Re: Mobilitazioni ed eventi "dal basso". NOTAV docet.

Inviato da  florizel il 22/6/2011 0:07:00
Dopo gli ultimi eventi in Val di Susa, in prospettiva del 30 giugno, giorno in cui è previsto l'avvio dei lavori per la Torino-Lione, è sul cantiere della Maddalena che si punta per difendere la valle dalla truffa milionaria della linea TAV.

Segnalo un bellissimo, ma bello davvero, articolo che riassume le dinamiche dei fatti degli ultimi giorni, compresi gli avvisi di garanzia ai manifestanti e ad Alberto Perino, "anima" viva della lotta dei valsusini.

Piove sulla Valle di Susa.

"Sta capitando qualcosa in Valle di Susa e Torino, bastione della conservazione partitica, deve intervenire.

Così – proprio mentre gli uffici postali dell’intero paese sono bloccati dal più colossale ingorgo informatico d.B. (dopo Billgates) e milioni di italiani non riescono a incassare pensioni, pagare bollette o spedire una cartolina – una sola cosa pare funzioni ancora con puntualità svizzera negli uffici contrassegnati dal logo blu su fondo giallo di Poste italiane: il recapito di proiettili agli onorevoli Pd Stefano Esposito e Giorgio Merlo, inviati con raccomandata ricevuta di ritorno “dal Movimento No Tav della Valle di Susa” (così decretano con processo senza appello i politici e i loro media di riferimeto).

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I due deputati sono da anni gli sponsor più attivi della lobby Sì Tav e hanno da poco sottoscritto la richiesta di intervento dell’esercito per dare al sito della Maddalena le caratteristiche di “zona strategica inviolabile”, al fine di consentire senza altri indugi l’inizio dei lavori preliminari della Torino-Lione.

Ne nasce una polemica giornalistica
he il quotidiano sabaudo di Impregilo editore affida alle sue migliori penne, per definire testualmente “paraterroristi” i cittadini della Valle di Susa e conniventi e irresponsabili i loro sindaci, colpevoli di volerne difendere la salute assieme alla vivibilità del territorio loro affidato.
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Quanto al vecchio neosindaco di Torino, invece di preoccuparsi del fatto che con qualche eccesso di zelo alcuni esponenti del suo partito hanno chiesto aiuto ai tenutari delle ‘ndrine della Provincia per spuntarla nelle durissime primarie Pd, lo vediamo teso a vanificare – via holding – l’esito dei referendum sull’acqua, dopo aver ovviamente solidarizzato con i due colleghi (Fassino pare non avere ancora intenzione di dimettersi dal parlamento).
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La nostra lotta è degna di una miglior causa, soprattutto è degna di essere raccontata per quello che è, e non per quello che neanche uno pagato per sei anni per quello – e al di la della mala fede – è riuscito a capire: una interpretazione in chiave e di dimensione locale della necessità globale, vitale e non più rinviabile, di riprendere il futuro nelle nostre mani sottraendolo a quelle dei banchieri che a forza di trasformare tutto quel che toccano in oro stavano per trasformare definitivamente l’acqua in merda, l’aria in una miscela di diossine e la ricchezza collettiva in un club-billionaire per quattro vecchi pedofili e pervertiti.

Contro tutto questo è rivolta e continuerà ad essere rivolta la nostra lotta, nella nuova consapevolezza che se i media tradizionali continueranno nella loro strada suicida dovranno prima o poi accorgersi a loro spese (come è già stato per molti partiti) che saranno sempre più loro ad aver bisogno di noi e sempre meno noi ad aver bisogno di loro.".

LE MADRI DELLA VAL DI SUSA.

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