Re: 150° - cattivi odori dai Palazzi

Inviato da  benitoche il 24/3/2011 4:18:29
Citazione:
Calvero ha scritto:
Non possiamo partire da una prospettiva Divina. Ma bensì, così come il sociale dovrebbe essere un punto d'arrivo, anche il "divino" non possiamo contemplarlo in seno a questo tipo di valutazioni. Nel senso che il "disegno" ... è un fattore che proprio per umiltà dobbiamo "dimenticare"
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Possiamo domenticarlo certo,ma se qualcosa esiste avrà sicuramente un disegno per tutti noi
Come il primo post anche questo manca di alcuni elementi essenziali,di alcuni principi che se omessi portano a fraintendimenti,il mio piacere nel leggerti nasce quando noto che evidenzi esattamente le omissioni
Sei quindi capace di seguire l'argomento che principalmente parla di socialità ma che va a sfiorare l'imperscrutabile grazie ad un pensare puro, libero,creativo,in altre parole vivo
Dirti che ne sei capace non è una presa in giro ma voglio sottolineare,sperando di non farti gonfiare troppo, che la natura del sistema di cui stiamo parlando fù elaborata quasi un secolo fà,ma ad avviso di molti è lontano dall'essere compresa in quanto all'avanguardia,troppo in anticipo coi tempi quindi

Ma...non nel tuo caso
Le omissioni le hai colmate parlando di Hammer
Notevole davvero notevole


Citazione:
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Se queste esigenze non sono soddisfatte in tutto o in parte, l'organismo sociale si ammala, e i sintomi di questa malattia si manifestano attraverso tensioni o conflitti sociali a livello collettivo, mentre sul piano individuale abbiamo malattie dell'anima (depressione, insoddisfazione, frustrazione ecc.) o del corpo (disturbi fisici).

Questo è anche un discorso medico/scientifico, come ad esempio sostiene Hamer
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Quando ho letto Hammer ho subito ritrovato in lui logiche a me familiari
Dal concetto del virus,inteso come animaletto che và a mangiare solo su di un terreno adatto e non un'aquila predatrice come gli allopatici-untori e non dottori sostengono
Fantastico il punto di vista su come i vaccini annientino i virus che in fase di soluzione necrotizzano i tumori.
Il disagio dell'anima come messaggera dello spirito che va ad interferire con il corpo fisico è semplicemente strepitoso
Riguardo il processo riporto quì una lettera di H

Richiesta di riabilitazione della mia di licenza di esercizio della medicina

Egregi signori,
Egregio signor Ganse,

Il tribunale amministrativo di Kassel mi ha negato l?abilitazione ad esercitare la mia professione di medico perché secondo il tribunale nella mia prassi terapeutica, non valuterei tutti i possibili trattamenti della medicina ufficiale.

Questa è una bugia della corte che non ha alcun fondamento.

Ora sono venuti alla luce due nuovi criteri, che hanno guidato finora, per assurdo, le decisioni del tribunale:

La sentenza della corte Costituzionale Federale riguardante la libertà di terapia (http://www.bundesverf... )
I lavori del rabbino prof. Dr. Joav Merrick dell?università di Ben Gurion di Beer Sheva in Israele, che conferma che almeno le prime due leggi biologiche della natura sono comunemente accettate. Questo vuol dire che tutti gli ebrei dal 1984, da quando il Rabbino supremo Dr. Menachem Mendel Schneerson con un qualificato staff di medici, ha verificato e definito correttezza la Nuova Medicina Germanica e l?ha scritto nel Talmud. Da quella volta tutti gli ebrei del mondo praticano la Nuova Medicina Germanica e per loro la NMG è ?comunemente accettata?. I giudici come ad esempio Hehn del tribunale amministrativo di Koblenz e Hilgert di Cologna erano tutti di fede ebrea o membri delle logge con un capo loggia ebreo. Sono stati tutti pilotati da fuori, poiché nel 1984 il più grande Rabbino Schneerson ha ordinato (vedi la lettera) che questa Nuova Medicina (ora Nuova Medicina Germanica) non doveva essere svelata ai Gojim. In seguito a ciò, sono stato perseguitato dalla stampa per 25 anni come uno stregone o ciarlatano ed è per questo che sono stato giudicato da centinaia di giudici, con il concetto che non era necessario verificare la Nuova Medicina Germanica (per non-ebrei).
Il giudizio del tribunale amministrativo di Kassel, benché ?legalmente valido?, in realtà è completamente assurdo (Vedi sentenza: 11. Senat. 11 KZ 3399/03) a pag. 3 : ?determinante non è, in effetti, la correttezza del contenuto delle tesi della ?Nuova Medicina? sostenute dalla parte pretendente (dr. Hamer) ma bensì l?esclusione delle altre forme di terapia nei casi che, secondo la parte pretendente, debbano essere applicate solo gli insegnamenti da lui certificati secondo la ?Nuova Medicina?...

