Re: La moneta: che cos'è, come nasce, a cosa serve?

Inviato da  Ashoka il 17/5/2006 19:36:12
ZioMao

Citazione:
Una cosa e' importante nel discorso; il lavoro cristallizzato nell'oggetto.
il contadino che lavora il grano, il falegname che fa' una panca, i cercatori d'oro... tutte e merci prodotte ( grano, panche, oro ) hanno in comune un lavoro umano cristallizzato ( immanente ).

[..]
Citazione:
In questo senso la teoria del valore marxista e' molto diversa da quella marginalista; il famoso esempio dell'acqua e dei diamanti. L'acqua vale meno perche' e' piu' abbondante dei diamanti.
In realta' il valore non e' tanto funzione della rarita' ( anche una gallina con 3 culi e' rara .... ma non vale nulla ) ma e' funzione del valore d'uso ( la gallina con tre culi non serve a nulla ) e del lavoro umano necessario per produrre / trasformare l'oggetto.


Elenco tre scuole di pensiero (Ce ne sono anche altre..):

quella neoclassica che identifica il valore di un bene/servizio nel prezzo che questo avrebbe (o ha) in un mercato concorrenziale


quella che hai citato tu, di Marx (e soci) che individua due tipi di valore

valore d'uso cioè le proprietà che ha un bene di soddisfare i bisogni umani, etc.

valore di scambio, cioè la proprietà di un bene di essere scambiato con tutti gli altri beni in determinate proporzioni.

In soldoni se uno scambia 2 galline per 3 papere significa che 2 galline valgono 3 papere, 4 galline 6 papere e cosi via. Lo scambio avviene perché i due beni in quelle proporzioni si equivalgono.
Qual'è la caratteristica comune che lega tutti i beni e permette queste equivalenze? Secondo Marx è il lavoro. (bignami di teoria del valore marxiana)

la teoria del valore soggettivo: non c'è un valore intrinseco nei beni e servizi ma esso è interamente derivato dalla psicologia degli attori che partecipano al mercato. Quindi per Mises è falso dire che il valore di un oggetto è il lavoro speso per produrlo o il suo costo di produzione.

Parlando di nuovo delle 2 galline per le 3 papere, secondo Mises chi dà via le 2 galline ritiene di preferire le 3 papere che riceverà mentre chi dà via le papere preferisce le 2 galline. Ognuno è soddisfatto dello scambio e lo ritiene favorevole (non equivalente quindi).
Non è detto tra l'altro che i due attori siano disposti a scambiare subito dopo altre 2 galline per 3 papere: infatti la valutazione si basa sempre “sulla prossima unità” di bene/servizio da scambiare e non sul “bene in sé” (o.t. a caso..... è un po' come nell'essere dell'Essenza (quest'uomo) e l'Essenza dell'essere (l'Uomo) di Aristotele.. /o.t.)

Nell'esempio dell'acqua e dei diamanti non si può quindi affermare a priori che i diamanti valgono di più dell'acqua proprio perché a condizioni, situazioni ed attori diversi corrisponderebbero valutazioni diverse:

Es. classico.

Nel deserto A possiede 2 bottiglie d'acqua e B 1 diamante da 18 carati (ed ha molta sete!). B potrebbe valutare la bottiglia d'acqua più del suo diamante (o potrebbe morire di sete! )

Nello stesso contesto con A che possiede 2 bottiglie d'acqua e B che possiede 1 diamante e 200 bottiglie d'acqua lo scambio non avverrebbe quasi sicuramente (ma chi lo sa cosa può rivelarci la psiche di B!)

Tornando alla moneta.. perché noi diamo valore a questi dischi di metallo prezioso (alla moneta a corso forzoso diamo valore grazie anche al gendarme che ci spiega il significato del termine corso forzoso)?

Anche qui Mises utilizza un'ottica soggettiva.

(molto semplicemente, ed in breve)

Io do valore alla mia moneta perché so che ieri, scambiandola, potevo ottenere determinati beni/Servizi. Ieri, allo stesso modo, valutavo la mia moneta in funzione del potere d'acquisto del giorno prima, e così via sino a quando, millenni fa, oro e argento iniziarono ad essere utilizzati come moneta.

In questo processo lo Stato non c'entra sino a quando non intervenne nel meccanismo (ovviamente per il bene comune).
Se la moneta è l'oro ed è quindi il suo peso che conta per determinare il suo potere d'acquisto, chi può garantire che il disco metallico pesi effettivamente quanto c'è scritto e contenga la quantità d'oro prevista? Chi se non lo Stato?

E sappiamo tutti com'è andata a finire....

Ashoka

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