Non solo euro-crisi.Ovvero,la "guerra fredda" che si riscalda...

Inviato da  Ciaula il 24/11/2011 13:25:34
Mentre siamo tutti attenti e concentrati ad osservare gli sviluppi dell' Eurocrisi, ci sono delle "sinistre" tensioni tra i due giganti militari del mondo. Sembra strano dopo oltre 20 anni parlare di "guerra fredda"; eppure quel vetusto termine ha una sua immarcescibile attualità.


In realtà le tensioni tra americani e russi non si sono mai sopite. E del resto, come avrebbero mai potuto smettere di tenersi d'occhio due nazioni dotate di una potenza nucleare enorme; e potenzialmente capace di riportare all'età della pietra metà dei loro rispettivi territori(nonchè la cara vecchia Europa che sta lì in mezzo).



Se a questo aggiungiamo la particolare situazione storica dei due Stati, le cose assumono un contorno ancora più sinistro.
Gli Usa sono in piena crisi economica. Una crisi del tutto sistemica, e non congiunturale. Nonostante questo conservano in pieno la loro potenza militare, che storicamente hanno sempre utilizzato come leva economica...
La Russia ha attraversato lo sbandamento della disgregazione dell'Urss, ma ha ricostituito una certa solidità fondata sulla sua riconversione a "potenza energetica".Da questo riassestamento economico ha fatto rinascere un'attenzione verso la difesa della sua storica area d'influenza dell'est Europa e dell'Asia.


Il sistema di difesa missilistico(o scudo spaziale) che gli americani stanno estendendo nell'Europa dell'Est,è visto come una minaccia diretta al potere di deterrenza nucleare russo.E di conseguenza, una pesante alterazione degli equilibri geopolitici e militari globali.


Che non si scherzi per niente,lo testimonia il fatto che Medvedev sia andato in tv per un annuncio.Ed in maniera diretta e cruda,ha detto di aver ordinato ai vertici militari di mettersi nelle condizioni di distruggere il sistema di difesa missilistico che gli Stati Uniti stanno pianificando in Europa, dalla Polonia alla Romania. Tra le misure previste, lo schieramento di missili Iskander (gittata 500 km) nell'enclave russa di Kaliningrad, stretta tra Lituania e Polonia, e dunque circondata da territorio dell'Unione Europea.


Poche ore prima, Washington aveva annunciato la sospensione dell'invio di informazioni a Mosca sugli spostamenti di forze convenzionali in territorio europeo, in obbedienza al Trattato Cfe dal quale, in realtà, i russi si sono ritirati già da quattro anni. La decisione di Washington è stata subito seguita dagli alleati della Nato.

Non è la prima volta che il Cremlino agita lo spauracchio dei missili trasferiti alle porte della Ue, ma questa volta le parole del presidente Medvedev sono la spia di un momento particolarmente difficile nei rapporti con Washington, da anni offuscati dall'impossibilità di trovare un linguaggio comune sullo Scudo spaziale, che Mosca avverte, come detto in precedenza, una minaccia sulla propria deterrenza nucleare. Washington ripete che il sistema è diretto contro l'Iran, non contro Mosca, ma non accetta di dare garanzie scritte. E continua a ribadire che i piani non verranno modificati.

Non bastasse l'annuncio di Medvedev, poco dopo lo stesso, l'ambasciatore russo all' Ue (Rogozin) ha detto che i provvedimenti militari...leggi tutto

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