Re: La moneta: che cos'è, come nasce, a cosa serve?

Inviato da  Piero79 il 4/6/2006 14:18:31
Ciao Ashoka, dati gli impegni e il mio scarso livello di inglese sto leggendo
un po' a rilento "What has government done to our money?"
Comunque devo dire che mi è molto utile, perché mi sta aiutando
a inquadrare la questione monetaria (a livello storico, sociale, ma soprattutto terminologico...).
Il fatto è che abbiamo perso, o comunque io l'ho perso, il senso di cosa sia la moneta.
Avere bene in mente cos'è lo scambio diretto, lo scambio indiretto,
perché si è arrivati a scegliere un determinato bene come mezzo generale di scambio,
che un bene rimane sempre un bene con un valore intrinseco
quand'anche fosse scelto come "moneta" di scambio...
sono nozioni che bisognerebbe aver chiare prima di affrontare qualsiasi altra questione.

Non ho ancora finito il libro ma comincio a tirare alcune conclusioni:

1.l'esigenza di una moneta nasce con lo sviluppo della società
e il conseguente infittirsi e intrecciarsi delle relazioni umane.
Più le relazioni diventano complesse più c'è una progressiva
astrazione del senso che si dà alla moneta.

2.oggi, venendo meno l'obbligo di emettere denaro in base alla riserva d'oro,
non abbiamo una moneta: si è perso il valore intrinseco della moneta,
il valore del denaro è puramente nominale ma di per sè la banconota è un pezzo di carta.

Pascucci denuncia giustamente la situazione del nostro sistema monetario,
ma in termini pratici non capisco come si potrebbe passare dalla moneta debito
alla moneta credito di cui parla lui.

Ho letto questo articolo di Larouche in risposta ad una lettera di un lettore
(http://www.movisol.org/banca.htm), mi sembra piuttosto lapidario.
Se ho capito bene invita le banche centrali a dichiarare fallimento e
caldeggia un ritorno alle banche nazionali all'interno di un sistema protezionistico
ma nega la possibilità di una moneta senza debito
(non so se è giusto, ma se non si può avere moneta senza debito figuriamoci moneta credito).
eliminerei in blocco la formula "moneta senza debito" da lei ripetuta.
La moneta emessa legittimamente da uno stato sovrano è il debito di quella nazione (...)
L'idea della moneta "senza debito" è
stata propagandata da ideologi neo-feudalisti i quali produssero
la chimera del "denaro onesto": l'illusione secondo cui il valore economico
è o potrebbe essere intrinseco ad una qualche forma di denaro in quanto tale.
Sono fantasie appartenenti alla stessa generale categoria di quella del maggiore Henry George.
Fatte le dovute riflessioni, lei converrà senz'altro che teorie del genere
non meritano considerazione...".




Ciò che mi chiedo è:
una volta inquadrati i termini della questione monetaria e denunciata
la situazione contemporanea, quale alternativa, quale soluzione proporre al sistema monetario?
Perché sia il "grasso banchiere", sia un economista democratico
come Larouche negano la possibilità di una moneta credito?

-difendono gli interessi di una stretta cerchia di persone?

-pensano che sia un'utopia,che i rapporti nella nostra società
siano talmente complessi e intrecciati e
che quindi sia impossibile creare un meccanismo della moneta credito.
il credito sociale è possibile tra
un ristretto nucleo di persone ma non in sistemi economici complessi?


Scusa per la lunghezza del post...
Ciao

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