Re: La scuola austriaca e le banche centrali

Inviato da  a_mensa il 6/5/2010 14:30:59
@ infosauro e davide71
vediamo di fare un pò di luce sul discorso titoli del debito pubblico.
e parto dalle banche commerciali.
come ho già spiegato varie volte, la banca commerciale è da vedere come una entità divisa in due parti ben distinte:
una parte gestisce il denaro del pubblico (prelievi/versamenti) e crea il denaro che impresta. quando viene reso, la parte capitale annulla il capitale creato e imprestato, e gli interessi vengono passatiall'altra parte.
questa parte, non può comprare titoli, perchè non ha denaro suo, ed essendo il titolo un controvalore (con scadenza posticipata, ma pur sempre un controvalore) per essere comprato necessita di denaro SPENDIBILE e NON IMPRESTABILE, che sono due cose diverse.
la seconda parte della banca, quella che ha come entrate le commissioni, gli interessi(generati nell'altra parte), ecc.. è quella che ha anche le spese (impiegati, locali, bollette, dividendi e tasse, ecc..), ma che possiede anche quello che è chiamato il "capitale di garanzia" che è grosso modo quello che per le altre società è il "capitale sociale". nella gestione delle entrate e uscite si avvale di un conto corrente, aperto nella sua prima parte.
questa seconda parte, come ogni altra società, possedendo capitale può anche accendere un prestito, anche presso la sua prima parte.
tenere presente che la creazione di denaro della prima parte è limitato da un multiplo dei depositi e dal capitale di garanzia. da quest'ultimo , ad esempio , viene prelevato l'equivalente di un prestito non reso, per far quadrare i conti della prima parte.
la seconda parte può comprare titoli, possedendo denaro suo , da spendere.
io spero che questo discorso sia chiaro una volta per tutte.

banca centrale.
una banca centrale (bce esclusa, perchè deve restare in equilibrio sulle quote di partecipazione dei vari paesi, e questo fattore ne limita le possibilità che altre panche centrali hanno, su richiesta ve lo spiego), invece è anche lei vincolata a imprestare soltanto il denaro "creato" e lo impresta alle banche commerciali e investitori istituzionali (perchè soggetti a precisi vincoli).
eccezione a questo comportamento vi è il "quantitative easing", manovra NON convenzionale da attuare in genere in accordo con il tesoro.
questa manovra consiste nel creare denaro, acquistare titoli del tesoro, ed il più rapidamente possibile, senza provocare cadute nel loro valore, rivenderle sul mercato. il ricavato annulla il denaro creato ad hoc.
è a tutti gli effetti un prestito di ultima istanza, nel quale la banca centrale mette a rischio la propria stessa esistenza per imprestare soldi allo stato, ragion per cui cerca poi di recoperarli al più presto.
ogni perdita relativa a tale manovra è a carico della BC.
questo è quanto hanno fatto FED BoE, BoJ, B.o.Switzerland, ecc... ma non la BCE, come ho detto.
la BCE ha invece imprestato denaro (dopo averlo creato) alle banche in cambio di titloi di credito, chiudendo un occhio sul loro valore di mercato, e facendo finta che il valore nominale fosse anche reale.
se è tutto chiaro, gradirei una risposta.


ps. un titolo di credito è un qualsiasi documento rilasciato da un debitore che attesti un debito, ma che sia GIA' ESECUTIVO, ovvero non necessiti di un tribunale per essere riscosso (essi sono le obbligazioni, cambiali, ecc.... )

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