti. C’è addirittura menzionata una lettera di Kerry.

http://web.cheapnet.it/smtho/comunicato.htm


Orwell84:

…tutti - da destra a sinistra - a invocare più Stato, battaglie contro la criminalità, soluzioni drastiche e repressione; la conseguenza è che se uno ti piazza i carri armati in tangenziale o ti scheda le impronte di tutti, passa come il paladino della giustizia e il difensore del cittadino inerme.
Tutto ciò dovrebbe farci riflettere su quali siano i reali obiettivi dello stato moderno e sulla sua propensione a premiare chi più si avvicina alla figura del dittatore...


Sette righe che da sole meriterebbero la Home.

PS per audisio: chiediamoci se tutta questa rabbia (legittima, per certi versi) non venga sapientemente prima generata e poi strumentalizzata.

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