Re: moneta: il peccato e' nell'origine del gold standard?

Inviato da  Santaruina il 17/12/2005 0:38:00
Ciao Ashoka

tema più che interessante.

va ricercato in quel periodo, nei pensieri e nelle azioni di coloro che auspicarono con tanto vigore lo standard aureo (penso a Locke e Newton tra gli altri) , il peccato originale che ci ha portati alla situazione monetaria attuale?

Da quello che ho capito io finora (sono ancora in fase di studio), vi furono tre momenti principali nella storia del denaro che ne hanno caratterizzato l'evoluzione.

In sé l’uso di monete o di sale o di qualsiasi altra materia riconosciuta da un patto comune quale “moneta di scambio”, non rappresenta altro che una convenzione, e il denaro altro non dovrebbe essere che uno strumento che facilita gli scambi (ovvio).

La prima grande truffa fu il regime di doppia moneta che tu descrivi: una moneta forte che deve il suo “valore” al materiale da cui è ricavata e una moneta debole il cui valore “nominale” è deciso dal sovrano.

Questo sistema portava ovviamente a svantaggiare le classi più deboli, che usavano esclusivamente la moneta “debole”, vedevano diminuire il valore del proprio denaro ed erano gravemente penalizzati dall’inflazione.
Da ricordare inoltre che era prassi nel basso medioevo da parte dei sovrani il limare queste monete deboli per ricavarne dalle schegge fuse delle altre, col risultato di comprometterne la qualità e creare ulteriore inflazione.

Il secondo momento compromettente fu l’introduzione delle “note di banco”, destinate a dare origine alle attuali banconote.

Accadde quando i primi banchieri, spesso orafi, che avevano il compito di custodire le monete dei mercanti in viaggio e di rilasciare delle note con cui essi avrebbero potuto in altre città recuperare la somma, si resero conto che potevano anche prestare del denaro sotto forma di “assegni” senza che il denaro in moneta esistesse materialmente.

In questa fase il denaro diventa “etereo”.

Finché infatti il denaro aveva un riscontro fisico, la moneta, la sua circolazione era automaticamente regolata.
Diventando il denaro foglio di carta senza alcun riscontro, inventato e creato dal nulla, si mettono in moto quei meccanismi che porteranno alle grandi crisi delle banche nel XVIII e XIX secolo.

La questione è semplice.
Se sono un banchiere e ho 1.000 monete in banca, ne posso prestare 400 a Galeazzo e 200 a Lorenzo, facendo attenzione a tenere in cassa una somma adeguata per il funzionamento della mia attività.

Ma se ho 1.000 monete e ne presto 5.000 a Goffredo, 7.500 a Manfredo e 8.000 a Leon Battista sotto forma di pezzetti di carta confidando sul fatto che non verranno mai insieme a chiedermi il loro oro contemporaneamente, commetto una truffa.

Loro crederanno che dietro a quei pezzi di carta con su scritto “vale 5.000 monete d’oro” io abbia in banca effettivamente quelle monete, ma così non è.

Questa è la truffa madre nella storia del denaro, e quelle volte che presi dal panico è capitato che Manfredo, Lorenzo e Leon Battista sono accorsi in banca con i foglietti di carta pretendendo che fossero cambiati in monete, che non esistevano, è successo il patatrac.

Il terzo capitolo è recente e data 1971.

Con l’abolizione del Golden standard attuata da Nixon il denaro stampato dalle banche centrali non aveva più nessun vincolo, così dal nulla veniva creato del denaro senza alcun limite se non la “discrezione” dei banchieri centrali, conducendoci alla bancarotta attuale.

Mi sono dilungato anch’io, ma per tornare alla tua domanda iniziale, credo che se denaro ci deve essere, un sistema basato esclusivamente su moneta metallica e su banconote “garantite” dalle riserve auree sia l’unico modo per evitare che il sistema monetario degeneri.


Blessed be

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