Re: copyRIGHT ???

Inviato da  Pausania il 27/4/2009 19:54:18
Grazie Pispax

Segnalo questo post interessante:
http://liberteo.wordpress.com/002/

come si è evoluto? Non tramite un processo di mercato. Come tutti i privilegi (e sottolineo “privilegi”), è stato garantito dal re. L’idea non poteva, non avrebbe potuto, manifestarsi fino all’avvento del torchio tipografico di Gutenberg, con cui coincise l’aumento della divinità regale e, poco dopo, l’assalto violento del mercantilismo.

Ma chi trae beneficio da questo privilegio? C’è un impatto economico che non sono riuscito ad accennare immediatamente. Esso è, nelle parole di Bastiat, “il non visto”. Il copyright è il metodo con cui, dietro la copertura della protezione degli artisti, il grande editore porta restrizioni nel commercio. Sì, stiamo parlando di monopolio.

Per quanto le corporation lancino l’osso allo scrittore che lotta, e una occasionale bistecca alla decima richiesta di percentuali, esse ricevono il monopolio legale sulla pubblicazione, la composizione, la stampa, il packaging, la commercializzazione ed a volte perfino sulla distribuzione di un certo libro o giornale (per i quali ha l’esclusività nella disposizione di articoli, illustrazioni e inserzioni pubblicitarie). E’ abbastanza come integrazione verticale e restrizione al commercio?

[...]

Il marcio che corrompe il nostro intero mercato delle comunicazioni è così intrecciato con i diritti d’autore che non sopravviverebbe un istante all’abolizione dello stato e della relativa applicazione del copyright. Poiché i perdenti, gli scrittori sconosciuti e i loro lettori, perdono così poco ciascuno, sembra che siamo soddisfatti di essere “leggermente” borseggiati. Perché preoccuparsi dei pizzichi di zanzara quando abbiamo i segni delle ferite del vampiro, le tasse sui redditi e sull’automobile?
- continua

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