Re: 150° - cattivi odori dai Palazzi

Inviato da  benitoche il 23/3/2011 4:34:59
Citazione:

Calvero ha scritto:
. Ed è per questo che manca anche la volontà di comprendere come l'Anarchia e la "cosmogonia" Libertaria non siano - affatto - deleteri e abbiano in sé una forza sociale immane e comunitaria che soltanto chi guarda il mondo "da drogato" .. non può che vedere come fenomeni disfattisti. E, in questo senso, l'articolo doveva fare qualche preciso distinguo che in effetti è mancato.


Inutile commentare i punti dove si è in accordo collega,la discrepanza,la stonatura che correttamente rilevi nell'articolo è dovuta ad una mia mancanza
Chi legge il pezzo deve avere ben presente cosa sia la Triarticolazione,così da comprendere come in fin dei conti le realtà sopracitate cadano in errore senza accorgersene
Gli esempi delle situazioni secessionistiche tendono a commettere gli stessi errori della società da cui vorrebbero emanciparsi
Riporto un vecchio post di Astro(anche lei costretta da una mia richiesta) per chiarirci ma non pretendo assolutamente nè che tu lo legga nè che tu lo commenti,anzi ti chiedo scusa se ho insistito
prima(ho sbagliato)anche se poi qualcuno ha detto:
a cosa serve un'amicizia se poi non ne puoi abusare?



il sistema sociale per essere efficiente e funzionante debba essere "tripartito": settore culturale-creativo, quello statale-giuridico e quello economico. *Nel primo deve essere applicato il principio di libertà individuale in modo da consentire la piena espressione del potenziale creativo già presente allo stato latente in ogni persona; nel secondo deve essere applicato il principio di equità e di eguaglianza essendo ogni uomo un componente della stessa comunità con pari diritti, dignità e doveri; nel terzo deve essere applicato il principio di solidarietà in modo da garantire a tutti la possibilità di sussistenza e salute. Questo perchè tutti, nell'ambito del disegno divino, hanno un ruolo che permette l'evoluzione e lo sviluppo sia sul piano individuale che su quello collettivo. Se queste esigenze non sono soddisfatte in tutto o in parte, l'organismo sociale si ammala, e i sintomi di questa malattia si manifestano attraverso tensioni o conflitti sociali a livello collettivo, mentre sul piano individuale abbiamo malattie dell'anima (depressione, insoddisfazione, frustrazione ecc.) o del corpo (disturbi fisici).

Ora guardando i sistemi sociali attualmente esistenti, noteremo che nessuno di questi è organizzato in modo tale da soddisfare in modo pieno tutte e tre le esigenze fondamentali, e questo perchè i tre princìpi di base (libertà, eguaglianza e solidarietà) non vengono applicati in modo appropriato e nei giusti settori, ma vengono invece applicati in modo confuso e inadeguato. Al principio di libertà si rifanno generalmente gli organismi politici di destra, mentre a quelli di equità e solidarietà si rifanno invece quelli della sinistra. Il problema è però che, da una parte e dall'altra, questi princìpi vengono applicati indiscriminatamente in tutti i settori e non solo in quelli appropriati, generando così la malattia sociale. Nei sistemi liberisti ispirati alla destra, infatti, il principio di libertà, sicuramente giusto nel settore culturale-creativo, è applicato erroneamente anche all'economia, dove invece sarebbe giusto e salutare il principio di solidarietà, perchè quello liberista determina inevitabilmente enormi disparità economiche, dando troppo ad alcuni e troppo poco ad altri, generando così delle gravi tensioni sociali che a loro volta sono terreno fertile per criminalità e violenza. Nei sistemi socialisti ispirati alla sinistra accade invece che il principio di equità e di eguaglianza, senz'altro giusto nel settore giuridico-statale, viene erroneamente applicato anche a quello culturale-creativo, impedendo la libera espressione delle idee e delle capacità creative individuali. In questi sistemi tutta la cultura è appiattita e sottoposta al controllo statale, generando negli individui frustrazione e insoddisfazione e bloccando il processo evolutivo, in quanto queste dipende proprio dalla possibilità di espressione della creatività innata. Infine nelle dittature di qualsiasi colore, oltre al controllo statale della cultura avviene anche che il principio di libertà viene applicato erroneamente al settore giuridico-statale dove dovrebbe dominare invece l'eguaglianza, con il risultato che la giustizia diventa un puro arbitrio di chi detiene il potere, generando così inevitabilmente la rivolta degli esclusi.

Ecco quindi come sia nell'ambito della destra che della sinistra esistano idee e princìpi che rispondono alle esigenze e alle aspirazioni umane, ma come tutto questo venga poi applicato in modo confuso e inadeguato, da ambo le parti. Certamente oggi, soprattutto nei Paesi più sviluppati, i sistemi sociali sono in qualche modo misti e quasi mai estremi, tuttavia in nessuno di questi riusciamo a vedere la corretta e completa applicazione dei tre princìpi così come aveva suggerito Steiner, nemmeno nelle socialdemocrazie nord-europee che sono forse i sistemi che più ci si avvicinano.*

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