Re: Abraham Hitler

Inviato da  Maksi il 1/8/2013 15:59:08
PIke, scusa, ma mi sembra sia inutile che tu continui a rispondermi con riferimenti a Berlusconi e al fatto che rimando sempre a certi autori "nazisti". Con questo parametrio di giudizio io dovrei ignorare il 98% di letteratura perche' scritta da "anti-nazisti". Non e' questo il punto, ma riuscire a comprendere una chiave di lettura che esige certi confronti. Se qualcuno non e' i grado di farlo, quelli sono sicuramente gli "anti-nazisti" e la mole di propaganda e' li' a dimostrarlo.
Ovvio poi che menziono l'URSS, perche' fu' uno degli attori principali di quegli anni. Se non lo facessi, non si potrebbe comprendere il quadro generale della situazione.

Citazione:
Con gli Inglesi non c'era Norimberga, c'era il plotone d'esecuzione, o quando andava bene il campo di concentramento dove si moriva come le mosche. Perche'? Perche' gli inglesi avevano gia' i loro, di scienziati, e volevano fare piazza pulita di gente con cui avevano avuto contatti per anni. Vedi cosa successe a Mussolini che non si diede da fare per cercare gli Americani e venne svegliato a colpi di Sterling nella trippa la mattina presto da una squadra di Commandos.

Confermi la mia versione: andarono con gli americani per sopravvivere. Anche io ci sarei andato... fra Norimberga, Inglesi, Sovietici... l'imbarazzo della scelta! Anzi, no! Io sarei caduto a Berlino

Citazione:
Per la cronaca e' sempre stato esattamente il contrario speculare: l'oligarchia bolscevica dipendeva dalla City. Anche Hitler, che mando' Hess ad implorare di non polverizzarli mentre si procuravano petrolio in Russia. Sfortunatamente il Primo Ministro di allora era determinate a fare in modo che Germania ed Unione Sovietica si logorassero a vicenda e in un certo senso il volo di Hess servi' a qualcosa: l'assicurazione che gli inglesi non avrebbero riaperto il fronte occidentale Non per niente Hess non parlo' piu' con nessuno fino alla sua morte.

Si, "l'oligarchia bolscevica dipendeva dalla City"... mi sembra che la pensiamo uguale.
Hess ando' a cercare alleati in ambienti arostocratici vicini al Terzo Reich (che non erano nemmeno cosi' pochi), ma le esigenze della Corona, custodita e protetta dai Templari (custodi del Tempio di Gerusalemme), erano vicine alla fratellanza ebraica. Churchill, seppure sionista anti-bolscevico, si alleo' con l'URSS solo per scongiurare l'effetto devastante che sarebbe stato un rispristino di un grande impero continetale, capeggiato dalla Germania. Sarebeb stata una rivoluzione mondiale, altroche'...

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L'USSR invase anche la Polonia con l'ALLEATO germanico. E allora?

Quello era un patto di non belligeranza di due paesi. A Hitler interessava in sostanza solo Danzica e la riconcigliazione con i tedeschi in Polonia, per questo doveva avere garanzie che l'URSS non avrebbe reagito all'invasione.

Citazione:
L'estetica Nazi mi piace un casino, l'approccio anti-democratico anche di piu', quello anti-illuministico e' un po' piu' da dibattersi: quei Mafiosi ignoranti neanche sapevano cosa la parola significasse. Una banda di gangsters si e' fatta scrivere un copione (divertente) ad uso e consumo di paesani della razza di quelli della Lega Nord. Infatti glielo hanno di nuovo venduto a Bossi: un insuccessone, per la seconda volta.

Piaccia o no... vi turba parecchio.

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Ci hanno addirittura fatto un film: U-Boot

Hehe... sta' a vedere che ora i nazzistoni sono responasbili anche delle bombe sganciate dagli ammmergani.

Citazione:
Nell’aprile 1945 alcuni gerarchi nazisti, capeggiati da Bormann, consegnarono agli Usa tutto l’uranio arricchito tedesco che era stato accumulato, ed ottennero, in cambio, salva la vita.

Bormann faceva il doppio gioco con gli americani e sovietici. Infatti LUI sopravisse.
Per il resto articolo un po cosi', senza particoalri sforzi di ricerca.

Che i sottomarini fossero stati "venduti" e' molto probabile (ormai la guerra era gia bella che andata), ma che fossero stati consegnati per volere di Hitler e' una bieca stronzata.

In futuro forse parleremo dell'operazione High Jump...


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Tuttavia ritengo che il Piano fosse quello di sradicare il Comunismo dalla faccia della Terra. Penso che allora ne fossero proprio terrorizzati...

Certo, alleandosi con esso era un piano strategico sopraffino.

Il Comunismo e' nato da ambienti massonico-talmuidici, anche antecedenti a Marx (vero nome Mordecai Levi, figlio di rabbino), come i famigerati Illuminati di Baviera. Poi Marx teorizzo in ambiti filosofici la questione per preparare lo scenario politico ed ideologico. Il vero intento della sovversione comunista e' quallo di spodestare le ricchezze dei "genitli", consegnandole in mano "eletta". Se guardiamo il numero di gerarchi e funzionari di origini ebraica nella giunta bolscevica si va per piu' dell' 80%.

