Il crollo di un mito: "l'infallibilità" delle banche

Inviato da  Mande il 1/3/2008 19:25:14
Ad inizio anno Trichet (presidente della BCE) sconvolge l'Europa con una dichiarazione passata in sordina nei telegiornali italiani:
http://www.movisol.org/08news017.htm
Citazione:

“Il nostro non è un istituto che deve preoccuparsi dei problemi di solvibilità”. La BCE adempie al mandato di garantire i prezzi e la stabilità monetaria, e questo è quanto, ha affermato Trichet. Non ha detto chi sarebbe il prestatore di ultima istanza semplicemente perché non c'è.

La conseguenza di questa affermazione è sufficientemente chiara ma per evitare equivoci sempre sul sito di Movisol viene spiegata il 14/02/08:
http://www.movisol.org/08news034.htm

Povera Europa viene da pensare. Ma gli statunitensi hanno la FED. Loro almeno saranno messi meglio in vista di una futura crisi...
Agli inguaribili ottimisti taglia subito le gambe Ben Bernanke (presidente della FED).
Articolo da il sole 24 ore

Citazione:

Doppia audizione di Bernanke (Fed)
L'economia statunitense sulla base dei dati macro che sono affluiti da gennaio scorso, attraversa una fase di rallentamento: lo ha dichiarato il presidente della Fed Ben Bernanke, mercoledì 27 febbraio, davanti alla commissione servizi finanziari della Camera, aggiungendo che. per quanto riguarda invece l'inflazione sul breve periodo, le aspettative hanno registrato un certo rialzo. La Federal Reserve è pronta ad agire con tempismo sui tassi se necessario per sostenere l' economia, ha aggiunto Bernanke: la prossima riunione del Fomc, il braccio esecutivo della Fed è prevista per il 18 marzo e dal 30 gennaio i Fed Funds sono al 3 per cento, con il tasso di sconto al 3,50 per cento.


Anche oggi, giovedì 28 febbraio, parlando alla Commissione bancaria del Senato Usa, Bernanke ha detto che la crisi immobiliare in corso negli Stati Uniti è per noi un «problema continuo».
Negli Stati Uniti è «probabile» il fallimento di alcune banche, anche se ciò non dovrebbe toccare gli istituti maggiori. Per gli Stati Uniti, «l'inflazione è un problema maggiore rispetto al 2001» ha detto il presidente della Federal Reserve. Bernanke si aspetta che l'inflazione torni sotto controllo, e in ogni caso non si aspetta per gli Stati Uniti un mix di stagnazione e inflazione.

Dire che è probabile che alcune banche falliscano equivale a dire che neppure la FED è prestatore di ultima istanza.

E' interessante ricordare che uno dei motivi che spinse gli Americani ad accettare l'idea di una banca centrale era la sicurezza che derivava dall'avere un prestatore di ultima istanza in caso di crisi.

Oggi gli stessi presidenti di banche centrali ammettono che questo non è vero.

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