Re: La moneta: che cos'è, come nasce, a cosa serve?

Inviato da  Ashoka il 14/5/2006 18:08:47
Dannata moneta!

“Maledetto denaro! Maledetto denaro!” gridò F-, l'economista, disperatamente, mentre giungeva dal Comitato della Finanza, in cui era appena stato discusso un progetto di moneta cartacea. “Che c'è?” dissi io “Qual è il significato di quest'improvviso odio per la più lodata tra le divinità del Mondo?”

F. “Maledetto denaro! Maledetto denaro!

B. Tu mi preoccupi. Sento parlar male della pace, della libertà e della vita, e poco fa anche Bruto aveva da dire “Virtù! Tu sei solo un nome!” Ma cosa ti può essere successo?”

F. “Maledetto denaro! Maledetto denaro!

B. “Vieni, vieni qua e filosofeggiamo un po'. Che cosa ti è successo? Ti ha forse infettato Creso? Jones ti ha forse ingannato sì? O ti ha calunniato Smith sui giornali?

F. Non ho niente a che fare con Creso, la mia persona, per la sua insignificanza, è al sicuro da ogni calunnia da parte di Smith, e lo stesso vale per Jones..

B. “Ah forse ci sono. Come ho fatto ad essere così cieco. Anche tu sei uno di quelli che inventano riorganizzazioni sociali, del sistema di F- appunto. La tua società deve essere ben più perfetta di quella di Sparta e quindi ogni forma di moneta deve essere bandita da essa. E la cosa che ti tormenta di più è come persuadere la tua gente a gettar via il contenuto dei loro borselli.
Che ci vuoi fare? Questa è la roccia su cui tutti i riorganizzatori naufragano. Perché non ce n'è uno che non farebbe miracoli, se potesse fare in modo di superare ogni resistenza e se tutta l'umanità gl facesse il favore di diventare cera nelle sue dita; ma gli uomini sono ben risoluti a non diventare cera; loro applaudono, rifiutano e.. ma continua pure, come stavi facendo prima..”

F. Grazie al cielo sono ancora libero da questa mania così alla moda. Invece di inventare nuove leggi sociali, sto studiando quelle ha inventato per noi la Provvidenza, e sono deliziato nel trovarle così ammirevoli nel loro sviluppo progressivo. E' per questo che grido “Dannato denaro! Dannato denaro!”

B. “Sei un allievo di Proudhon, quindi? Bene, c'è un modo molto semplice perché tu abbia soddisfazione quindi. Getta il tuo borsello nel fiume, tendendo per te soltanto una piccola ricevuta del Banco dei cambi.

F. “Ma se grido contro la moneta, ti pare che possa tollerare uno dei suoi sostituti?”

B. “Allora ho soltanto più un'ipotesi da fare. Se il nuovo Diogene ed ora mi vittimizzerai con un discorso sul disprezzo delle ricchezze”

F. Che il Cielo me ne liberi e scampi! Perché le ricchezze non sono avere poco più o poco meno denaro. Esse sono pane per chi ha fame, vestiti per chi è senza, combustibile per scaldarti, olio combustibile per illuminare la sera, un futuro aperto per tuo figlio, una buona dote per tua figlia, un giorno di riposo dopo la fatica, una bevanda per il debole, un piccolo aiuto fatto scivolare nelle mani del povero, un rifugio nella tempesta, un diversivo per una mente pensierosa e l'incomparabile piacere di far felici coloro i quali ci sono cari. Le ricchezze sono istruzione, indipendenza, dignità, confidenza, carità, sono il progresso e la civiltà. Le ricchezze sono l'ammirevole risultato dell'agire di due ammirevoli agenti, che inciviliscono più delle ricchezze stesse – il lavoro ed lo scambio.

B. Bene, ora sembri cantare le lodi delle ricchezze mentre un momento fa le stavi caricando di imprecazioni!

F. Perché, non vedevi che era soltanto il capriccio di un economista? Urlavo contro la moneta proprio perché tutti la confondono, come hai fatto anche tu adesso, con le ricchezze, e questa confusione è la causa di errori e calamità senza fine. Grido contro di lei perché la sua funzione nella società non è compresa, e molto difficile da spiegare.
Grido contro di lei perché rimescola tutte le idee, fa sì che i mezzi siano presi per i fini, l'ostacolo per la causa, l'alfa per l'omega; perché la sua presenza nel mondo, benché sia benefica di per sé, ha tuttavia introdotto una nozione fatale, una perversione di principi, una teoria contraddittoria, la quale, in una moltitudine di forme, ha impoverito l'umanità e inondato la terra di sangue.
Grido contro di lei perché sento di essere incapace di combattere contro l'errore a cui è stata data nascita, tranne che con una lunga e fastidiosa dissertazione alla quale nessuno vorrà mai ascoltare. Oh Se solo potessi trovare un ascoltatore paziente e benevolo!

B. Bene, che non sia mai detto che i voleri di una vittima rimangano lasciati in questo stato di insoddisfazione com'è ora per te. Sto ascoltando, parla, istruisci, non ti trattenere in alcun modo.

F. Prometterai interesse?

B. Prometterò di avere pazienza..........


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