Giusto per chiarirci
Citazione:
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(libertà, eguaglianza e solidarietà.. si sta mettendo molta carne al fuoco, e non possiamo andare nel pallone, quindi cerco sempre di ricollegarmi al concetto di "cattivi odori dai Palazzi". Di prima facciata è impossibile non riconoscere la buona fede di questi inflazionatissimi termini. Ma:

Libertà :- eh eh ..da che parte cominciamo?

Eguaglianza: - non la sostengo, anzi la ripudio.

Solidarietà: - dando per scontato cosa però? in essa vanno tenuti e accomunati, nelle loro nobili accezioni, la meritocrazia, la conoscenza, la volontà ... e soprattutto nessuna forzatura alla Natura umana. Approfondiremo in caso interessi o ti interessa.

Fattori inflazionati e abusati questi, che ci hanno - INFATTI - impelagato in una società perbenista e, direttamente e non, ingannata con innumerevoli piedistalli ove tutti si rivolgono, mentre lo sguardo IN sé stessi .. è stato trasmutato in - egoismo - nella sua nefanda accezione, ovviamente. E non ci siamo.
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Non c'è troppa carne al fuoco,cerchiamo solamente di comprendere il problema alla radice,e quì anche se parliamo di socialità è tutto interconnesso

Spirito,Anima,Corpo
Pensare,Sentire,Volere
settore culturale-creativo, quello statale-giuridico e quello economico.
Libertà,equità eguaglianza,solidarietà


Ti riporto l'articolo completo senza omissioni
Grazie per avermi fatto sfogare non ti disturberò più

La prima cosa da evidenziare è che l'essere umano è da considerarsi al tempo stesso come un'entità autonoma individuale ma anche un membro di una comunità, composta dall'insieme degli esseri umani. Sembra una cosa banale questa, ma evidentemente non la è dato che alcuni sistemi sociali esistenti sembrano ignorare l'una o l'altra cosa, in tutto o in parte. Il secondo presupposto è che l'esistenza e l'evoluzione umana non siano affatto frutto del caso, ma rispondano ad un disegno intelligente di natura divina che regola l'evoluzione dell'intero Universo, di cui la Terra e l'umanità sono una parte. La terza cosa da evidenziare è la tripartizione dell'essere umano, che è composto da Spirito, Anima e Corpo, cui corrispondono le fondamentali facoltà del pensare, del sentire e del volere. Naturalmente si possono scomporre queste tre componenti in ulteriori parti più specifiche (i cosiddetti 'corpi sottili'), ma la prima basilare suddivisione è tripartita.

Cominciamo allora ad entrare nel merito della questione, partendo proprio da questa tripartizione umana. Lo Spirito è la componente dell'uomo che si esprime attraverso il pensare, e quindi permette di manifestare il lato creativo e la libera iniziativa individuale. Il susseguirsi delle generazioni e delle incarnazioni umane è guidato da entità spirituali superiori attraverso un disegno intelligente divino, che fa in modo di inserire via via nelle nuove generazioni umane elementi di creatività nuovi ed atti a favorire lo sviluppo e l'evoluzione dell'umanità stessa. Le nuove generazioni, e i singoli individui che le compongono, hanno quindi già in sè come predisposizione innata i germi creativi che, una volta risvegliati, portano ad esprimere nuove idee e nuove iniziative che guideranno il percorso evolutivo umano. In questo percorso è stato inserito anche l'elemento della libertà, da cui ha origine tra l'altro il problema del Male, ma di questo parleremo un'altra volta. L'Anima connette lo Spirito immateriale e il Corpo materiale, attivando la facoltà del sentire, cioè del percepire attraverso i sensi, che non sono soltanto quelli esteriori che conosciamo, ma anche quelli interiori. L'Anima è quindi la componente preposta alla regolazione del rapporto tra la propria individualità e il mondo esterno, a cominciare naturalmente dai propri simili. Il Corpo è invece preposto a permettere l'esperienza dello Spirito sul piano di esistenza fisico, che è solo uno dei tanti possibili. Si può infatti vivere anche senza il corpo fisico, ovviamente in un altro piano esistenziale-esperienziale, ad esempio prima della nascita o dopo la morte. Al Corpo corrisponde quindi la facoltà del volere, perchè ogni idea ed ogni proposito elaborato dallo Spirito, e 'sentito' dall'Anima, può essere messo in atto nel mondo fisico solamente attraverso le azioni effettuate attraverso il Corpo.

