Citazione:
Perbacco, capito qui e mi capita subito questa chicchina.
Tanto per rinfrescare la memoria ai
distratti, il famoso Piano di Rinascita Democratica prevedeva un Senato
comunque elettivo e comunque determinante ai fini della formazione del Governo.
La modifica che Gelli voleva "incoraggiare", comprandola, era di avere una Camera competente per le questioni politiche ("l'indirizzo di gestione", tanto per semplificare) e un Senato competente nelle questioni economiche (per esempio, le coperture).
La strada che sta percorrendo il Governo al momento è parecchio diversa.
Se in ogni caso il problema è che il "segretario del PD" sbaglia a seguire le orme di quel Piano - cosa che non sta avvenendo, peraltro - tocca capire se il problema è il fatto che questo (non) lo faccia il "segretario del PD" mentre se lo fanno tutti gli altri va bene, oppure se il problema è che CHIUNQUE segua quel "Piano" debba essere considerato con sospetto.
Perché sai, fra i sette punti principali del Piano c'erano anche l'abolizione del valore legale titolo di studio, la riduzione del numero dei parlamentari e l'abolizione delle Province.
L'abolizione del valore legale titolo di studio fa espressamente parte del programma del M5S (
link, si trova all'ultima pagina, quinto punto), mentre su riduzione del numero dei Parlamentari e soppressione delle Province (fra le altre cose) è stato proprio il M5S a presentare una mozione di riforma costituzionale a giugno del 2013.
Il provvedimento è stato "incomprensibilmente" bocciato, anche se è stato
votato punto per punto, e Vito Crimi si è a lungo lamentato del fatto che
i partiti bloccano il cambiamento .
Com'era quella vignetta della trave e della pagliuzza?
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