Re: Le primarie del piddì

Inviato da  ivan il 8/1/2013 7:16:54
Citazione:

Citazione:
Spiega almeno il perchè: che legame c'è tra le due cose ?

E' una cosa davvero troppo lunga.
Riassumendo nel modo più estremo possibile, l'Illuminismo ha introdotto una vera e propria metafisica della Ragione come arbitro assoluto dei rapporti sociali.
Il nodo era che se tutti avessero seguito la Ragione nei rapporti sociali qursto non avrebbe eliminato le leggi, ma le avrebbe rese assolutamente impercettibili, visto che le leggi avrebbero punito solo i comportamenti irragionevoli.
Di fatto un Mondo Razionale avrebbe eliminato il conflitto (si, ok, ci sono anche alcune altre cose che supportavano i punti deboli di questa teoria).
Questa roba è stata portata avanti all'estremo per tutto il XIX secolo, e il suo punto maggiore è stato proprio Proudhon, il babbo dell'Anarchia.

Poi è arrivato il Romanticismo, e in particolare quello tedesco, che ha razionalizzato il problema.
In particolare si è posto senza ipocrisie il dilemma di cosa farsene, in questo Mondo dominato dalla Ragione, delle persone... "irragionevoli".
La risposta è stata che NIENTE era proibito per "ricondurre" queste persone nell'ambito della "Ragione". E la giustificazione raccapricciante era che ANCHE LORO AVREBBERO ACCONSENTITO A QUALUNQUE COSE VENISSE LORO FATTA per ottenere questo risultato, ovviamente a condizione che fossero già "ragionevoli".

Il Romanticismo tedesco, Fichte e Hegel in prima linea(*), sono alla base di ogni Stato totalitario del '900. In particolare quelli comunisti hanno applicato alla lettera la ricetta degli chef.
Il fascismo invece ha anche altri ingredienti, anche loro romantici (più francesi che italiani, senza tralasciare ovviamente Nietzche) che ne "aromatizzano" il gusto con i sapori dell'Uomo Eroico.
Fermo restando che la ricetta di base non cambia: Siccome IO ho la Verità, e TU non vuoi adeguarti alla Verità, è MIO DIRITTO fartene di ogni per ricondiuti sulla "retta via".
E non c'è alcun dubbio sul fatto che dopo mi ringrazierai per averlo fatto, quindi ogni mio comportamento è legittimo.



(*) Si pensa spesso che TUTTO il Romanticismo sia stato l'esaltazione del Sentimento in contrapposizione alla Ragione.
Si, col cazzo.
_________________


Fichte, Hegel , Proudhon, non è stato citato Rousseau, sarà stata una dimenticanza.

In sostanza quello di cui sopra è un film che sta girando il mondo da qualche decennio in qua e trova eco in certi ambiti.

Apparentemente nulla di male nell'ottica della libertà di pensiero - alla fine ognuno è libero di pensarla come vuole.

Ma una cosa è appagare l'Id pensando le cose del mondo come all'Id fa comodo pensarle, altra cosa è la verità dei fatti.

Nell'interpreazione dei fatti reali l' appagamento dell'Id attraveverso il ben noto processo di razionalizzazione delle proprie azioni a volte puo' coincidere con la verità dei fatti stessi, ma spesso, anzi nella maggior parte dei casi, può anche non coincidere con la verità dei fatti stessi.

Nello spezzone di film sopra illustrato, ripeto film che viene proietto da qualche decennio in qua, la causa dei principali mali del secolo breve viene fatta ricadere su certe categorie di pensiero di un secolo prima.

Il film si regge sul presentare qualcosa di indiscutibilmente pauroso (i regimi totalitari del secolo breve - chi non ha paura di essi ?-) associato a un qualcosa che per una qualche ragione sta sulle scatole e che pertanto si vuole demolire; la reazione che si spera di ottenere è che l'associazione tra lo spauracchio e la cosa che si vuole demolire generi in chi legge o ascolta un sentimento di risentimento contro la cosa che si vuole demolire.

In questo ricetta di film non è previsto l'uso molti ingredienti perchè ne bastano due: lo spauracchio e l'argomento che si vuole demolire.

