Re: Money from nothing

Inviato da  Freigeld il 7/6/2006 15:36:18
Attento Ashoka, a confondere deflazione monetaria con aumento della produttività.

L'aumento della produttività fa diminuire i costi, quindi i prezzi, perchè è più facile, o si produce in minor tempo, o con minor sforzo, ciò che prima era più difficile produrre, o impiegava più tempo. Questo, naturalmente, a domanda costante.

Altra cosa è la deflazione monetaria, che consiste nella distruzione di base monetaria che fa così diminuire i prezzi, a produttività costante, poichè c'è meno moneta nel mercato.


Nel breve periodo i salari nominali sono rigidi, quindi una deflazione monetaria porta a minori profitti, O, come pensava Keynes, a taglio di posti di lavoro, poichè, essendo rigidi i salari nel breve periodo, le imprese privilegiano il licenziamento ad una contrattazione al ribasso lunga e faticosa, e di incerta riuscita.

Mentre, proprio perchè i salari sono rigidi nel breve, un'inflazione monetaria fa aumentare l'occupazione, che a sua volta genera nuova domanda... poi se la produttività aumenta, allora c'è crescita, se non aumenta, c'è aumento dei prezzi.


Cmq oggi come oggi, la quantità di moneta è decisa dal mercato, poichè lo stato non può più far ricorso diretto alla banca centrale per "emettere nuova moneta", e può quindi solo piazzare titoli presso i risparmiatori ( che ricordiamo non è nuova moneta ).

Quindi, la domanda di moneta privata è fatta dal mercato, e quella pubblica, non esiste, essendo vietato da Maastricht il ricorso diretto alla banca centrale per "stampare nuova cartamoneta".

Quindi, dite ai "signoraggisti come differenza tra valore nominale e costo di stampa intascato da qualcuno ( non si sa chi )" che Maastricht ha tolto il potere allo stato di "stampare discrezionalmente cartamoneta" e quindi di ricorrere allo strumento inflattivo.

Quindi, che non si lamentino dell'inflazione.

Ciao

Nino

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