Re: Cronaca di un inciucio annunciato

Inviato da  Pispax il 1/4/2014 16:33:11
Sertes, è un caso che ti stia dimenticando di parlare della riduzione del numero dei parlamentari e dell'abolizione del valore legale del titolo di studio?

Perché vedi, nella strategia di Gelli questi due elementi erano strettamente collegati. E si univano a un terzo, quello del predominio sui media. I media dell'epoca, intendo.

Tu che sei un esperto "dietrologo", riesci a cogliere lo schema di predominio dietro a questo nesso?
Credimi, non è difficile.


Quando ci sei riuscito (ti ci vorranno pochi secondi), rifletti sul modello di Italia che viene proposto da un MoVimento che è di gran lunga predominante sul nuovo media violentemente emergente e che, esattamente come Gelli, sogna un'Italia fatta di ignoranti(*) dove neppure per sbaglio, data la scarsità dei posti, possa approdare in Parlamento gente che non cavalca temi populisti.


Mi rendo pienamente conto dell'assurdità della richiesta di una riflessione obiettiva quando si parla di politica con un "attivista" politico, ma tant'è.


(*) in nessun modo l'autocultura può sostituire la cultura. Può affiancarla o arricchirla, ma non sostituirla. Questo è diventato particolarmente evidente dopo internet, anche se questa cosa può apparire paradossale.




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Citazione:
Te la spiego subito: l'abolizione delle province è nel programma di tutti gli schieramenti politici, è in quella del PD da quando c'è il PD, è in quella del PDL da quando c'è il PDL.
Forse non sai che 2/3 delle spese per personale interno alle province sono relative alle cariche politiche che dirigono e amministrano le assegnazioni degli appalti, e 1/3 delle spese per personale interno alle province è invece tanta gente che lavora davvero. Casualmente in tutti questi anni i vari governi di cosiddetto centrodestra e cosiddetto centrosinistra hanno avuto in comune l'impossibilità di occuparsi di una cosa che entrambi avevano in programma, quando avevano il potere di attuarla realmente.
Ci ha dovuto pensare un gruppo all'opposizione a provare ad abolire le province...

... senza però riuscirci.
Non è detto che ci riesca neppure Renzi, se è per questo.
Secondo me lo fanno cadere un secondo prima che lo faccia..
Ma la cronaca riporta che SICURAMENTE non c'è riuscito il M5S.





Citazione:
Hai ragione, la strada che sta percorrendo il Governo è PURE PEGGIO di quella della P2, perché parallelamente all'abolizione del Senato hanno proposto una legge elettorale per la Camera con un premio di maggioranza spropositato e che non reintroduce le preferenze.

Questa è una sciocchezza.
Non esiste nessuna "abolizione" del Senato. Un sistema orientato sul federalismo NON PUO' avere una sola Camera.
Fine della discussione.
Ma è anche molto cretino immaginare un sistema che mantiene due Camere che fanno esattamente le stesse cose.

Si discute di ruoli e funzioni, e in questo né tu, né Rodotà né tanto meno Beppe Grillo siete in grado di avanzare obiezioni su una proposta compiuta che non è ancora stata presentata.
Al momento esistono solo due punti fermi: il Senato non potrà votare la fiducia al Governo e neppure il bilancio dello Stato. Per inciso, quest'ultimo eta il ruolo principale affidatogli da Gelli.
Il resto delle competenze e delle funzioni ancora è da determinare.


Capisco il fuoco di sbarramento portato avanti da ALCUNI costituzionalisti, e ne condivido i motivi.
Ma partire da questo per dire che esiste una cosa... che invece ancora non esiste non è grande segno di onestà intellettuale.


In ogni caso, giusto per conoscenza, in Paesi come l'Inghilterra il premio di maggioranza è MOLTO maggiore di quello previsto in Italia (il costo in voti per ogni seggio arriva fino a 10 volte tanto fra vincitore e sconfitto) e il sistema uninominale di fatto impone la preferenza unica. Al posto del Senato hanno la Camera dei Lords, dove sugli 826 seggi ce ne sono 92 ereditari e 709 appartengono a membri a vita.

Eppure la democrazia inglese funziona MOLTO meglio di quella italiana.
Funziona molto meglio della democrazia italiana di adesso, e funzionava INCREDIBILMENTE MEGLIO della democrazia italiana ai tempi del proporzionale.

E attenzione: non sto dicendo che solo "i governi" funzionano meglio. Anche quelli, ma non solo. A funzionare meglio è (ed era) proprio LA DEMOCRAZIA.
La stessa cosa è accaduta in Francia nel passaggio fra IV e V Repubblica.



Capisco che Grillo stia combattendo queste riforme con tutte le sue forze. La Storia indica che dove ci sono governi che siano in condizione di fare cose uniti a livelli di democrazia funzionanti, allora il peso dell'antipolitica si riduce al lumicino.
Non è per niente un caso che Grillo voglia il ritorno al proporzionale (bocciato da un referendum, eh: ma tanto chi se l'incula la democrazia diretta quando questa si mette di traverso): il proporzionale puro è il sistema in assoluto che genera i governi MENO EFFICENTI.

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