Franco Poma
Corso di Economia Politica
Principato 1987
21.4 Il cambio e il mercato valutario
Ogni transazione internazionale origina uno scambio fra la valuta nazionale e la valuta straniera. In ciascun paese entrano divise estere in relazione alle operazioni di esportazione, alle rimesse degli emigrati, al turismo; in pari tempoescono divise estere per il pagamento delle importazioni, per il pagamento di noli a compagnie
straniere, e così via.
L'insieme delle operazioni di compravendita delle valute straniere prende il nome di mercato valutario (detto anche mercato delle valute, dei cambi, delle divise)
Nel mercato valutario avvengono le operazioni di acquisto e di vendita delle monete straniere. Per ogni valuta si incontra una domanda ed un offerta, che determinano (se il mercato è perfettamente libero, cioè non ontrollato dalle autorità monetarie) il tasso di cambio, o "cambio". Il tasso di cambio può essere definito come la quantità di moneta nazionale necessaria per ottenere una unità di moneta estera.
[...
Il cambio si può esprimere in due modi: a) indicando la quantità variabile di moneta nazionale occorrente per acquistare una quantità fissa di valuta estera
("quotazione incerto per certo"; b) indicando la quantità variabile di moneta estera necessaria oer acquitsare un'unita di moneta nazionale ("quotazione certo per incerto). Tutti i mercati valutari, ad eccezione di quello inglese usano il primo metodo]
come in ogni altro mercato, la domanda e l'offerta di valuta estera sono in funzione del cambio: la domanda è funzione inversa del cambio nel senso che diminuisce quando il cambio aumenta; mentre l'offerta è funione diretta del cambio, nel senso dhe varia nella stessa direzione del cambio.
Se in un certo momento la domanda di una moneta estera è superiore all'offerta, il cambio tende a salire; se invece l'offerta di valuta supera la domanda, il cambio tende a cadere. Ciò in perfetta analogia a quanto abbiamo visto (6.1) a proposito del prezzo di equilibrio di mercato.
In mancanza di controlli da parte dell'autorità pubblica, il corso dei cambi potrebbe essere instabile, in relazione ad oscillazioni della domanda e dell'offerta.
L'instabilità del cambio può sollecitare la speculazione, che considte in acqisti e in vendite di valuta nella speranza di trarre profitto dalle variazioni dei cambi
[...]
Le autorità monetarie cercano di contrastare le manovre speculative mediante il controllo del corso dei cambi, allo scopo di assicurarne la stabilità nel temp. Il controllo si concretizza in una serie di interventi finalizzati ad avvicinare il cambio effettivo al cambio di equilibriio cioè quello che eguaglia la domanda e offerta di valuta.
Se però il corso del cambio, nonostante gli interventi della banca centrale, si muove costantemente nella stessa direzione, ciò significa che lo squilibrio non è temporaneo, e pertanto si impone una revisione del livello di cambio; se la nuova parità stabilita è superiore a quella precedente si parla di svalutazione del cambio; in caso contrario, si ha la rivalutazione del cambio.
Se in un paese vi sono forti tensioni inflazionistiche, che si riflettono in un aumento continuo dei prezzi, la vecchia parità deve essere abbandonata. Ciò perchè i
residenti trovano più conveniente acquistare i beni all'estero, pagandoli in moneta nazionale alla vecchia parità (facendo aumetare le importazioni). Per il gioco della domanda e dell'offerta di valuta straniera, il suo corso sale in termini di moneta nazionale. Quando le riserve valtarie si rivelano insufficienti a sostenere la moneta nazionale , le autorità monetarie devono rinunciare all'antica parità e procedere alla svalutazione del cambio, ricoscendo che la moneta nazionale ha un valore
più basso rispetto alle monete straniere.
Se in un paese non esistono tensioni inflazionistiche (oppure sono sensibilmente minori rispetto agli altri paesi) aumenteranno le sue esprortazioni nei confronti degli altri paesi, e le sue importazioni tenderanno a diminuire. Se le autorità non variano l'antica parità, rivalutando la moneta, introiteranno valuta estera senza
alcun limite: anche in questo caso,l'antica parità non può essere sostenuta a lungo.
21.5 L'aggistamento della bilancia dei pagamenti
Quando la bilancia dei pagamenti presenta uno squilibrio, determinato ad esempio dal cronico disavanzo della bilancia commerciale
(), le autorità monetarie possono predisporre strumenti atti a limitare le importazioni (mediante contingentamenti, dazi doganali, ecc., come abbiamo visto in 20.7)
Tali strumenti possono però produrre effetti limitati, sia perchè attualmente la normativa internazionale non consente facilmente l'adozione di misure protezionistiche, sia perchè un paese che adotti politiche restrittive limita enormemente le sue stesse capacità di esportazione, e in definitiva il suo sviluppo economici. Ciò è particolarmente vero per un paese trasformator di materie prime, come l'Italia.
[ Si osservi, aggiunta a ciò, che se un paese adotta politivhe restrittive nei confronti delle importazioni, inevitabilmente si espone alle rappresagglie degli altri paesi che a loro volta discriminano i suoi prodotti
Queste misure non possono che essere transitorie; pertanto è opportuno approfondire l'esame delle divers teorie che sono state proposte per correggere gli squilibri della bilancia dei pagamenti.
Si noti che squilibri cronici nelle bilance dei pagamenti comportano conseguenze politiche negative a livello internazionale ( di fronte a paesi con surplus vi saranno paesi con deficit permanenti della bilancia dei pagamenti); come pure gravi potranno essere le ripercussioni sul piano puramente economico, sopratutto perchè il deficit di bilancia dei pagamenti favorisce l'accentuatsi di tensioni inflazionistiche. Queste teorie di dividono in due calsaai, a secondo che l'analisi si basi
sull'automatismo delle forze di mercaro, destate dallo stesso squilibrio (teoria sell'aggiustamento automatico); oppure sia fondata su una attiva politica di intervento attuata dalle autorità monetarie. Ai vari tipi di aggiustamento dedichiamo i prossimi paragrafi
21.6 L'aggiustamento automatico della bilancia dei pagamenti[...]
21.7 L'aggiustamento secondo la teoria monetaria[...]
21.8 L'aggiustamento secondo la teoria dell' approccio-elaticità[...]
21.9 L'aggiustamento secondo la teoria dell' approccio-assorbimento[...]
Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=46&topic_id=7624&post_id=255842