Le "banche" (che poi hanno il loro propreitari) vollero spodastare la russia zarista per impadronirsi dell'oro, il vero fulcro del potere mondiale. La rivoluzione russa non era una rivoluzione di popolo, ma un vero golpe militare, atto ad eliminare l'intellghenzia russa e schiavizzare i contadini. L'aristocrazia venne annientata da orde mongole comandate da capi ebrei.
La Russia non aveva nemmeno iniziato una fase di industrializzazione all'arrivo di Lenin. Poteva farlo solo attraverso con il supporto dei capitalisti occidentali. Da qui inizia la fase dell'economia pianificata, che doveva far diventare l'URSS una regione iper-industriale, accelerando il cappio della finanzia internazionale, che faceva dell'URSS un bloco tutto suo, impedendo ogni rapporto con l'Europa continetale (un po' come oggi). Trotzky vene messo al bando, perche' voleva far espandere l'Unione Sovietica da subito... un suicidio assicurato.

Se guardiamo il comunsimo nel suo inseme filosofico, non era l'Unione Sovietica il fulcro del progetto, ma gli USA e poi di riflesso l'Europa. In Russia c'era un regime militare, ma e' in America che si manifesto' la vera rivoluzione sociale marxista: quella dell'uomo cosmopolita, che vedeva la sua identita' espressa solo attraverso la classe sociale e l'impiego, spodestando anche nuclei famigliari. Culturalmente l'occidente riflette la dialettica marxista e la cerchia intelletuale risponde alle esigenze della medesima visone della storia, della societa' e del mondo. Non e' un caso che i piu' ferventi comunisti dell'epoca, sono adesso i piu' ferventi sostenitori del neo-liberismo e dei neo-con (ex-trotzkysti)... di fatto si mimetizzano alla perfezione.

La vera entita' da estirpare nel disegno globalista e' la nazione, ovvero ogni tendenze nazionaliste. Qualcosa, che di sicuro non sarebbe successa, con la vittoria del Reich fu l'attuazione del Piano Kalergi, della scomparsa entica dei popoli europei con le politiche emmigratotore.
Il nazionalismo fu usato fin quando era funzionale allo stato giacobino ed alla distruzione degli imepri monarchici d'Europa, ma quando lo stesso nazionalismo si elevava ad impero, doveva essere distrutto... gia' da Napoleone funziono' cosi'.

Citazione:
Ah... io ho letto su un sito comunista che l'URSS era inizialmente del tutto impreparato alla guerra e colmò il gap con la Germania aumentando la giornata di lavoro per sostenere lo sforzo bellico. Qindi dubito che quelle aggressioni fossero finalizzate ad attaccare la Germania.

L'URSS aveva risorse per una guerra a lungo termine, come, in effetti, avvenne. La Germania, invece, non aveva tempo e per questo fu determinate il Blitzkrieg. Hitler voleva il petrolio del caucaso, prima di Mosca. E' per questo che diresse la maggior parte delle forze su quella regione, anche se Mosca era ormai assediata. Il piano falli' e da li l'Urss inizio' la sua avanzata senza sosta. Da Stalingardo Hitler sapeva che ormai la guerra era persa; senza quel petrolio le risorse non c'erano.

Citazione:
Manco a farlo apposta. Sincronicità.
Anche se la versione comunemente accettata é quella che sappiamo...

La Bank of England permise a Hitler di vendere l’oro depredato ai cechi

Forse non avete ancora capito: nel Reich l'oro non aveva interesse ad esistere. Sarebbe poi interessante consocere a chi e' stato venduto l'oro (non escludo ebrei, per qualche accordo politico), sempre che la storia non sia un po manipolata. Sia mai! il giornalismo odierno non fa certe cose...

Citazione:
Sarebbe stato lui uno degli artefici nella vendita dell’oro nazista, nel periodo fino al giugno 1939.

Stranamente, proprio nel Giugno del '39 la Reichsbank divenatva pubblica. L'oro non aveva piu' ragione di esistere.

@Calvero

Citazione:
Ma "al di là" delle facciate dei TRE specchi, 'sta cazzo di economia, in linea Teorica, almeno funzionerebbe?

Non e' teorica, e' pratica. Hitler ha intrepreso la soluzione politica del problema economico, mentre i tecnocrati odierni parlano problemi "tecnici". Il problema sta tutto li': chi possiede l'oro?
Hitler e' andato a monte del problema, eliminando direttamente l'oro dal circuito. Poi alcuni si ostinano a parlare di "servi della gleba" e "popoli schiavi", ma in realta' il modello usato e' quello socialista.

Dalle mie parti, nell'epoca jugoslava i piu' grandi esponenti del partito comunista (Kardelj, Voranc...) colalboravano con il Reich. Tito lo sapeva (non molto tempo fa anche la moglie di Tito si scaglio contro certe "spie naziste" nell'entourage di Tito) ed infatti mando' loro a formare lo stato socialista jugoslavo... anzi nazionalsocialista. Era una replica, in scala ridotta e parziale, ma comunque di successo. Peccato la retorica comunista, che vedeva nello Stato il punto fermo e non la nazione.

PS: scusate gli errori grammaticali.

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