Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  redribbon il 4/11/2011 0:50:14
Citazione:

ivan ha scritto:
Sempre il punto di vita di Travaglio sulla beatificazione :


A minuti 6 quanto ci è costato un certo modo di fare politica.

Se oggi un ministro parla di strani uccelli che volano bassi link et similia link "misure da economia di guerra" , forse quel volare ha origini lontane.

E cose che hanno radici profonde ovviamente sono difficili da estirpare: link poco gratificante classica .



e che vuoi farci? la corruzione, come l'evasione fiscale, esiste ed esisterà sempre fintanto che esiste il denaro. Quelle vanno messe in conto nell'amministrare un paese, si può solo limitarle.
Mi ricordo di ciò che raccontò un grande giudice italiano, Gherardo Colombo, ad un documentario di blu notte:
parlando (non ricordo con chi) con qualcuno, questi gli chiese:
-ma lei quanto crede di aver scoperto, con tangentopoli, del sistema della corruzione?
E Colombo rispose:
-ma non saprei, forse un 20-25%?
e l'altro:
(ridendo) eh figuriamoci, meno meno, molto meno
Faceva inoltre notare Di Pietro che la metà dei soldi della maxi-tangente enimont non si sa dove sono finiti


Ma il problema non nasce così, parlare oggi di Craxi è un modo subdolo per non parlare delle vere questioni,
intanto sono convinto che ci sia stata, fin dagli anni 90 una volontà politica (forse partita dai super-ricchi occidentali) di peggiorare la situazione economica dei popoli del mondo, non so bene con che scopo, se per tenere la gente alla cinghia con intento controrivoluzionario, se per limare la classe media come pura e semplice lotta di classe.

altrimenti non si spiegano una serie di situazioni che sembrano fatte apposta per distruggere il tessuto economico-sociale, che neanche il più imbecille dei politici si sognerebbe mai di appoggiare, senza un interesse politico latente.
penso sia a tutta la merda arrivata con la finanza, un esempio sono le migliaia di imprese fatte fallire con i derivati (sembra uno strumento creato apposta per portare al fallimento)
http://www.disastroderivati.it/ultimominuto.htm

sia alla situazione oggettiva del mondo del lavoro che è insostenibile,
sia per i lavoratori precarizzati, in quanto tali, e con una spaventosa perdita di potere d'acquisto che si traduce in una diminuzione della "domanda" nel mercato, il quale quindi non può che diminuire,
sia per le imprese medio-piccole che non possono resistere, nè dare lavoro, faccio un esempio:
da queste parti un operaio costava all'imprenditore, finchè c'era la lira, 1.800 milalire mensili, oggi costa 2.200 euro! peccato solo che per un impresa che non vende al dettaglio i prezzi dell'incasso sono sempre i soliti (con un modesto aumento del 10-15% per gli anni passati) di quando c'era la lira, e non può permettersi di alzarli oltre altrimenti non riceve più ordini,
inoltre il lavoro è pure calato rispetto a quando c'era la lira,
in queste condizioni anche le 1.800 milalire sarebbero pesanti, ma tutto sommato sopportabili, i 2.200 euro sono pura follia, quali piccole imprese sono in grado di assumere con questi costi da malati mentali?
di nuovo, sembra un sistema criminale fatto apposta per far fallire le imprese medio-piccole.

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