Re: RESTIAMO UMANI

Inviato da  florizel il 5/6/2011 14:49:01
Tre morti e 9 feriti: questo è il bilancio dell'aggressione dell'esercito israeliano contro un gruppo di giovani che, questa mattina, nelle Alture del Golan, hanno cercato di scavalcare una barriera di filo spinato. Tra le vittime c'è anche un bambino.

FILO-PALESTINESI AL CONFINE, ISRAELIANI SPARANO. 2 MORTI.

"Forze di sicurezza israeliane in allerta per le dimostrazioni convocate dai palestinesi nel 44esimo anniversario della 'guerra dei 6 giorni'. "L'esercito e' pronto ad affrontare tutto quello che puo' succedere", ha detto un portavoce militare."

Nakba, Damasco cala la carta regionale.

"L'instabilità in Siria significa instabilità in Israele: è quanto aveva affermato nei giorni scorsi Rami Makhluf, imprenditore miliardario siriano e influente cugino del presidente Bashar al-Asad.

Era un messaggio al miglior alleato del regime di Damasco, che dal 1974 garantisce la tranquillità del "fronte di guerra" sulle alture occupate del Golan e che almeno dal 1970 ha dimostrato più volte di avere a cuore la Palestina ma di detestare i palestinesi (*).

* Solo per citare alcuni più noti episodi della storia degli ultimi 40 anni: Damasco non fornì copertura aerea ai palestinesi che fuggivano dalla Giordania e che furono trucidati dall'aviazione di Amman dopo il "settembre nero" del 1970 (il ministro della difesa era allora Hafez al-Asad, in seguito raìs siriano fino al 2000 e padre dell'attuale presidente); con l'invasione in Libano nel 1976, l'esercito siriano sostenne in un primo tempo il fronte delle destre cristiane e contribuì al massacro di palestinesi del campo di Tall az-Zaatar, nei pressi di Beirut; le truppe siriane e quelle alleate di Damasco misero nel 1983 sotto assedio il porto di Tripoli dove si erano rifugiati i quadri dell'Olp; pochi anni dopo, la milizia sciita filo-siriana di Amal lanciò la tristemente nota "Guerra dei campi" contro i profughi palestinesi Sabra, Shatila e Burj al-Barajne, nei pressi di Beirut."


Un popolo preso di mira da ogni parte, strumentalizzate le sue ragioni, manipolate le sue proteste. Massacrato dalle armi e dalle mistificazioni mediatiche.

In Italia, il solito squallore:

Napolitano tratta con deferenza Israele e ignora la Nakba.

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