Re: Capitalismo Democratico Popolare

Inviato da  Nirav il 20/6/2009 23:06:47
Salve a tutti,
siamo arrivati all’ultima parte del racconto, è necessario leggere i post precedenti per capire di cosa si tratta.

Il mattino dopo facemmo colazione sul patio, la ragazza si era presa un giorno libero. “siamo incoraggiati a prenderci giorni liberi” mi spiegò, “in questo modo diamo la possibilità di lavorare anche a quelli che non fanno parte del personale, solitamente molti soci proprietari si offrono come sostituti, giusto magari per curiosare nella gestione dell’attività.” Di certo, pensai, ci sono dei vantaggi dove i lavoratori possono dettare le regole aziendali. “Ho una sorpresa per te” mi disse.
“Oggi ti farò conoscere Marcos, è stata sua l’idea, se non fosse stato per lui questa sarebbe una città come tutte le altre. Tristi lavoratori insoddisfatti e ricchi imprenditori nei campi da golf.”
Marcos ci aspettava nella sua casa, o per meglio dire, la sua villa, sulla cima di una collina.
Un enorme terrazzo guardava verso il mare, che distava poche centinaia di metri.
Marcos ci accolse con entusiasmo, allegro e cordiale, ci fece accomodare in un chiosco tra il verde del giardino. Rise felice quando gli raccontai che avevo preso parte a tre nuovi gruppi. “Non ti preoccupare” mi disse, “vedrai che sarà più semplice di quanto immagini. A te basterà seguire via internet i lavori del gruppo e solo se vuoi, votare le tue preferenze, ma di una cosa puoi essere sicuro, presto soldi veri si muoveranno e gente vera lavorerà al vostro progetto comune.”
Marcos ci offrì da bere e ci raccontò della nascita del primo gruppo. Del tempo trascorso nei forum,
a discutere e litigare su come e cosa doveva essere fatto. Raccontò che per molti soci anticipò lui stesso i soldi necessari per aderire al progetto. “ Ora invece” disse Marcos, “i soldi arrivano da tutte le parti, molti più di quanto il nostro sistema possa assorbire, almeno per il momento.” Da alcuni accenni al suo passato si capiva che Marcos problemi economici non ne aveva mai avuti. Immaginavo che l’ideatore fosse un visionario squattrinato all’inseguimento di un sogno impossibile. Ora invece, venivo a scoprire che il fondatore era un benestante, che avrebbe potuto intraprendere qualsiasi attività senza il coinvolgimento di nessuno. Glielo feci notare e lui rispose:
“Non è mai stata una questione di soldi, molti che hanno aderito al progetto non l’hanno ancora capito. Nel passato sono stato molto critico ma anche molto pigro, ma dopo l’undici settembre, decisi che qualcosa dovevo fare, non mi andava più di giocare sapendo che la partita è truccata. Guardati un po’ attorno, il mondo è nelle mani di persone avide e senza scrupoli. Disposte a fare qualsiasi cosa pur di mantenere i loro privilegi. Sono potenti e dispongono dell’aiuto di governi, media e lobby di potere. Decidono tutto delle nostre vite, la libertà è una mera illusione, tutte le opzioni sono prestabilite. Cosa si può fare per contrastare tanto potere? Prima di affrontare il nemico devi scegliere il campo di battaglia! Quello della politica non è di nessun aiuto. L’elite al comando ama lo scontro politico, vincono sempre loro. Dare battaglia nel campo dell’informazione è utile ma non porta a nulla, conoscere ogni segreto o mistero dietro centinaia di cospirazioni internazionali , non fa si che le cose cambino. La rivoluzione poi è impossibile, il caos sarebbe un buon pretesto per limitare ulteriormente le nostre libertà personali. Non ci riamane che un unico campo di battaglia: quello dell’economia. Non è forse il denaro il motore di tutto? Usano i soldi come strumento di potere e usano il potere per assicurarsi altre ricchezze. Le regole del mercato sono state scritte a beneficio di banche e multinazionali, diventando anche noi parti attive nel mercato capitalista, otteniamo gli stessi benefici. Ora anche noi possiamo usare il potere del denaro, per qualcosa di buono una volta tanto.”
(Fine)

Nirav (Maurizio)

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=46&topic_id=4969&post_id=140626