Re: Banche, oh che passione !

Inviato da  kirillov81 il 8/9/2009 1:38:48
a_mensa Citazione:
Secondo una certa procedura (ben descritta ad esempio sul sito della banca elvetica) la banca centrale raccoglie le richieste di tutte le banche (entro una certa ora) e sulla base della quantità di denaro che decide di immettere sul mercato, soddisfa, secondo la percentuale così ricavata , le richiesta.
Stando così le cose è ovvio che le banche commerciali guadagnano molto di più da una percentuale dell'8-15% di interesse sui multipli di quanto emesso ab origine, rispetto a quanto le BC guadagnino (anche se guadagnassero il 100% + interessi di quello che immettono sul mercato). Dunque il nemico principale sembrerebbero le banche commerciali.

Però si dà comunque una relazione necessaria tra la quantità di nuovo denaro immessa nel sistema e la capacità moltiplicativa delle banche commerciali. Infatti oltre il limite di quelle 9 moltiplicazioni (supponendo una riserva obbligatoria del 10%) le banche commerciali non possono andare, se le BC non immettessero regolarmente nuovo denaro.

Inoltre, siccome le BC sono possedute dalle banche private (correggimi se mi sbaglio), l'emissione di nuova moneta e le magie del credito frazionario diventano due aspetti del medisimo gioco, come se il sistema bancario globale si dividesse in due settori, analogamente a quanto avviene all'interno delle banche commerciali (secondo quanto hai descritto).

Conclusione: chiamiamolo pure in modo diverso da "signoraggio" (proporrei "momento dell'emissione"), ma comunque è tanto parziale parlare esclusivamente di problema del "momento dell'emissione", quanto parlare esclusivamente del problema del credito frazionario. Le due cose costituiscono un unico problema e sono messe in atto dagli stessi attori. Se non vi fosse l'emissione, controllata indirettamenete a proprio piacimento (e, appunto, il piacimento consiste nel tenere in vita il sistema più a lungo possibile) dalle banche commerciali, non vi sarebbe neppure la possiblità del credito frazionario.
Sbaglio nel fare questa sintesi unitaria dei due aspetti?
Grazie comunque delle interessantissime spiegazioni.
Ciao

[edit] In altre parole diciamo che, sebbene le banche commerciali non guadagnino direttamente dal potere di emettere moneta, ciò non toglie che per poter attuare con massimo profitto il credito frazionario, abbiano bisogno comunque di controllare loro le politiche economiche (potendo decidere quanta moneta emettere e come giocare con i tassi di interesse). Per questo se fosse invece un attore diverso ad avere il potere di emissione, ciò rischierebbe di rendergli il gioco più complicato e difficile; o perché l'altro attore potrebbe pure essere onesto e pensare al bene comune (teoricamente potrebbe accadere), o a causa del comportamento contrario, in quanto l'altro attore (lo stato, per ipotesi) preoccupandosi solo del proprio immediato interesse, finisca per rompere il giocattolo troppo presto (emettendo moneta senza criterio).

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