Re: Euro-crack: cosa pensavano gli economisti dell'Euro, prima del suo avvento

Inviato da  infosauro il 13/6/2012 21:21:28
Citazione:

complo ha scritto:
[...]Sei cosciente che TU avevi scritto:

Per fortuna è arrivato complo a dirci che va tutto bene, stavo cominciando a preoccuparmi.

Sei cosciente che ti ho messo il video della Grecia per rispondere al tuo STRAWMAN sul mio immaginifico "tutto bene"?

Sono cosciente del fatto che avevo scritto una battuta, la quale si presume sia appunto un'esagerazione, partendo da qualcosina di vero, di quanto avevi scritto.
Citazione:
Per la casa a Santorini aspettiamo Lunedì prossimo. Se vincono i no euro ti ci porto per un'orecchia tra i tuoi amici. Vedrai che "festeggiamenti"!
Tu invece mi prendi una casa e mi accompagni in Islanda tra i MIEI amici...

E perché mai? Sei stato tu ad uscirtene con la Grecia, adesso vuoi la casa in Islanda? Comunque "amici" lo hai scritto a sproposito almeno una volta e, per non dire 2, portami la testimonianza di un paio di islandesi amici tuoi, ma se fossero veramente tuoi amici ti potrebbero ospitare senza problemi, quindi della casa non avresti bisogno in ogni caso.

Citazione:

Mande ha scritto:
[...]Ora succede che Francesco Carbone, un signor nessuno confrontato a Soto è costretto a correggere quest'ultimo perché...
Perché non si può dire che la scuola austriaca appoggia pienamente l'euro poiché quest'ultimo sta fallendo davanti ai nostri occhi.
Huerta de Soto fa un ragionamento semplicissimo e 100% austriaco.
Cosa dice:
- La moneta non deve essere nelle mani dello stato malvagio.
La BCE è indipendente.
- La moneta non deve inflazionarsi.
L'oro si inflazionava mediamente del 2% come l'euro ergo vanno bene tutte e due ugualmente.[...]

Con delle piccole postille però:
"2) L'altro problema è che la BCE non si è limitata a gestire l'Euro con oculatezza, come avrebbe fatto una Bundesbank, o come avrebbe dovuto essere la gestione di una valuta forte, vera proxy del gold standard. In realtà, ma questo lo ammette anche lo stesso Huerta, la BCE è stata parecchio inflazionista già prima della crisi del 2002-3 quando sulla scia della FED arrivò a tagliare i tassi fino al 2% (e all'epoca tutti quanti, in puro delirio demenziale, ricordo bene, si lamentavano del fatto che la BCE non avesse osato spingere i tassi fino a quell'1% fissato da Alan Greenspan... alzate la mano oh inflazionisti infami!!).

Quindi, anche se possiamo affermare che fino all'entrata in scena di Draghi la BCE fosse riuscita a mantenere una posizione leggermente meno inflazionistica della Fed, essa in realtà ha sempre condotto una gestione dell'Euro alquanto lasca e ben lontana da quei criteri che caratterizzerebbero un vero standard aurifero, tipicamente accompagnato da una crescita della massa monetaria di circa il 2% l'anno.

Se pertanto consideriamo l'Euro in un'ottica europea e non dei singoli stati della UE, la rigidità dell'Euro come proxy del gold standard è stata inesistente. Essa infatti è stata compromessa da due importantissimi fattori."

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