Re: lettera di un prete al cardinal Bagnasco

Inviato da  a_mensa il 25/6/2009 8:54:52
da quando ho iniziato a ragionare con la mia testa, a guardare con i miei occhi, il "patto di non ingerenza"non è mai, e dico mai, stato onorato.
dalla campagna elettorale del 48, in cui la chiesa scomunicava i "comunisti" in poi, i pulpiti sono sempre stati portavoce degli interessi , molto terreni, della chiesa.
la voce "libera chiesa in libero stato"è sempre stata drogata dalla incapacità di una classe politica di liberarsi dal potenziale forte appoggio dell'organizzazione della chiesa, e dai vantaggi che da tale organizzazione potevano derivarle.
come popolo, quello italiano, non è ancora riuscito a sviluppare una sua "personalità giuridica", una sua indipendenza ideale, ma di volta in volta ha dovuto appoggiarsi ed asservirsi alla russia, agli USA, alla chiesa, ecc... creando fazioni ad esse dipendenti.
abbiamo generato grandi uomini, rispettati e onorati in tutto il mondo, ma non siamo riusciti a elevarli a icone di un orgoglio nazionale, non siamo riusciti a vederli come gli epigoni del popolo che li ha generati, li ha istruiti, ma come eccezioni. l'esterofilia che ne abbiamo derivato è la naturale conseguenza.
pertanto parlare oggi di "non ingerenza" mi pare perlomeno fuorviante.

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