E' una ricetta di facile realizzazione, la si vede applicata molteplici volte in tanti 3ad su tanti siti, in tante riviste e in tanti discorsi di politici e militanti.

Nel caso del politichese poi è la ricetta principale di tante discussioni con relativa lite finale.

Cio' premesso esaminiamo nel dettaglio alcune cosette:
Citazione:

Riassumendo nel modo più estremo possibile, l'Illuminismo ha introdotto una vera e propria metafisica della Ragione come arbitro assoluto dei rapporti sociali



La metafisica è lo spauracchio, la ragione quale mediatrice dei rapporti sociali è la cosa da demolire.

Ma che vuol dire sta frase "l'Illuminismo ha introdotto una vera e propria metafisica della Ragione come arbitro assoluto dei rapporti sociali"?

Che nei rapporti sociali non bisogna usare la ragione ? Che è un male pretendere che sia usata la ragione? E cosa bisognerebbe usare ?

In realtà tutto questo e' un film già visto che a volte fa ridere (http://youtu.be/kb964ikVF7g), altre volte no (http://youtu.be/zV9LaMXA2-Y).

Citazione:


Poi è arrivato il Romanticismo**, e in particolare quello tedesco, che ha razionalizzato il problema.
In particolare si è posto senza ipocrisie il dilemma di cosa farsene, in questo Mondo dominato dalla Ragione, delle persone... "irragionevoli".
La risposta è stata che NIENTE era proibito per "ricondurre" queste persone nell'ambito della "Ragione". E la giustificazione raccapricciante era che ANCHE LORO AVREBBERO ACCONSENTITO A QUALUNQUE COSE VENISSE LORO FATTA per ottenere questo risultato, ovviamente a condizione che fossero già "ragionevoli"*.


Sarebbe carino conoscere l'origine , la fonte di tali affermazioni: quale autore del romanticismo avrebbe mai detto ste cose qui ? Quale autore del romanticismo ha nai detto cose del genere ?

O si citano le fonti (libro, pagina paragrafo e quant'altro) con relativo "cut&paste" delle frasi o tutto questo non ha pregio.

* questo è lo spauracchio
** questo è la cosa da demolire.

Citazione:

Il Romanticismo tedesco, Fichte e Hegel in prima linea(*), sono alla base di ogni Stato totalitario del '900. In particolare quelli comunisti hanno applicato alla lettera la ricetta degli chef.
Il fascismo invece ha anche altri ingredienti, anche loro romantici (più francesi che italiani, senza tralasciare ovviamente Nietzche) che ne "aromatizzano" il gusto con i sapori dell'Uomo Eroico.


E così apprendiamo che l'ingrediente base dei totalitarismi del secolo breve non è stato l'abuso di potere, no, è stato altro, è stato leggere i libri dei filosofi dei secoli precedenti. E così i colpevoli non sono quelli che, abusando del loro potere, hanno messo a ferro e fuoco mezzo mondo, no, i colpevoli sono i filosofi del secolo precedente. Il bello è che questo curioso modo di argomentare è diffuso e funziona sempre: http://youtu.be/0yQ4gkN9uh4

A questo punto c'è da aspettarsi che i libri diventino come i paccehtti di sigarette con le frasi e le immagini di pericolo sopra.

Citazione:

Fermo restando che la ricetta di base non cambia: Siccome IO ho la Verità, e TU non vuoi adeguarti alla Verità, è MIO DIRITTO fartene di ogni per ricondiuti sulla "retta via".
E non c'è alcun dubbio sul fatto che dopo mi ringrazierai per averlo fatto, quindi ogni mio comportamento è legittimo.



A parte la già citata richiesta di indicare le fonti, quello descritto è l'abuso di potere.

Ora l'abuso di potere è sempre stato considerato un qualcosa di non accettabile e come tale tale viene rigettato e in certe società viene severamente punito.

La base del totalitarismo è l'abuso di potere che viene, in tale tipo di sistema sociale , legittimato non dalla ragione ma dalla forza, forza che nasce non dalla potenza della ragione di certe idee, ma sic et simplicter dal "bastone" .

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=45&topic_id=7233&post_id=228362