Da questa tripartizione si comprende quindi che l'uomo, per esprimersi in modo sano e completo, ha bisogno di tre cose fondamentalmente: libertà di espressione creativa, equilibrato e giusto rapporto con i propri simili e il mondo esterno, nutrimento e salute del corpo fisico. Nei sistemi di organizzazione sociale, a queste tre fondamentali esigenze corrispondono rispettivamente il settore culturale-creativo, quello statale-giuridico e quello economico. Nel primo deve essere applicato il principio di libertà individuale in modo da consentire la piena espressione del potenziale creativo già presente allo stato latente in ogni persona; nel secondo deve essere applicato il principio di equità e di eguaglianza essendo ogni uomo un componente della stessa comunità con pari diritti, dignità e doveri; nel terzo deve essere applicato il principio di solidarietà in modo da garantire a tutti la possibilità di sussistenza e salute. Questo perchè tutti, nell'ambito del disegno divino, hanno un ruolo che permette l'evoluzione e lo sviluppo sia sul piano individuale che su quello collettivo. Se queste esigenze non sono soddisfatte in tutto o in parte, l'organismo sociale si ammala, e i sintomi di questa malattia si manifestano attraverso tensioni o conflitti sociali a livello collettivo, mentre sul piano individuale abbiamo malattie dell'anima (depressione, insoddisfazione, frustrazione ecc.) o del corpo (disturbi fisici).

Ora se osserviamo i sistemi sociali attualmente esistenti, noteremo che nessuno di questi è organizzato in modo tale da soddisfare in modo pieno tutte e tre le esigenze fondamentali, e questo perchè i tre princìpi di base (libertà, eguaglianza e solidarietà) non vengono applicati in modo appropriato e nei giusti settori, ma vengono invece applicati in modo confuso e inadeguato. Al principio di libertà si rifanno generalmente gli organismi politici di destra, mentre a quelli di equità e solidarietà si rifanno invece quelli della sinistra. Il problema è però che, da una parte e dall'altra, questi princìpi vengono applicati indiscriminatamente in tutti i settori e non solo in quelli appropriati, generando così la malattia sociale. Nei sistemi liberisti ispirati alla destra, infatti, il principio di libertà, sicuramente giusto nel settore culturale-creativo, è applicato erroneamente anche all'economia, dove invece sarebbe giusto e salutare il principio di solidarietà, perchè quello liberista determina inevitabilmente enormi disparità economiche, dando troppo ad alcuni e troppo poco ad altri, generando così delle gravi tensioni sociali che a loro volta sono terreno fertile per criminalità e violenza. Nei sistemi socialisti ispirati alla sinistra accade invece che il principio di equità e di eguaglianza, senz'altro giusto nel settore giuridico-statale, viene erroneamente applicato anche a quello culturale-creativo, impedendo la libera espressione delle idee e delle capacità creative individuali. In questi sistemi tutta la cultura è appiattita e sottoposta al controllo statale, generando negli individui frustrazione e insoddisfazione e bloccando il processo evolutivo, in quanto queste dipende proprio dalla possibilità di espressione della creatività innata. Infine nelle dittature di qualsiasi colore, oltre al controllo statale della cultura avviene anche che il principio di libertà viene applicato erroneamente al settore giuridico-statale dove dovrebbe dominare invece l'eguaglianza, con il risultato che la giustizia diventa un puro arbitrio di chi detiene il potere, generando così inevitabilmente la rivolta degli esclusi.

Vediamo quindi come sia nell'ambito della destra che della sinistra esistano idee e princìpi che rispondono alle esigenze e alle aspirazioni umane, ma come tutto questo venga poi applicato in modo confuso e inadeguato, da ambo le parti. Certamente oggi, soprattutto nei Paesi più sviluppati, i sistemi sociali sono in qualche modo misti e quasi mai estremi, tuttavia in nessuno di questi riusciamo a vedere la corretta e completa applicazione dei tre princìpi così come aveva suggerito Steiner, nemmeno nelle socialdemocrazie nord-europee che sono forse i sistemi che più ci si avvicinano. Per ora ci fermiamo qui, ma di questo tema cruciale torneremo certamente a parlare presto.
Categoria: Attualità

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